Insegnare fisica/Fisica quotidiana/Acqua nella rete
Acqua nella rete
modificaSi stende un pezzo di tulle sopra un barattolo di vetro (diametro della bocca circa 5 cm) e si fissa con un elastico (Figura 1). Si riempie il barattolo attraverso il tulle per far vedere che l’acqua effettivamente può passare.
Quindi si tappa il barattolo con con un pezzo di plastica e si gira il tutto sottosopra. Si sfila poi lentamente la plastica di lato. Si mostra che l’acqua non cade, a meno di non inclinare il barattolo.
La cosa sorprendente è che si può fare il trucco anche con una rete a maglie decisamente grandi, fino a circa mezzo centimetro di diametro. In questo caso conta moltissimo tenere la superficie orizzontale, basta inclinare il barattolo o colpirlo (o lasciare una piega nella reticella di chiusura) che l’acqua cade e lo show fallisce.
In realtà quello che dovrebbe sorprendere è che sia così difficile tenere l’acqua nella reticella. In fondo, quando si usa una cannuccia, tenendo tappato l’estremo superiore, per prelevare un campione di acqua come se fosse una pipetta vediamo che l’acqua non cade da “fori” larghi anche un centimetro. In effetti, si può fare lo stesso trucco usando una bottiglietta di birra (senza tulle), quindi con un foro decisamente grande.
La differenza è che la reticella è come se fosse formata da tante cannucce accoppiate (perché comunicano attraverso il liquido). Per capirlo, prendiamo un barattolo con solo due cannucce, ai due estremi (figura 2) o anche Chiamiamo la forza esercitata dalla tensione superficiale, che dipende dalla curvatura della membrana superficiale dell’acqua.
All’interno del barattolo c’è una pressione minore di quella esterna, che compensa il peso dell’acqua (aiutato anche dalla tensione superficiale). Ma tra le due cannucce c’è una differenza di pressione dovuta all’inclinazione del barattolo. Se già è al limite di rottura, sicuramente non può “reggere” anche la differenza e quindi si rompe.