Confessione di fede di Westminster/cfw21

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21. Il Culto religioso e il giorno del sabato

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La luce della natura rende evidente come vi sia un Dio, che ha signoria e dominio assoluto su ogni cosa; che è buono e fa del bene a tutti; e che quindi deve essere temuto, amato, lodato, invocato, creduto e servito con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la forza. Il modo accettabile di rendere Culto al vero Dio, però, è stato istituito da Lui stesso e tanto definito dalla Sua volontà rivelata, che non Gli si può rendere Culto secondo le immaginazioni e le invenzioni umane, o i suggerimenti di Satana, sotto una qualsiasi rappresentazione visibile o in qualsiasi altro modo che non sia prescritto nelle Sacre Scritture. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici).

Culto religioso deve essere reso solo a Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, ed a Lui soltanto: non ad angeli, non a santi o a qualche altra creatura; e, dalla Caduta in poi, non senza un Mediatore, né servendosi di un altro mediatore che non sia unicamente Gesù Cristo (Originale inglese e latino con riferimenti biblici).

La preghiera con rendimento di grazie, costituendo una parte speciale del Culto religioso, è richiesta da Dio a tutti; e, per poter essere a Lui gradita ed accetta, dev'essere fatta nel nome del Figlio, con l'assistenza dello Spirito Santo, secondo la Sua volontà, con l'intelletto [intelligenza], rispetto, umiltà, fervore, fede, amore e perseveranza; e, se vocale, in una lingua conosciuta. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici)

La preghiera dev'essere fatta per cose legittime e per ogni sorta di persone viventi o che vivranno in seguito, ma non per i morti, né per quelli che sia noto che abbiano commesso il peccato che porta alla morte. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici).

La lettura delle Scritture con pio timore; una sana predicazione; e l'ascolto religioso della Parola, in ubbidienza a Dio e con l'intelletto, fede e rispetto; il canto dei Salmi con la grazia nel cuore, come pure la dovuta amministrazione e la degna ricezione dei Sacramenti istituiti da Cristo; sono tutte componenti ordinarie del Culto religioso di Dio; a ciò si aggiungono i giuramenti religiosi, i voti, i digiuni solenni, e il rendimento di grazie per vari avvenimenti, il tutto praticato, nei loro diversi tempi e opportunità [in occasioni speciali], in modo santo e religioso. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici).

Né la preghiera, né qualsiasi altra parte del Culto religioso, è più legata, ora e sotto l'Evangelo, a un qualsiasi luogo in cui viene compiuta o verso il quale è diretta, o resa più accetta da questo, ma si deve rendere Culto a Dio ovunque in spirito e verità, sia ogni giorno privatamente in famiglia e nel segreto, ognuno per sé stesso, che in modo più solenne nelle pubbliche assemblee, che non devono essere trascurate o abbandonate, né per incuria né volontariamente, quando Dio ci chiama ad esse attraverso la Sua Parola o la Sua provvidenza. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici).

Com'è legge naturale che, in generale, si riservi un'idonea proporzione di tempo per celebrare il Culto di Dio, così Dio, nella Sua Parola, mediante un comandamento positivo, morale e perpetuo che obbliga tutti gli uomini di tutti i tempi, ha particolarmente stabilito un giorno su sette da santificarsi in Suo onore come Sabato. Dall'inizio del mondo alla Risurrezione di Cristo, esso è stato l'ultimo giorno della settimana; e dalla Risurrezione di Cristo in poi, è stato trasferito nel primo giorno della settimana. Esso viene chiamato nella Scrittura il Giorno del Signore, o Domenica, e tale dev'essere continuato a celebrare fino alla fine del mondo come il Sabato cristiano.(Originale inglese e latino con riferimenti biblici).

Questo Sabato viene effettivamente conservato santo per Signore il quando gli uomini, dopo avervi convenientemente preparato i cuori e sistemando in precedenza tutti i loro affari ordinari, non solo osservano un santo riposo dalle loro proprie opere, parole e pensieri al riguardo delle loro occupazioni e ricreazioni mondane durante tutto quella giornata), ma occupano tutto quel tempo per gli esercizi pubblici e privati del culto a Lui dovuto, nonché ai doveri di necessità e di misericordia. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici).

Articoli interpretativi ed attualizzazione

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  • 1. Tutti sono tenuti a rendere culto al vero Dio, in maniera conforme alle Scritture, con sincerità di cuore. La sincerità non può rendere accettabile a Dio un culto non conforme alle Sacre Scritture. Il culto appropriato deve essere condotto in maniera ordinata. La tendenza a mettere in rilievo il rituale, la liturgia e le cerimonie è contraria alle Scritture. [Atti 24:16; Giovanni 16:2; Isaia 1:11-15; Giovanni 4:24; Ebrei 10:19-22].
  • 2. Il culto deve essere reso a Dio solo secondo le Sue prescrizioni, ed in armonia con il principio scritturale che tutto ciò che non è comandato per il culto di Dio, da precetti oppure da esempi, è proibito. [Levitico 10:1-3; 2 Samuele 6:1-11; Matteo 15:8-9].
  • 3. L'uso di rappresentazioni o immagini di Gesù nel culto, o come aiuto per la devozione, non è conforme alle Scritture. Le Scritture non forniscono una descrizione sufficiente della Sua apparenza fisica per rappresentarlo. Le opere di artisti non devono essere ricevute come rappresentazioni accurate della Sua Persona. [Esodo 20:4-5].
  • 5. Il canto della lode di Dio è una componente del culto pubblico al quale tutta la comunità riunita deve partecipare. Il Libro dei Salmi, consistente di Salmi, inni e cantici spirituali ispirati, è il solo manuale di lode che Dio autorizzi. L'uso di altri cantici nel culto non è autorizzato dalle Scritture. I termini greci che nel Nuovo Testamento sono tradotti "salmi", "inni" e "cantici spirituali" appaiono tutti nella versione greca (LXX) del Libro dei Salmi. [Salmi 95:2; 40:3-4; 96:1; Colossesi 3:16; Efesini 5:19; Marco 14:26; 1 Corinzi 14:26; Giacomo 5:13].
  • 6. I Salmi devono essere cantati senza l'accompagnamento di strumenti musicali, i quali non fanno parte del modello di culto neotestamentario. Gli strumenti musicali erano stati comandati da usarsi con le offerte di sacrifici nel culto veterotestamentario del Tempio. La morte di Cristo, essendo il sacrificio perfetto e finale, ha posto fine a questa maniera di rendere culto a Dio. Per l'uso di strumenti musicali nelle parole o pratica di Cristo e degli apostoli non c'è né comando né esempio. Il comando del Nuovo Testamento è di offrire il sacrificio della lode - frutto delle nostre labbra. [Numeri 10:10; 2 Cronache 25:25-30; Ebrei 9:12; 13:15].
  • 7. Il Digiuno religioso è un'ordinanza di Dio in cui il credente volontariamente si astiene dal cibo per un certo tempo con lo scopo di comprendere meglio la volontà di Dio, avere maggiore forza nel servizio oppure spiritualità più profonda. Esso dovrebbe essere accompagnato dalla meditazione, dall'esame di sé stessi, dall'umiliazione di fronte a Dio, confessione di peccato, ravvedimento e rinnovata consacrazione af una vita di ubbidienza. [Esodo 34:28; 1 Re 19:8; Daniele 10:2-3; Gioele 1:14; 2:12-13,15; Matteo 4:2; 6:16-18; Marco 9:29; Atti 13:2-3].
  • 10. Il culto in piccoli gruppi è pure incoraggiato dalla Scrittura. [Atti 5:42: 12:12].
  • 11. Rifiutiamo l'insegnamento che il Quarto Comandamento non sia più vincolante nel Nuovo Testamento.