Italiano L2/Numeri
I numeri sono tra i soggetti più riconosciuti autonomamente, in quanto universali mentali. Non ho bisogno di spiegare cosa intendo fare quando conto. Peraltro, la numerazione araba è universalmente conosciuta. È sufficiente associare al numero in cifre il numero in lettere.
Per le ragioni dette, questa lezione è caratterizzata dalla presentazione di una grande massa di elementi non analizzati. La presentazione dei numeri, come accade in generale per qualunque altro elemento verbale, comporta di per sé l'incontro-scontro con l'ortografia italiana. Una situazione di apprendimento mnemonico (particolarmente necessaria per elementi largamente invariabili, come sono i numeri), in assenza di analisi "condotta", può risultare un valido momento di analisi "interiore". Per esempio, i nostri allievi ancora non sanno come va letta la c davanti alle diverse vocali. In futuro, al momento di affrontare problemi di ortografia, aver già appreso il nome di numeri come diciassette, diciotto o dieci significherà il recupero di una conoscenza già conquistata: in questo senso, studiare l'ortografia significherà una ricollocazione di sapere, ma soprattutto darà all'analisi ortografica un senso di motivazione.
I numeri vanno quindi presentati come tali. Non sussistendo problemi di significato, è il caso semmai di mostrare alcune parole ed espressioni correlate, come quantità.
Se i nomi dei numeri sono ancora sconosciuti, l'apprendimento iniziale può avvenire oralmente, almeno da zero a dieci. Per ripetere oralmente i numeri da uno a dieci è utile tenere un ritmo. La ripetizione può essere individuale o a coppie. Le ripetizioni corali sono spesso solo cacofonie e dovrebbero essere usate solo per gioco, in funzione di amalgama ludico. A questo punto le forme possono essere presentate alla lavagna.
0 zero | 10 dieci | 20 venti | 30 trenta |
1 uno | 11 undici | 21 ventuno | 31 trentuno |
2 due | 12 dodici | 22 ventidue | 32 trentadue |
3 tre | 13 tredici | 23 ventitré | 33 trentatré |
4 quattro | 14 quattordici | 24 ventiquattro | 34 trentaquattro |
5 cinque | 15 quindici | 25 venticinque | 35 trentacinque |
6 sei | 16 sedici | 26 ventisei | 36 trentasei |
7 sette | 17 diciassette | 27 ventisette | 37 trentasette |
8 otto | 18 diciotto | 28 ventotto | 38 trentotto |
9 nove | 19 diciannove | 29 ventinove | 39 trentanove |
Eventuali problemi di pronuncia non sono prioritari al momento. Ad ogni modo, i più frequenti sono relativi a z, c, v, ai dittonghi ua, ui, ue (in due c'è iato), le doppie, la coppia quattro-quattor, la caduta della a nelle decine con uno e otto, le sdrucciole (che hanno un accento secondario, come in dò-dicì).
In generale, vanno piuttosto evidenziati questioni di significato e di struttura:
- nei numeri da 11 a 16 la parola dieci si trasforma nel suffisso -dici;
- nei numeri da 17 a 19 l'elemento dici si combina come prefisso.
Ora propongo qualche esempio scritto:
- Ho tre mele.
- Marco ha due telefoni.
- Siamo in dieci.
Chiedo l'età agli allievi.
- Quanti anni hai?
A questo punti presento le altre decine:
- quaranta
- cinquanta
- sessanta
- settanta
- ottanta
- novanta
Faccio esempi a saltare, risaltando la caduta della a nelle decine con uno e otto.
Quanto a 100 cento, mostro come si combina con decine e unità:
- Centodue
- Centootto
- Centodieci
- Centoundici
- Centodiciassette
- Centoventi
- Centotrenta
- Centoquarantasette
Evito proposte come cento e due, cento e una pagina.
Poi mostro le centinaia:
- Cento
- Duecento
- Ottocento
Le migliaia:
- Mille
- Duemila
- Novemila