I promessi sposi/Analisi del capitolo 10
Il decimo capitolo continua la narrazione della vita della Monaca di Monza, già iniziata nel capitolo precedente, e la narrazione delle vicende di Lucia e Agnese riprende solo nelle ultime righe.
Con queste parole il Manzoni apre il 10 capitolo: paragona l'animo della ragazza, che in quel momento di debolezza si apre al padre che sembra offrirle aiuto, ad un fiore appena sbocciato, che abbandona il suo profumo al primo vento che soffi nelle circostanze.
Il principe approfitta in modo subdolo del momento di debolezza della figlia: si prepara "a batter il ferro, mentre era caldo e comincia "a parlare a lungo del fallo di Gertrude: e quelle parole frizzavano sull'animo della poveretta, come lo scorrere d'una mano ruvida sur una ferita". La pressione psicologica continua: "Avete preso il solo partito onorevole, conveniente, che vi rimanesse... l'avete preso di buona voglia".
Gertrude è in più occasioni succube degli eventi e del volere del padre e dei suoi superiori. In più occasioni si ripromette di non esaudire i desideri del principe riguardo alla sua monacazione, ma nel momento cruciale non riesce a fare quanto si era imposta.
Mentendo anche al colloquio con l'esaminatore conferma definitivamente il suo futuro in convento. Egli (che veniva con un po' d'opinione già fatta che Gertrude avesse una gran vocazione al chiostro: perché così gli aveva detto il principe, quando era stato a invitarlo) compie il suo lavoro in modo quasi meccanico (il vicario, più per adempire interamente il suo obbligo, che per la persuasione che ce ne fosse bisogno, insistette con le domande) ma Gertrude alle sue domande risponde mentendo:
Il giudizio del Manzoni, che fino a quel momento aveva solo dimostrato la sua compassione per le sventurate vicende di Gertrude, si abbatte sulla ragazza dopo il suo arrivo in convento.
Il passato turbolento di Gertrtude non giustifica infatti il suo comportamento in convento. Manzoni pensa che la religione possa sanare qualsiasi ferita, purché si sappia seguirne i consigli:
Dentro il convento Gertrude tormenta le compagne, e vuole far provare alle sue educande lo stesso che ha provato lei:
Ma la frase che più riassume la condanna del Manzoni riguarda la sua relazione con Egidio: "La sventurata rispose." giudica Gertrude che con Egidio, del quale è ormai succube, avrà una relazione amorosa e compirà il delitto della cosiddetta "conversa di Meda".
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