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Caratteristico della lingua è il frequente impiego di ripetizioni (iterazioni) di sostantivi, aggettivi, verbi ed avverbi in modo da rafforzarne il valore o darne uno diverso.

Nel caso dei sostantivi, viene lor dato un valore avverbiale:

  • Andande muru muru = andando lungo il muro

Nel caso di aggettivi e degli avverbi, viene lor dato valore superlativo o intensivo:

  • Commo commo = or ora
  • Chitto chitto = prestissimo
  • Irballu mannu mannu = enorme sbaglio

Il verbo è ripetuto nei modi dell' imperativo e del gerundio presente, dando in tal veste valore frequentativo a tali forme (spesso precedute dai verbi andare, esser o istare):

  • Esser mori mori = essere sul punto di morte
  • Tuncia tuncia = lagnandosi di continuo
  • Andare torche torche = torcersi con frequenza
  • Andare toppi toppi = zoppicare
  • Brullande brullande = scherzando di continuo

A tal proposito, vi sono alcuni verbi frequentativi che si formano organicamente senza alcuna costruzione perifrastica; è il caso di quei verbi che condividono la loro radice con un sostantivo, e che si costruiscono dal diminutivo dello stesso. Ad esempio molti di questi, partendo dai diminutivi terminanti in -ittu dei sostantivi, finiscono con -ittare.

Sostantivo in forma positiva Diminutivo del sostantivo Verbo Verbo frequentativo
Brincu (salto) → Brinchittu (saltello) Brincare (saltare) → Brinchittare
(saltellare)