Questo è l'ebraismo!/Capitolo 1
Religione antica
modificaPer approfondire, vedi Sovranità Ebraica. |
È sera presto e il sole comincia a tramontare. All'interno della sinagoga, il luogo di culto ebraico, centinaia di persone si sono radunate per osservare la festa più sacra dell'intero calendario ebraico: Yom Kippur. La festa è conosciuta come il Giorno dell'Espiazione, il giorno in cui le persone di fede ebraica chiedono perdono a Dio per i peccati che hanno commesso durante l’anno. È un momento solenne in cui gli ebrei riconoscono i propri difetti e giurano di diventare esseri umani migliori nel prossimo anno.
Gli uomini, le donne e i bambini sono vestiti in modo ordinato. Alcune persone indossano abiti bianchi in segno di purezza. Altri non indossano scarpe di cuoio, cosmetici o profumi come segno di negarsi le comodità terrene. Nelle ultime 24 ore i fedeli hanno digiunato. Non hanno né mangiato né bevuto. Hanno rinunciato al cibo per mostrare la loro tristezza per aver commesso dei peccati, liberandosi per concentrarsi solo sulle loro preghiere.
Sin dalla sera precedente, la congregazione ha recitato una serie di preghiere confessionali. In queste preghiere, pronunciate in lingua ebraica, i fedeli confessano i loro peccati e chiedono perdono e misericordia a Dio mentre li giudica per il nuovo anno. Dio suggellerà i loro nomi nel Libro della Vita? Yom Kippur è l'ultima possibilità per ogni fedele di pentirsi prima che Dio emetta questo giudizio.
Un cantore (= chazzan) o un rabbino – un insegnante religioso – guida alcune preghiere. Alcune preghiere vengono pronunciate ad alta voce, mentre altre vengono lette in silenzio da un libro di preghiere. A volte l'intera congregazione recita insieme un'orazione. Alcune preghiere vengono dette stando in piedi, altre stando seduti.
Con l'avvicinarsi dell'oscurità, segnalando la fine del tempo di preghiera, lo Yom Kippur raggiunge il suo culmine. La preghiera diventa più forte e più intensa. Si aprono le porte dell’Arca Santa, un armadio ornamentale che contiene i sacri rotoli della sinagoga. Tutti si alzano e cominciano a recitare la preghiera Neilah (ebr. נְעִילָה), che significa "chiusura dei cancelli". È l’ultima possibilità di implorare Dio.
Fuori dalle finestre della sinagoga il sole è tramontato e ci sono le stelle. In questo momento, il culmine della preghiera e della devozione dei fedeli, tutti cantano insieme il fulcro della preghiera ebraica, lo Shema: "Ascolta o Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è Uno."[1] Subito dopo, lo shofar viene suonato con un suono lungo e trionfante, annunciando la fine dello Yom Kippur. I fedeli si rallegrano, confidando che le loro preghiere saranno esaudite. Tornano a casa per interrompere il digiuno con un pasto in famiglia.
Cos'è l'ebraismo?
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L’ebraismo è una delle principali religioni del mondo. Il termine ebraismo, tuttavia, si riferisce a qualcosa di più della semplice fede in uno specifico insieme di idee religiose. Comprende anche la storia e le pratiche del popolo ebraico nel corso di migliaia di anni e include i suoi costumi e i suoi scritti, sia religiosi che secolari.[2]
La convinzione fondamentale dell'ebraismo è l'esistenza di un unico Dio che ha creato le persone e il mondo — l'Universo. È monoteista, e crede in un unico Dio-Creatore. Il popolo ebraico fa affidamento sulla Torah, una raccolta di libri sacri ebraici, come fonte di guida spirituale e legge morale.
L'ebraismo, così come è praticato oggi, ha avuto origine tra il 70 PEV e il 500 EV. Ma ha radici nella religione nazionale di un popolo noto come Israeliti risalente al 1000 PEV circa. Sebbene più piccolo di altre grandi religioni (ci sono circa 16 milioni di ebrei in tutto il mondo), l'ebraismo ha avuto un enorme impatto sulla civiltà mondiale. [3]Ha fornito le fondamenta del cristianesimo e ha influenzato l'islam, due altri sistemi di credenze monoteistiche provenienti dal Medio Oriente. Inoltre, i Dieci Comandamenti, una serie di celebri principi riguardanti il culto e l'etica, hanno contribuito a guidare il comportamento umano e hanno plasmato la filosofia dell'umanità per migliaia di anni.
Una famiglia diversificata
modificaGli ebrei sono membri di una grande famiglia sparsa in tutto il mondo. Molti ebrei vivono in grandi città come Tel Aviv, in Israele; New York e Chicago, negli USA. Comunità più piccole di ebrei vivono in Cina, India, Africa e Siberia, nell'estremo oriente della Russia.
Gli ebrei parlano e pregano in molte lingue diverse. Mangiano cibi diversi e indossano abiti diversi. Gli ebrei di tutto il mondo inoltre praticano l'ebraismo in modo diverso. Usanze e rituali variano e anche le interpretazioni degli scritti sacri ebraici differiscono.
Questo miscuglio diversificato di popolazione è legato insieme da un senso di parentela e di comunità mondiale. Per gli ebrei di tutto il mondo, la questione se l'ebraismo sia una religione, una cultura, una razza o una nazionalità è relativamente poco importante. L'ebraismo è in gran parte definito dal modo in cui vivono gli ebrei.
Elementi della vita ebraica, inclusi il dibattito, l'introspezione, la natura di Dio, la Legge ebraica e gli scritti sacri, sono stati a lungo praticati nell'ebraismo. La domanda "Chi è ebreo? spesso si presenta. Secondo la Legge ebraica è ebreo, chiunque sia nato da madre ebrea o si sia convertito all'ebraismo.
La persona nata ebrea che rifiuta la religione dell'ebraismo può tuttavia considerarsi ebrea, come anche la comunità ebraica in generale. Alcuni ebrei affermano di essere laici (= secolari) o non religiosi, ma prendono parte ad attività come celebrare festività ebraiche o osservare il Sabbath, o Shabbat (ebr. שבת), il settimo giorno della settimana, dal venerdì sera al sabato sera. La Torah dice che durante questo periodo non può essere svolto alcun lavoro, né una persona dovrebbe usare denaro, guidare o addirittura scrivere. Invece, il tempo dovrebbe essere impiegato pregando Dio, studiando gli scritti sacri e trascorrendo del tempo con i propri cari.
Altri ebrei non praticano nessun aspetto dell'ebraismo. Per tali individui, definirsi ebrei ha poco a che fare con le loro convinzioni. Alcune di queste persone si considerano ebrei senza ebraismo. Per loro, appartenere alla comunità ebraica e condividere una storia comune è sufficiente e gratificante da legarli alla loro famiglia diversificata.
Donne nell'ebraismo Il Libro della Genesi, il primo libro della Bibbia ebraica, dice: "E Dio creò l'uomo a Sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò".[4] Alcuni studiosi ebrei interpretano questo brano nel senso che Adamo era sia maschio che femmina, e in seguito fu separato. Entrambi i sessi furono creati allo stesso modo ed erano uguali agli occhi di Dio.
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Note
modificaPer approfondire, vedi Serie misticismo ebraico, Serie delle interpretazioni e Serie maimonidea. |
- ↑ “The Shema”: My Jewish Learning, 2018. Link: ...
- ↑ In merito si veda anche il mio wikilibro Sovranità Ebraica.
- ↑ "Vital Statistics: Jewish Population of the World". Jewish Virtual Library, 2022.
- ↑ Genesi 1:27. Cfr. anche Adele Berlin e Marc Zvi Brettler, curr. The Jewish Study Bible, New York: Oxford UP, 2004, 14.
- ↑ Stephen H. Arnoff, “Seder Nashim (Women)”, My Jewish Learning, 2018.