Alcuni cuochi credono che i cibi cotti con vino o liquore non saranno alcolici, a causa del basso punto di evaporazione dell'alcool che ne causa la dispersione nell'aria durante la cottura. In realtà, uno studio ha scoperto che parte dell'alcool rimane: il 25% dopo un'ora di cottura, e il 10% dopo due ore.[2]
Sushi non vuol dire "pesce crudo", e non tutto il sushi è fatto di pesce crudo. Il nome "sushi" si riferisce al riso all'aceto che viene usato per prepararlo: il sushi è fatto di sumeshi, un riso delicatamente mescolato con aceto di riso, sale e zucchero.[3] Il riso viene tradizionalmente associato a pesce crudo, frutti di mare cotti, uova di gallina e di pesce e/o verdure come cetriolo, daikon e avocado. Il termine giapponese "sashimi" si avvicina maggiormente al significato di "pesce crudo", ma non del tutto: sashimi può anche indicare carne o verdura non cotta, e di solito si riferisce prevalentemente alla presentazione del piatto che ai suoi ingredienti. Il piatto consiste in riso sushi ed altri condimenti avvolti in alghe chiamate makizushi.
Il forno a microonde non cucina il cibo dall'interno. Le radiazioni del microonde penetrano nel cibo e causano un riscaldamento diretto solo a breve distanza dalla superficie. Questa distanza è chiamata "effetto pelle". Ad esempio, il tessuto muscolare (carne) ha un effetto pelle di circa 1 cm, alle frequenze del microonde.[4]
Mettere del metallo dentro un forno a microonde non ne danneggia i circuiti. Ci sono comunque altri problemi di sicurezza: in pezzi di metallo non progettati per essere usati in un microonde si può sviluppare un arco elettrico, e il metallo può scaldarsi così tanto da danneggiare il cibo, la cute o l'interno del forno. Gli oggetti metallici progettati per microonde possono invece essere utilizzati senza pericoli.[5]
I chewing-gum deglutiti non ci mettono sette anni per essere digeriti. In effetti, il chewing-gum è perlopiù indigeribile, ma attraversa il sistema digestivo con la stessa velocità degli altri alimenti.[6]
I mitili che non si aprono durante la cottura possono comunque essere completamente cotti e sicuri da mangiare. Aprendo le valve accertarsi però che i mitili non siano "morti da parecchio tempo" e quindi avariati. Per questo motivo di solito si preferisce non aprire i gusci rimasti chiusi nella cottura, onde evitare di contaminare tutto il piatto.