Cinese/Cinese scritto

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Il rapporto fra le lingue parlate e scritte cinesi è complesso. Questa complessità è dovuta al fatto che le variazioni numerose del cinese parlato hanno passato secoli di sviluppo almeno dalla Dinastia Han. Tuttavia lo scritto è cambiato molto meno. Fino al XX secolo, la maggior parte della scrittura cinese convenzionale è stata fatta in wenyan (文言), tradotto come "cinese classico" o "cinese letterario", molto differente dalle varietà parlate di cinese un po' come il Latino classico lo è dalle moderne lingue romanze. Dal movimento del 4 maggio del 1919, il modello convenzionale per il cinese scritto è stato cambiato in báihuà, (白話/白话), o cinese vernacolare, non completamente identico alla grammatica ed al vocabolario del mandarino parlato moderno e basato principalmente sullo stesso. Il termine Cinese scritto standard si riferisce ora al cinese vernacolare.

I caratteri cinesi sono capiti come morfemi che sono indipendenti da cambiamento fonetico. Quindi, anche se 1 è "yi" in Mandarino, "yat" in Cantonese e "tsit" in Hokkien, derivano da una parola cinese antica comune e condividono un carattere identico: 一. Tuttavia, le ortografie dei dialetti cinesi non sono identiche. I vocabolari usati nei dialetti differenti divergono. In più, mentre il vocabolario letterario è condiviso fra tutti i dialetti (almeno nell'ortografia; le letture sono differenti), i lessici quotidiani sono spesso differenti. Il cinese colloquiale scritto coinvolge solitamente l'uso di caratteri dialettali che non possono essere capiti in altri dialetti o caratteri che sono considerati arcaici in báihuà. Il Cantonese è unico fra i linguaggi regionali non Mandarini nell'avere un modello colloquiale scritto ampiamente usato. In opposizione, le altre lingue regionali non hanno tali alternative ampiamente usate. Il Cantonese coll. scritto è diventato abbastanza popolare nelle chat rooms e nelle instant messaging. I cantonesi comunque, useranno il cinese scritto std. nella maggior parte delle comunicazioni scritte convenzionali.

Dei caratteri cinesi modifica

 
Vari stili di calligrafia cinese

La lingua scritta cinese impiega caratteri cinesi (漢字/汉字 pinyin: hànzì), che sono basati su logogrammi, dove ogni simbolo rappresenta un morfema (un'unità espressiva della lingua). I caratteri cinesi sembrano provenire dalla dinastia Shang. Inizialmente, i caratteri erano immagini dei loro significati, ma col tempo divennero stilizzazioni e misure sempre più complicate furono adottate per esprimere i concetti più astratti. Oggi, la maggior parte dei caratteri contiene un elemento (il fonetico) che dà (o dava una volta) un'indicazione ragionevolmente buona della pronuncia e un altro componente (il radicale) che dà un'indicazione del significato. La somiglianza pittorica con gli oggetti è stata persa con la stilizzazione.

Molti stili di Scrittura calligrafica cinese si sono sviluppati durante i secoli, come 篆書, zhuanshu o "Stile del Sigillo", 草書, caoshu, "Stile Corsivo", 隸書 lishu, "Stile Amministrativo", e 楷書, kaishu, "Stile Esemplare".

In Giappone e Corea, i caratteri di Han sono stati adottati ed integrati nelle lingue e sono diventati Kanji e Hanja. Il Giappone ancora usa il Kanji come parte integrante del proprio sistema di scrittura; tuttavia, l'uso in Corea di Hanja è diminuito (non è usato affatto in Corea del Nord).

Ci sono attualmente due modelli per lo stampato in cinese. Uno è il Sistema tradizionale, usato a Taiwan. In Cina continentale e a Singapore è usato il Sistema semplificato (sviluppato dal governo della RPC negli anni '50), che usa le forme semplificate per molti dei caratteri più complicati. Hong Kong e Macao usano principalmente il sistema tradizionale, ma per alcuni caratteri hanno adottato la forma semplificata. La maggior parte delle versioni semplificate sono state derivate, benché oscure, da semplificazioni stabilite. A Taiwan, molte semplificazioni sono usate quando i caratteri sono scritti a mano, ma nella stampa i caratteri tradizionali sono la norma. In più, molti cinesi usano alcune semplificazioni personali.