Insegnare fisica/Didattica tradizionale/Correzione delle verifiche

Metodo della correzione "autonoma"

modifica

Invece che fare agli studenti una correzione delle verifiche alla lavagna ho sempre preferito evitare questo tipo di lezione frontale per presentargli un metodo più "autonomo" con il quale ricontrollare tutto lo svolgimento del compito. Essenzialmente, mi comportavo così: entravo in classe con le verifiche, mi mettevo a sedere, e dichiaravo a tutti che i compiti erano stati corretti e che avevano esattamente un'ora di tempo per "contestare" il loro voto, ovvero trovare qualche mia correzione che risultasse sbagliata e quindi alzare il voto di conseguenza.

In questo modo, gli studenti sono costretti a rivedersi tutti gli esercizi che sono segnati in rosso e lo fanno in maniera molto accurata, e tendenzialmente (mossi dal fatto che potranno alzare la valutazione) lo fanno con molta voglia e costanza. E' importante invitarli fin da subito a chiedere il parere di un compagno prima di passare a domandare direttamente all'insegnate, onde evitare che si formi una coda chilometrica davanti alla cattedra.

Ritengo sia un metodo molto efficace. Ogni studente trova una spinta particolare in più quando si tratta di alzare il proprio voto, e quindi si ha l'assoluta certezza che ricontrollerà in maniera dettagliata tutti gli esercizi sbagliati. Quasi sicuramente non rivedrà quelli corretti, ma possiamo anche non considerarlo un problema, visto che quel tipo di esercizi li sa già fare! Inoltre, questo tipo di correzione premia particolarmente i docenti negligenti, dal momento che più gli studenti riusciranno ad alzarsi il voto (e quindi più troveranno correzioni sbagliate) e più saranno invogliati di volta in volta a ricontrollare tutta la loro verifica. Ovviamente non sto dicendo che così facendo sia giusto approcciarsi al proprio lavoro in maniera incompetente, ma piuttosto che il metodo permette al docente di correggere i compiti in maniera più "rilassata".

Credo inoltre che questo metodo vinca su quello tradizionale. Infatti ritengo che una volta che lo studente ha già il suo voto il suo interesse per gli argomenti trattati diminuisca moltissimo, e che quindi la lezione frontale per lui diventi una fatica di grosse proporzioni. La cosa però si elude, evidentemente, se diamo agli studenti la possibilità di contestare il loro voto.

Gli aspetti negativi del metodo sono banali: si crea una grossa confusione in classe e, data la grossa fila di studenti in richiesta per la contestazione (con cui l'insegnante interagisce), è una confusione sicuramente molto difficile da gestire.