Osservare il cielo/Costellazioni autunnali: il Triangolo Estivo
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Costellazioni da individuare:
- Lira
- Cigno
- Aquila
- Delfino
- Freccia
- Capricorno
- Acquario
- Riconoscere stelle e costellazioni
- Prima di iniziareOsservare il cielo/Prima di iniziare
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- Appendici
Il Triangolo Estivo
modificaIl Triangolo Estivo è l'asterismo più tipico del cielo estivo; nonostante ciò, è comunque ben osservabile anche durante tutto l'autunno. È formato da tre stelle molto luminose, tutte e tre di un colore azzurro scintillante. Nella carta è indicato esattamente come appare in una notte di ottobre-novembre; il triangolo è facilmente individuabile, nelle notti limpide, anche perché ricade sulla scia luminosa della Via Lattea, in un tratto molto luminoso e spesso, ricco di deboli stelline di sottofondo.
La stella più luminosa delle tre è quella che si trova nel vertice che forma quasi un angolo retto con le altre due stelle. Il nome proprio di questa stella è Vega, ed è la quinta stella più luminosa visibile dalla Terra, con una magnitudine pari a 0,03.
La stella meno luminosa delle tre (magnitudine 1,25), quella che è collegata a Vega dal lato più corto del triangolo, è nota come Deneb; si trova a cavallo della Via Lattea ed è anche la più settentrionale del triangolo. In realtà, Deneb è una delle stelle più brillanti della nostra Galassia, in termini di magnitudine assoluta, ma ci appare meno luminosa di altre in quanto è anche estremamente lontana.
La terza stella, quella del vertice meridionale, è nota col nome di Altair; è riconoscibile e distinguibile anche per la presenza di due stelle disposte sui suoi lati opposti, una delle quali è assai più luminosa dell'altra. La sua magnitudine è 0,77, la dodicesima stella del cielo in ordine di luminosità.
La Lira
modificaLa Lira è una costellazione di piccole dimensioni, la cui unica caratteristica notevole è proprio la presenza della stella Vega, la α della costellazione, secondo la nomenclatura di Bayer.
Il resto della costellazione è individuabile a sud di Vega, grazie alla coppia di stelle di terza magnitudine β e γ, che riportano anche i nomi propri di Sheliak e Sulafat. Esplorando con un semplice binocolo la costellazione, si noterà subito che nei dintorni di Vega è presente una coppia di stelline molto vicine, dello stesso colore azzurro, e di luminosità praticamente identica: si tratta di una delle coppie più belle del cielo ed è nota presso gli astrofili col nome di Doppia doppia, poiché, se osservate con un telescopio, si scopre che entrambe le stelle sono a loro volta doppie.
La Lira è una delle costellazioni più antiche: era nota al tempo dei Greci, e rappresenta la lira di Orfeo, uno dei più grandi musicisti della mitologia greca. Tolomeo la riporta nel suo elenco di 48 costellazioni, ed è sopravvissuta fino ai nostri giorni.
Il Cigno
modificaIl Cigno è una delle costellazioni più caratteristiche del cielo tardo-estivo: la sua stella principale, Deneb, è uno dei vertici del Triangolo Estivo, mentre il resto della costellazione si estende verso il centro del triangolo, con le sue stelle principali disposte a raffigurare una grande croce, il cui perno è a sua volta indicato da una stella brillante.
Deneb, con la sua magnitudine 1,25, è la diciannovesima stella più brillante del cielo; il suo significato è coda (dall'arabo), e infatti rappresenta la coda del cigno, rappresentato in volo lungo la Via Lattea. La testa è rappresentata dalla stella β Cygni, chiamata Albireo; sebbene questa sia meno luminosa delle altre stelle principali della costellazione, è famosa presso gli astrofili in quanto si tratta di una bella stella doppia, risolvibile con un telescopio, le cui componenti sono una azzurra e l'altra arancione.
Tutta la costellazione si estende su un fondo ricco di stelle minute, il cui debole scintillio è ben evidente lungo l'asse maggiore nelle notti limpide; un binocolo è sufficiente per poter ammirare, anche dai centri abitati, un gran numero di stelle, disposte in concatenazioni e raggruppamenti a volte molto fitti. Se la notte è propizia, si nota con facilità un lungo solco longitudinale lungo la Via Lattea, che la spacca in due a partire dal Cigno scendendo in direzione sud: questa "spaccatura", nota come Fenditura del Cigno, è dovuta alla presenza di grossi ammassi di gas oscuri, che schermano la luce proveniente dalle stelle lontane della Galassia, facendo sembrare quest'area quasi priva di stelle.
L'aquila
modificaL'Aquila è la costellazione che contiene Altair, la stella più meridionale del Triangolo Estivo. Si estende a sud di questo, sempre lungo la Via Lattea, sul bordo della Fenditura del Cigno, e possiede una disposizione di stelle che la rende più simile a un aeroplano che a un'aquila vera e propria.
Sebbene sia meno luminosa del Cigno, è pur sempre di facile individuazione, grazie al fatto che le sue stelle principali, eccetto Altair, sono di terza magnitudine. Altair e le due stelle che la circondano erano considerate nell'antica Persia una costellazione a se stante, chiamata L'equilibrio.
Il centro di questa costellazione indica la posizione dell'equatore celeste: la parte che contiene Altair e la stella ζ Aquilae (nota come Deneb el Okab), sta nell'emisfero boreale; la parte di λ e θ sta invece in quello australe. A sud di questa costellazione, la Via Lattea diventa molto più luminosa e larga, per la vicinanza al centro della nostra Galassia.
I campi stellari in questa costellazione sono meno ricchi rispetto a quelli del Cigno, ma le sue stelle possono essere d'aiuto per reperire altre costellazioni minori visibili nelle vicinanze.
Alcune costellazioni minori
modificaUna volta individuate le costellazioni più semplici, può essere ora possibile cercare quelle minori, che appaiono meno luminose, ma che sono anch'esse caratteristiche di questa parte di cielo.
Tra queste la più curiosa è quella del Delfino, una piccola costellazione visibile a "sinistra" (ad est) di Altair; è formata da un gruppo di stelline di quarta magnitudine, che ricordano molto bene l'idea di un delfino stilizzato che salta. Un binocolo consente di scoprire che molte delle sue stelle principali sono accompagnate da altre stelline più piccole.
Un'altra piccola costellazione facile da individuare è la Freccia: si tratta di un allineamento di stelline di terza e quarta magnitudine compreso nella parte meridionale del Triangolo Estivo, poco a nord di Altair; si trova in corrispondenza di un addensamento della Via Lattea e la disposizione delle sue stelle dà bene l'idea di una freccia in volo.
L'area di cielo compresa fra queste due costellazioni è ben nota ad astronomi ed astrofili per l'elevato numero di stelle novae osservate. Una stella nova è una stella che normalmente non è visibile né ad occhio nudo, né con un binocolo, ma che d'improvviso registra un aumento della luminosità fino ad eguagliare o in certi casi pure superare la luminosità delle stelle circostanti visibili ad occhio nudo. Alcune novae hanno raggiunto persino una magnitudine negativa, e sono rimaste visibili per settimane.
Il Capricorno
modificaLa costellazione del Capricorno è una figura tipica della fine dell'estate: sebbene si trovi nell'emisfero australe, rimane comunque abbastanza alta sopra l'orizzonte, anche nei mesi autunnali, sul bordo est della Via Lattea.
Per individuarla, ci si può aiutare con la costellazione dell'Aquila e con la stella Altair, nel modo indicato nella mappa: collegando Altair alla stella θ Aquilae e prolungando nella stessa direzione circa due volte, si arriva nel centro del Capricorno.
Alle estremità orientale e occidentale della costellazione sono presenti due coppie di stelle di terza magnitudine, collegate fra loro da due allineamenti di stelle di quarta, che delimitano la figura dell'animale mitologico che la costellazione intende rappresentare: una capra con la coda di pesce.
Un binocolo consente di scoprire che la stella Al Giedi, una delle più brillanti della costellazione, è una stella doppia.
Verso la fine dell'autunno il Capricorno risulta solo parzialmente osservabile, in prossimità dell'orizzonte in direzione sud-ovest.
Verso l'Acquario
modificaLa costellazione dell'Acquario è una delle figure tipiche del cielo autunnale; sta quasi completamente nell'emisfero australe, sotto la testa di Pegaso, ed è di dimensioni notevoli.
Un buon metodo è quello di partire dalla costellazione del Capricorno, in particolare dall'ultima stella della coda, Deneb Algiedi. Questa stella costituisce il vertice meridionale di un triangolo "quasi" rettangolo, in cui le altre due componenti sono due stelle della stessa luminosità della prima (immagine a sinistra).
Una volta individuate queste due stelle, che sono le più brillanti dell'Acquario, è facile notare, ad est di queste, un piccolo asterismo a forma di "Y" rovesciata, le cui componenti sono di quarta magnitudine; questo gruppo rappresenta l'urna dell'acquario.
Trovate queste stelle, individuare il resto della costellazione non presenta grosse difficoltà, a patto che si disponga di un cielo nitido e possibilmente senza Luna.