Libro di cucina/Ricette/Risotto alla milanese (vegetariano)
Ingredienti
modificaPer 4 persone
- 320/350 g di riso Carnaroli
- brodo di verdure (o brodo vegetale liofilizzato)
- 60 g di Parmigiano reggiano (invecchiamento medio 18-24 mesi) grattugiato
- 30 g di caciotta di pecorino fresco
- 1 cipolla [1]
- 4 cucchiai di olio di oliva extravergine
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- zafferano (in pistilli o 3 bustine)
Preparazione
modifica- Utilizzare una casseruola grande (26-28 cm) e bassa, possibilmente in rame o di altro materiale di ottima conducibilità, eviterete di scottarvi le dita e il riso cuocerà nelle migliori condizioni (fiamma alta e forte evaporazione dell'acqua).
- Soffriggere nell'olio a fuoco lieve la cipolla affettata finemente (aprire le fette passandole fra le dita in modo da avere tante striscioline), senza farla imbiondire.
- Alzare la fiamma al massimo, introdurre il riso e tostarlo per 3 minuti.
- Iniziare a contare da questo punto il tempo di cottura: per il riso carnaroli 16-18 minuti, in relazione alla marca del riso.
- Tenere la fiamma molto viva e aggiungere almeno un litro di brodo bollente. Per ottenere un buon risotto ben mantecato il riso deve cuocere in abbondante acqua e a fuoco vivo, attenzione a non esagerare con la quantità, tenete conto che il riso carnaroli assorbe la maggior parte dell'acqua nei primi 10-12 minuti di cottura. Dopo questo tempo aggiungete acqua poco alla volta, e molto calda, per alterare il meno possibile la temperatura di cottura.
- Aggiungere lo zafferano [2].
- Dopo circa 8-9 minuti di cottura aggiungere il vino bianco. Aggiungere il vino a questo punto della cottura permette di far evaporare l'alcool ma di lasciare inalterato il profumo e l'acidità del vino, il quale contribuisce al "tiro" dolce che deve avere la preparazione.
- A circa un minuto dalla fine della cottura, aggiungere la caciottella di pecorino fresco tagliata a striscioline fini, farla sciogliere per bene e poi aggiungere il parmigiano grattugiato.
- Prima di spegnere il fuoco regolare la densità del riso eventualmente aggiungendo un po' di brodo o di acqua bollente. Alla fine della cottura il risotto deve essere piuttosto liquido, ma non brodoso.
- Se necessario regolate il sale. Non fatelo prima perché solo a densità finale e con tutti gli ingredienti è possibile valutare correttamente la sapidità.
- A questo punto dopo 16-18 minuti, in funzione della marca del riso, spegnere il fuoco con il riso bene al dente.
- Mantecare bene il riso per circa 5 minuti (o comunque fino al raggiungimento della densità desiderata). Questa operazione ha lo scopo di far evaporare i residui di acqua libera (non mantecata) e di emulsionare la restante assieme con il grasso contenuto nella caciotta per far mantecare in esso il parmigiano [3]. Inoltre ha lo scopo di abbassare gradualmente la temperatura di cottura con omogeneità.
- Aggiungere infine il pepe nero e servire caldo.
- Il riso nel piatto deve poter essere versato "all'onda", ossia il riso deve avere una densità tale che scuotendo il piatto si disponga su una superficie il più possibile orizzontale. Non lasciatelo mai fermo nella casseruola, perché il riso tende ad agglomerarsi diventando un pastone.
Regolazioni del risotto
modificaCipolla, zafferano e vino bianco tendono al dolce, aumentandone o riducendone la quantità il risotto diventerà più o meno dolce. Tenete presente che questo tipo di risotto deve essere un po' meno salato di un piatto di pasta, perché tutto collabora per renderlo delicato e non molto sapido. Il pepe serve proprio a contrastare questa dolcezza, verso il profumato però, piuttosto che verso il salato.
Il parmigiano contiene una generosa quantità di sale, quindi aumentandone o riducendone la quantità si aggiunge (o si toglie) sapidità al risotto. Un effetto meno marcato lo si ha anche con il brodo, il quale però se aggiunto in eccesso altera il sapore del risotto che risulterà meno delicato.
La caciotta di pecorino deve essere fresca e molto delicata, perché il suo sapore non deve sovrastare nessuno degli altri. Eventualmente ridurre le quantità o, in alternativa, usate un cucchiaio d'olio extra vergine di oliva, che però ha un effetto mantecante inferiore. In casi estremi, al posto della caciotta, potete anche usare due cucchiai di panna fresca, anche se si consiglia di usarla in cucina il meno possibile.
Caciotta e vino bianco danno al risotto un gradevole livello minimo di acidità.
Zafferano e pepe collaborano invece sul fronte degli aromi. Nel caso dello Zafferano c'è anche la colorazione che è uno dei parametri di valutazione del risotto. Non deve essere troppo pallido, ma nemmeno si può esagerare con lo zafferano perché tende ad ammazzare gli altri sapori.
Alla fine è importante che dolcezza/sapidità/aromi/acidità siano ben equilibrati secondo il vostro gusto.
Consigli
modifica- Troverete questo risotto addirittura migliore di quello preparato con burro e midollo, nonostante i componenti siano di facilissima reperibilità, però dovrete seguire scrupolosamente le istruzioni perché basta nulla per sbilanciare il tutto. Credo ci vogliano due tre preparazioni per familiarizzare con questo risotto. Ho cercato di inserire tempi e temperature per standardizzare il processo, ma non dimenticate che nulla può sostituire la sensibilità del cuoco e l'occhio attento a diluizioni, cotture e temperature.
Note
modifica- ↑ In alternativa usare due pezzi di scalogno. Attenzione! da un risultato un po' più amarognolo della cipolla
- ↑ Se usate zafferano in stami, far macerare gli stami circa mezz'ora in poca acqua tiepida (40 gradi) prima dell'inizio della cottura del risotto
- ↑ Il parmigiano non manteca se non c'è un grasso aggiunto, un po' come nella fonduta, se usate parmigiano più fresco per favorire la mantecazione, perderete in sapore.