Apple/Sistemi operativi

Pur essendo Apple una compagnia orientata allo sviluppo di computer la società si è dovuta necessariamente occupare fin dall'inizio dello sviluppo di software per poter fornire le macchine di un adeguato sistema operativo. Con il passare degli anni la società ha sviluppato anche una divisione software essendo questo diventato sempre più importante. La divisione si occupa dello sviluppo del sistema operativo e di una serie di programmi che servono alla società per spingere la diffusione dei suoi sistemi in alcuni ambiti professionali come i prodotti per l'ufficio all'inizio e attualmente il montaggio video. Questi programmi oltre a diffondere i sistemi della società in quegli ambiti generano dei ritorni di cassa non trascurabili. Essendo i programmi prodotti da Apple troppi si è deciso di concentrarsi sui sistemi operativo con particolare attenzione per quelli prodotti per i computer Macintosh.

Primi sistemi operativi modifica

Il primo sistema operativo sviluppato da Apple era quello indirizzato all'Apple I. Essendo prodotto quasi totalmente da Steve Wozniak che si dovette occupare anche del lato hardware della macchina il sistema operativo era molto basico. In sostanza erano delle procedure a basso livello scritte in assembler che permettevano l'accesso alle funzioni della macchina. La programmazione nella macchina non era agevole dato che per impostare le varie caratteristiche andavano impostati opportuni valori nei registri ma a quel tempo (fine anni '70) tutte le macchine venivano programmate a basso livello e quindi i clienti non se ne lamentarono.

Il seguente sistema operativo fu prodotto per l'Apple II. Questo computer era dotato di un interprete basic che rendeva molto più agevole la programmazione della macchina. Inoltre il sistema operativo era molto più avanzato ed era in grado di gestire le unità a disco che potevano essere aggiunte alla macchina. Questa versione era dotata di molte più procedure di sistema ed era organizzata meglio essendo il lavoro collettivo di più persone e non il lavoro isolato di un progettista hardware come il precedente sistema operativo.

Apple III fu in terzo computer della serie Apple. Venne progettato come computer da ufficio, era dotato di un sistema operativo chiamato SOS (Sophisticated Operating System, cioè Sistema Operativo Sofisticato) e di un nuovo interprete Basic, "Apple /// Business BASIC". Un'altra sua caratteristica era il display a 80 colonne, un tastierino numerico, un orologio programmabile, un file system gerarchico e la capacità di emulare l'Apple II Plus. Era dotato anche di un floppy disk da 5.14" e della capacità di gestire fino a tre floppy disk esterni. Supportava anche un hard disk esterno opzionale chiamato Profile. Nonostante le premesse fu un insuccesso commerciale e quindi lo sviluppo del sistema operativo fu interrotto presto.

Lisa modifica

Nel 1978 Apple iniziò lo sviluppo di un computer rivoluzionario chiamato Lisa. La parte rivoluzionaria del computer non risiedeva nell'hardware quanto nel software. Apple aveva stretto un accordo con la Xerox Corporation che in cambio del diritto di prelazione su un pacchetto di azioni Apple aveva consentito agli ingegneri Apple di visitare i famosi laboratori Xerox Palo Alto Research Center. In questi laboratori gli ingegneri videro macchine dotate di interfacce grafiche basate sulla metafora delle scrivania e comandate da mouse. Le idee sviluppate nei laboratori erano rivoluzionarie e Jobs si rese conto che le loro macchine non avrebbero potuto competere con macchine dotate di interfacce grafiche. Quindi partì il progetto Lisa, il primo computer dotato di interfaccia grafica prodotto da Apple. Il sistema operativo del Lisa integrava le più moderne conoscenze nel campo dell'informatica, era un sistema operativo basato su un'interfaccia grafica basata sulla metafora della scrivania. Il sistema operativo gestiva il multitasking cooperativo e gestiva anche la memoria virtuale. Gestiva nativamente il drag-and-drop e il copia e incolla tra le applicazioni tramite clipboard. Il computer venne presentato nel 1983 e per l'epoca era sicuramente una macchina dotata di un sistema operativo rivoluzionario. Pur essendo dotato di un processore molto veloce (Motorola 68000 a 5 MHz) e di un notevole quantitativo di memoria (1 MB di base) il computer era molto lento dato che un sistema operativo così avanzato assorbiva troppe risorse. Il Lisa fu un insuccesso, era molto costoso (9995 dollari) e lento, nonostante i tentativi di Apple non riuscì mai a imporsi nel mercato e venne abbandonato.

Macintosh modifica

Il progetto Macintosh nacque nel 1982, quando il progetto Lisa era verso la fase finale. Jobs decise di staccarsi progressivamente dal progetto Lisa e di concentrarsi sul nuovo progetto che doveva essere una versione a basso costo del progetto Lisa. Il sistema operativo condivideva molte caratteristiche con il sistema operativo del Lisa ma era stato epurato di alcune delle caratteristiche più avanzate come il multitasking cooperativo o la gestione della memoria virtuale. Pur senza queste caratteristiche il sistema operativo era dotato di un'interfaccia grafica basata sulla metafora della scrivania e gestiva il copia e incolla oltre che il drag-and-drop. Quindi pur se inferiore teoricamente al Lisa era un sistema operativo molto avanzato per l'epoca. L'eliminazione di alcune caratteristiche rese il sistema operativo più parco di risorse sia dal punto di vista della memoria che della potenza di calcolo. La prima versione del Macintosh era dotata di 128 KB di RAM un quantitativo insufficiente per ottenere delle buone prestazioni ma quando uscì la nuova versione della macchina con 512 KB di RAM le prestazioni velocistiche della macchina finalmente in linea con le aspettative degli utenti. Inoltre l'eliminazione del multitasking rese il nucleo della macchina più semplice da programmare a più stabile. I primi macintosh non furono dei grandi successi commerciali, ma non furono nemmeno il disastro che fu il Lisa e quindi Apple continuò lo sviluppo.

I sistemi operativi prodotto di apple periodicamente sono stati soggetti a modifiche più o meno radicali per adeguarli alle evoluzioni tecnologiche e alle nuove scoperte nel campo dell'elettronica e dell'informatica. Il sistema operativo Macintosh ha subito una radicale evoluzione con l'avvento della decima versione che in realtà era un sistema operativo totalmente nuovo che poteva utilizzare i vecchi programmi tramite un emulatore. Quindi si è diviso il capitolo in due grandi sezioni. La prima tratta dei sistemi operativi compresi tra la prima e la nona e la seconda sezione parla della versione 10.0 e successive.

System 1 - Mac OS 9 modifica

System 1 /System 5 modifica

  • System 1.0
  • System 2.0
  • System 3.0
  • System Tools 4.0 (System 3.2, Finder 5.3)
  • System Tools 5.0 (System 4.2, Finder 6.0)

Tutte queste versioni erano in grado di eseguire al massimo un'applicazione per volta, sebbene alcune applicazioni fossero in grado dare l'illusione di convivere con altre, utilizzando una procedura di scambio tra applicazione attiva e applicazione dormiente (tramite MultiFinder). Il System 1.0 e 2.0 furono rilasciati insieme al Macintosh 128K e al Macintosh 512K ed utilizzavano un File system chiamato MFS (Macintosh File System) per organizzare i dati. Il System 3.0 introdusse HFS (Hierarchical File System - File System gerarchico), questo File System introduceva una reale gestione gerarchica dei dati. La precedente versione non sopportava la gestione gerarchica e il Finder la simulava con degli indici e delle tabelle. Il System 4.0 venne introdotto col Mac Plus (aggiunse il supporto per lo SCSI, AppleTalk, etc), e il System 5.0 venne rilasciato col Mac SE e Macintosh II.

Una significativa miglioria del System 5.x giunta con l'avvento del colore sui Macintosh è stato QuickDraw, che venne presentato col Macintosh II nel 1986. Questa tecnologia (e le sue API) estese le capacità del sistema operativo di elaborare la grafica e, sebbene per Apple la maggior parte degli utenti non se ne rese conto, rappresentava un significativo miglioramento dell'architettura grafica del System; la sua utilità sarebbe emersa totalmente con l'arrivo delle schede grafiche di terze parti.

System 6 modifica

È stato il primo Macintosh System Software a essere dotato di multitasking cooperativo. Viene considera il migliore sistema operativo per i primi Macintosh, vi sono degli hobbisti che utilizzano il System 6 per navigare sul web con dei Macintosh antiquati.

Il multitasking cooperativo appare nel System 4 sotto forma di un programma chiamato Switcher che provvede a attivare i programmi e permetteva agli utenti di passare da un programma all'altro. Il System 6 utilizza un approccio molto più elegante e pratico chiamato MultiFinder. System 6 è stato il primo Mac OS a sopportare il multitasking nativamente (molti programmi non funzionavano con lo Switcher e comunque il programma andava comprato a parte dato che non era un elemento del System).

Il multitasking sotto System 6 era una opzione, si poteva scegliere se attivare il Finder o il MultiFinder. Se si selezionava il MultiFinder, il Finder continuava a funzionare anche quando veniva avviato un altro programma. L'ambiente MultiFinder consentiva di continuare a vedere e utilizzare le icone presenti sul Finder anche quando più programmi erano in esecuzione.

Il System 6 con MultiFinder era limitato rispetto al futuro System 7. Le principali differenze sono:

  • In alto a destra veniva mostrata una icona che rappresentava l'applicazione. Non era presente il menu delle applicazioni come nel System 7 ma premendo sull'icona si passava alle altre applicazioni correnti. La lista delle applicazioni in uso era visibile in fondo al menu Apple.
  • System 6 utilizza un indirizzamento di memoria a 24 bit e quindi poteva indirizzare al massimo 8 MB di memoria RAM. Non aveva il supporto della memoria virtuale.
  • Nel System 6 si poteva spostare un file o una cartella nel Desktop e il sistema si sarebbe ricordato la nuova posizione, ma non si poteva salvare un file direttamente su Desktop perché non esisteva una cartella fittizia del Desktop che potesse essere utilizzata per salvare gli elementi. Cosa invece possibile nel System 7 e nei successivi. Quando nel System 7 si selezionava il riquadro Apri apparivano la cartella Desktop contenente i file salvati sul Desktop.
  • Nel pannello di richiesta Archivio contenente i pulsanti "Apri", "Registra", e "Registra come ..." i pulsanti potevano essere selezionati utilizzando il pulsante Tab. Con il System 7 la possibilità di gestire le richieste di dialogo con la tastiere verrà ampliata, anche se la finestra di dialogo non conteneva ancora la possibilità di creare una nuova cartella. Questa opzione poteva essere aggiunta con un'estensione di terze parti.
  • Il menu Apple è poco personalizabile. Gli unici elementi che si potevano modificare erano dei mini programmi chiamati Accessori da scrivania (DA Desk Accessory) che venivano installati e rimossi da un programma chiamato Font/DA Mover. Il pannello di controllo, la clipboard e il programma "Cerca" erano già inseriti e si potevano inserire al massimo 15 elementi. Non era presente il menu recenti per le cartelle.
  • Il Pannello di Controllo nel System 6 era un Accessorio di scrivania e non una cartella come nel System7. Gli elementi che sotto System7 erano i dispositivi del Pannello di Controllo nel System 6 erano memorizzati nella cartella principale del sistema e non in una cartella dedicata come nel System7. Gli elementi modificabili dal pannello di controllo erano inclusi in una lista dedicata a raggruppare gli elementi personalizzabili del sistema operativo. I programmi utilizzati per modificare l'interfaccia che nel System 7 sono chiamati estensioni nel System 6 sono chiamati INIT e vengono memorizzati nella cartella principale del System 6.
  • Il cestino sotto System 6 si svuotava automaticamente quando si usciva dal sistema o se il MultiFinder non era attivo quando si eseguiva un programma. Non c'era differenza nell'icona tra cestino pieno e cestino vuoto.
  • System 6 non supportava gli alias come il System 7. Non era in grado di gestire icone personalizzate (l'icona non appariva nella finestra "info" per file, cartelle o dischi). Sebbene gestisse il colore, il suo uso era molto limitato e molte finestre del System 6 erano in bianco e nero anche su macchine a colori. Era il primo System a gestire le etichette colorate, sui Macintosh monocromatici questa opzione non era disponibile.

System 7 modifica

System 7 (conosciuto anche con il nome in codice di "Big Bang", nome che rifletteva i considerevoli cambiamenti apportati al sistema operativo) è il termine utilizzato per riferirci alle sue varie versioni, la versione precedente veniva normalmente chiamata "Sistema" o "System 6". Il nome si riferisce alla versione del sistema operativo dato che il System 7 era la settima revisione e venne utilizzata fino a quando Apple non decise di utilizzare il nome Mac OS per identificare i suoi sistemi operativi.

System 7.0 venne rilasciato il 13 maggio, 1991 e offriva molti miglioramenti e molte aggiunte rispetto alla versione precedente del System.

Comparando il System 6.x e le versioni precedenti con il System 7 questo offriva:

  • Multitasking cooperativo integrato nel sistema. Precedentemente questa funzionalità era disponibile tramite il MultiFinder nel System 6 e nelle versioni precedenti non era disponibile. Dato che più applicazioni possono funzionare contemporaneamente gli accessori da scrivania sono sconsigliati da Apple sebbene il sistema operativo li supporti per problemi di compatibilità.
  • Il Pannello di Controllo è stato suddiviso in un Pannello di Controllo che dà accesso a diversi sottopannelli in modo da poter suddividere le varie opzioni a seconda della loro appartenenza funzionale.
  • Aggiunto il supporto degli Alias. Gli Alias sono dei file che in realtà sono solo dei puntatori che attivano altri file.
  • Sono stati introdotti per permettere agli utenti di creare delle copie in posti "comodi" di programmi o file senza doverli fisicamente copiare.
  • AppleScript. Viene inserita una intera struttura nel sistema operativo per consentire agli utenti di realizzare piccoli programmi per automatizzare le operazioni più comuni. È presente anche nel Mac OS X.
  • QuickDraw a 32 bit. Supporto per i colori a 32 bit (immagini a milioni di colori) incluso nel sistema. Prima era disponibile come estensione.
  • Pubblica e Sottoscrivi. Questa caratteristica consente a una applicazione di "pubblicare" dei dati e ad un'altra applicazione di "Sottoscriverli" in modo che quando l'applicazione di partenza provvede a aggiornare i dati quella di destinazione vede i dati aggiornarsi dinamicamente. Questa opportunità non era molto popolare, solo poche applicazioni l'hanno utilizzata. Questo per via di API macchinose e di uno scarso interesse da parte degli utenti.
  • Una nuova interfaccia a colori molto gradevole, e completamente compatibile con le vecchie macchine. Infatti le macchine in banco e nero continuavano a utilizzare la solita interfaccia senza nessun peggioramento.
  • Nuove API per il gestore dei suoni. Le nuove APi rimpiazzavano le vecchie API scritte male e troppo legate alle singole schede sonore.
  • System 7 inizia la transizione verso la gestione della memoria a 32 bit. I precedenti sistemi gestivano la memoria a 24 bit e quindi erano in grado di gestire al massimo 8 MB di RAM. La transizione coinvolge moltissime procedure fondamentali del sistema operativo che devono essere adattate per sopportare l'indirizzamento a 32 bit. Il precedente sistema operativo utilizzava gli 8 bit avanzati dalla gestione a 24 bit come selettori per delle sue informazioni. Il cambiamento di gestione prese il nome di "32 bit clean" (32 bit completi). Quando il System 7 utilizzava questa modalità molte applicazioni non funzionavano e la transizione verso la nuova gestione richiese molto tempo per essere completata.

Vi furono anche molte modifiche nell'architettura per rendere il SO più coerente e stabile. Apple affermò che il System 7 era solido come una roccia e che era un salto epocale rispetto alle versioni precedenti. Effettivamente il System 7 era un grande passo in avanti anche se molti utenti affermavano che la maggior stabilità era stata accompagnata da una maggior lentezza. I successivi aggiornamenti nel System 7 ridussero il problema della lentezza del SO rendendolo competitivo col System 6.

System 7.0 si diffuse rapidamente tra gli utenti Macintosh e divenne in breve tempo il requisito minimo per poter utilizzare il software Macintosh. Il System 7 rimase il requisito minimo fino all'arrivo del Mac OS X, dato che le versioni successive del SO, il Mac OS 8 e il Mac OS 9 non apportarono le stesse modifiche sostanziali del System 7.

Gli sviluppatori del System 7 erano conosciuti come i "blue meanies" (prevaricatori in blu). I Blue Meanies erano personaggi del film Yellow Submarine dei Beatles; il colore blu era associato al System 7 a causa di una precedente riunione strategica di Apple in cui vennero delineate le idee per i futuri sviluppi del sistema operativo: quelle che potevano essere realizzate per la versione successiva (la 7) vennero scritte su schede blu, mentre le modifiche più radicali vennero scritte su schede rosa e destinate al progetto Pink, poi divenuto Taligent. Nonostante il nome e le premesse il System 7 fu presentato con diversi anni di ritardo rispetto al piano iniziale di sviluppo.

Mac OS 8 modifica

Il Mac OS 8 è stato presentato il 22 luglio 1997. Viene considerata una versione di passaggio infatti ogni singola revisione apportava alcune migliorie senza rappresentare una vera transizione con il passato.

  • Mac OS 8.0

I miglioramenti del Mac OS 8 includevano il multi threading, il Finder, il tema tridimensionale "platinum", numerosi miglioramenti riguardanti la memoria virtuale e un notevole incremento di velocità degli Applescript sia nell'esecuzione che nell'avvio.

  • Mac OS 8.1

Rilasciato il 7 gennaio 1998, OS 8.1 è l'ultima versione che funziona sui Macintosh dotati di processore della famiglia 68000. Ha introdotto anche il nuovo file system HFS+ che consentiva nomi più lunghi, file più grandi e introduceva una migliore gestione dello spazio grazie a una riduzione dei blocchi. Questa è anche la prima versione dotata delle librerie Carbon.

  • Mac OS 8.5

Presentato il 15 ottobre 1998, OS 8.5 è la prima versione del Mac OS a poter essere eseguita solo dai Mac dotati di processore PowerPC. In questa versione è stato rimosso quasi tutto il codice Motorola 68000 con un notevole miglioramento delle performance del sistema. È la prima versione che include il programma di ricerca Sherlock.

  • Mac OS 8.6

Rilasciato l'8 maggio 1999 OS 8.6 presenta il concetto di nanokernel nel Mac OS per consentire il multi tasking e il supporto al multiprocessing.

Mac OS 9 modifica

Il Mac OS 9 è stato presentato il 23 ottobre 1999 ed è considerata la versione più funzionale e stabile del Mac OS originale. L'OS 9 non era dotato di molte caratteristiche che i moderni sistemi operativi del tempo possedevano come la memoria protetta o il multitasking preempive. Nonostante queste mancanze era un notevole miglioramento rispetto al Mac OS 8, era dotato della tecnologia OpenTrasport per le reti locali e del motore di ricerca Sherlock 2. A differenza delle precedenti versioni sopportava nativamente più utenti senza bisogno di software di terze parti. Una caratteristica molto importante del OS 9 era che il codice era quasi totalmente codice PowerPC. Nelle versioni precedenti buona parte del sistema operativo era scritto in codice 68000 e veniva eseguito utilizzando un emulatore, ovviamente era una soluzione lenta e che consumava molte risorse. Il nuovo codice PowerPC rendeva il sistema operativo più veloce e più parco nell'uso delle risorse.

Apple aggiornò OS 9 con una serie di aggiornamenti minori che risolsero dei bug e apportarono delle migliorie. Tra i vari aggiornamenti conviene segnalare il 9.0.4 e il 9.1 rilasciati nel 2000 il primo e nel 2001 il secondo. Il 9.2 venne introdotto nel 2002 e la sua unica funzione era l'adattamento del Mac OS al fine di consentirgli di funzionare anche dentro l'ambiente Classic (Mac OS X) del Mac OS X. Tuttavia il Mac OS 9.2 era un sistema operativo indipendente e completo in grado di avviare i computer anche senza Mac OS X.

Nel Maggio del 2002 durante l'Apple Worldwide Developers Conference a San Jose (California), il CEO dell'Apple Steve Jobs annuniciò il "funerale" del Mac OS 9. Durante il keynote, apparve vestito di nero, con una bara. Quella presentazione molto teatrale serviva a sottolineare che Apple aveva bloccato lo sviluppo del Mac OS 9 e che quindi la versione 9.2.2 sarebbe stata l'ultima versione rilasciata da Apple.

Nonostante questo Mac OS 9 vive in milioni di computer Macintosh anche se da Giugno 2004 non viene più fornito (insieme a Mac OS X) come componente del Power Macintosh ma va richiesto a parte quando viene ordinato. Per consentire un passaggio indolore delle applicazioni da Mac OS 9 a Mac OS X Apple oltre all'applicazione Classic ha previsto delle librerie chiamate Carbon che consentono ai programmi di funzionare sia su Mac OS 9 e che su Mac OS X.

Mac OS X modifica

Il Mac OS X è una versione totalmente nuova del Mac OS, è basato sul sistema operativo di tipo Unix OpenStep di NeXT. In aggiunta alle librerie originali di OpenStep, OS X aggiunge le librerie Carbon per consentire ai programmi sviluppati con il vecchio paradigma di continuare a funzionare e di avvantaggiarsi di alcune delle innovazioni apportate dal nuovo sistema operativo. Il sistema include il programma Classic, che creando una emulazione dei vecchi Macintosh, permette anche ai vecchi programmi non compatibili con Carbon di continuare a funzionare

Storia modifica

Verso la metà degli anni Novanta, Apple si trovava a fare i conti con un sistema operativo che aveva raggiunto i suoi limiti strutturali di sviluppo. L'architettura a multitasking cooperativo era oramai una tecnologia sorpassata e quindi nel 1994 decise di avviare il progetto Copland, con lo scopo creare un nuovo sistema operativo moderno e libero dalle limitazioni tecniche del precedente Mac OS. Il progetto fallì nel 1996 per motivazioni tecniche e di politica interna (alcune migliorie di Copland vennero integrate nel Mac OS 8 rilasciato nel 1997). Apple decise quindi di tentare un'altra strada, acquistando un sistema operativo esterno e adattandolo all'architettura Macintosh.

I vertici dell'Apple sondarono il mercato alla ricerca del nuovo sistema operativo e, dopo una travagliata trattativa prima con Be Incorporated e poi con NeXT, alla fine decisero di optare per OpenStep. Acquisirono dunque la NeXT, la compagnia che era stata fondata da Steve Jobs dopo la sua estromissione da Apple del 1986.

Dopo il fallimento del progetto del computer fatto per funzionare in simbiosi col NeXTSTEP, esso venne convertito per molte altre piattaforme durante i primi anni Novanta. Purtroppo non divenne mai popolare per via degli alti costi delle licenze (in particolare le licenze per gli sviluppatori erano molto costose e quindi scoraggiavano la maggior parte dei programmatori). NeXT giustificava l'alto prezzo delle licenze affermando che agli alti costi era legata anche un'alta qualità del software, ma questa giustificazione non convinse il mercato. Successivamente NeXT fece evolvere NeXTSTEP in OpenStep, una tecnologia che separava il livello applicativo da quello della gestione dell'hardware demandandolo a un sistema operativo sottostante; con questa tecnologia si poteva far funzionare un applicativo OpenStep su molte piattaforme con minime modifiche. Durante quegli anni anche altre compagnie software si stavano muovendo nel campo della programmazione a oggetti. In particolare società come IBM, Apple e Microsoft stavano studiando e realizzando nuovi sistemi operativi e i relativi programmi di sviluppo orientati agli oggetti (anche se alcune iniziative fallirono, come ad esempio il progetto Taligent).

I piani di sviluppo originali prevedevano la realizzazione di un nuovo sistema operativo basato sulle librerie OpenStep in cui i programmi scritti per i precedenti Mac OS sarebbero stati eseguiti da un emulatore che li avrebbe separati dal nuovo sistema operativo. Il nuovo sistema operativo aveva il nome in codice di Rhapsody, e doveva essere disponibile per la fine del 1998.

I manager Apple si aspettavano che gli sviluppatori portassero i loro programmi sulla nuova piattaforma basata sulle librerie OpenStep, dato che queste consentivano uno sviluppo più flessibile, elegante e veloce delle applicazioni. La maggior parte degli sviluppatori tuttavia si rifiutò: la piattaforma Macintosh appariva al termine della sua vita e gli sviluppatori non volevano dedicare molto tempo e denaro allo sviluppo di programmi per una piattaforma che stava morendo.

I piani cambiarono radicalmente nel 1999, quando Steve Jobs, durante il World Wide Developer Conference (conferenza degli sviluppatori Macintosh), annunciò l'abbandono del progetto Rhapsody. Al suo posto gli sviluppatori Apple avrebbero realizzato una versione moderna del Mac OS chiamato Mac OS X (X stava per decimo), che avrebbe preso il meglio dei due precedenti sistemi. Da Raphsody sarebbero arrivati il kernel e i servizi principali, l'ambiente POSIX e OpenStep, che avrebbe preso il nuovo nome Cocoa. Per semplificare l'adozione del nuovo sistema da parte degli sviluppatori, sarebbe stato sviluppato Carbon, una riscrittura per il nuovo sistema delle vecchie API del Mac OS. In più alcune tecnologie importanti nate su Mac OS sarebbero state portate nel nuovo sistema (QuickTime, AppleEvents, Applescript, ColorSync ed altro ancora). I cambiamenti annunciati furono accolti con favore dagli sviluppatori.

Durante lo sviluppo di OS X, gli strati più bassi del sistema operativo, composti dal kernel XNU e dallo strato BSD, sono stati riorganizzati e ridistribuiti con una licenza open source, la Apple Public Source License. Il pacchetto completo si chiama Darwin. Darwin fornisce un sistema operativo molto stabile, solido ed efficiente, anche paragonato agli altri sistemi operativi di derivazione Unix, sebbene non sia molto diffuso al di fuori della comunità Macintosh. Un'altra modifica sostanziale rispetto all'OpenStep è l'abbandono del motore grafico basato sul linguaggio PostScript in favore di un motore grafico senza licenze chiamato Quartz. Durante la fase finale di sviluppo il linguaggio Java è diventato uno scottante argomento di discussione e, vista l'attenzione dedicata al linguaggio dagli sviluppatori e dai media, si è cercato di rendere la piattaforma Macintosh lo strumento ideale per lo sviluppo delle applicazioni in Java. Questo lo si è ottenuto includendo nelle API di Cocoa il supporto diretto del linguaggio Java. Originariamente l'unico modo per utilizzare le API OpenStep era tramite il linguaggio di programmazione Objective C, una versione ad oggetti del C evolutasi parallelamente al C++, ma che non ha raggiunto sufficiente notorietà e diffusione.

La prima versione del Mac OS X venne presentata nel 2001. Di seguito gli aggiornamenti si sono susseguiti con una cadenza quasi semestrale. Col raggiungimento della maturità del sistema, Apple ha deciso di allungarne i cicli di sviluppo, così da mantenere la piattaforma di sviluppo più stabile.

Caratteristiche significative modifica

  • Usa il Portable Document Format (PDF) come base per il motore grafico (Quartz).
  • OpenGL viene utilizzato per la gestione e il ridisegno della grafica tridimensionale
  • Icone a 16 milioni di colori, scalate con continuità (fino a un massimo di 256x256 pixel)
  • Utilizzo di ombre attorno alle finestre e agli elementi isolati per fornire un senso di profondità
  • Correttore ortografico incluso in tutte le finestre editabili e altri servizi derivati dalla tecnologia NeXT
  • Antialiasing su tutti gli elementi dell'interfaccia grafica
  • Nuovi elementi dell'interfaccia come le finestre non-modali (finestre di dialogo collegate alle finestre principali, utilizzate per fornire una chiara indicazione visuale della provenienza delle finestre.)
  • Riquadri sovrapponibili (l'organizzazione delle finestre può parzialmente sovrapporsi se è utile)
  • Supporto del gestore colori ColorSync integrato nel motore grafico (per stampa e multimedia a livello professionale)
  • OpenGL (dalla versione 10.2) gestore di finestre nello schermo con accelerazione hardware. La tecnologia viene chiamata Quartz Extreme
  • Exposé (dalla versione 10.3) tramite la pressione di un tasto mostra tutte le finestra miniaturizzandole sullo schermo.
  • Uso pervasivo dell'Unicode all'interno del sistema operativo.
  • Architettura a strati per le localizzazioni, in modo da separare il codice dai messaggi di testo da localizzare.
  • FileVault (dalla versione 10.3) utilizzato per cifrare e decifrare in modo trasparente la cartella principale dell'utente con Advanced Encryption Standard (AES) con chiave a 128-bit.
  • Dashboard (dalla versione 10.4) supporto di mini applicazioni richiamabili con la pressione di un tasto.
  • Spotlight (dalla versione 10.4) tecnologia di ricerca integrata nel sistema operativo che indicizza file e messaggi per una ricerca istantanea nell'hard disk.
  • Automator (dalla versione 10.4) un applicativo creato per programmare graficamente operazioni ripetitive.

Nomi in codice modifica

Tutti i nomi in codice utilizzati per le varie versioni di Mac OS X derivano da quelli di grandi felini. La versione 10.0 si chiamava Cheetah (Ghepardo), la 10.1 Puma, la 10.2 Jaguar (Giaguaro), la 10.3 Panther (Pantera), la 10.4 Tiger (Tigre) e la 10.5 avrà il nome di Leopard (Leopardo), la cui uscita è prevista per fine 2006 anticipando il nuovo Windows Vista di Microsoft . A partire dal nome in codice Jaguar, Apple decise di utilizzare i nomi in codice anche come nomi commerciali del Mac OS X. Nel Gennaio 2003 Apple registrò come marchi registrati Lynx (Lince, attualmente non usato), Cougar (Coguaro, attualmente non usato), Leopard (Leopardo, nome della prossima versione del sistema) e Tiger (Tigre, Usato per la versione 10.4). Leopard 10.5 sarà il primo sistema operativo di Apple ad essere venduto per macchine con processori Intel, anche se Tiger 10.4 già viene fornito agli sviluppatori insieme al Developer Transition Kit (un computer dall'aspetto del PowerMac G5 ma con un processore Pentium 4 al suo interno) e insieme ai primi Mac basati su cpu Intel, presentati il 10 gennaio 2006; inoltre è stato rivelato da Steve Jobs che ogni versione del Mac Os X è stata programmata e compilata "in segreto" per processori Intel.

Versioni Beta modifica

Essendo una totale riscrittura del sistema operativo la creazione del Mac OS X è stata accompagnata da una lunga fase di betatesting con il susseguirsi di diverse beta fino ad arrivare alla prima Beta pubbliche che poteva essere acquistata da ogni utente Macintosh curioso di vedere il nuovo sistema operativo in azione.

  • Mac OS X DP2

Passaggio al kernel Darwin integrato con componenti BSD

Inclusione del Mac OS 9.1, eseguito in una macchina virtuale

  • Mac OS X DP3

Nuova GUI Aqua basata su tecnologia Quartz

  • Mac OS X DP4
  • Mac OS X Public Beta, rilasciato il 13 settembre 2000

Mac OS X 10.0 Cheetah modifica

Mac OS X 10.0, nome in codice Cheetah, è la prima versione ufficiale del sistema operativo della serie Mac OS X.

La prima versione del Mac OS X 10.0 mancava di molte caratteristiche importanti (vedi il supporto dei DVD) e non era particolarmente veloce ma era nel complesso stabile e funzionante. Essa introduceva una netta rottura col passato (Mac OS) portando il Dock e l'interfaccia Aqua. La maggior parte delle mancanze e dei difetti macroscopici sono stati corretti con i successivi aggiornamenti minori resi disponibili dall'apple.

Nella prima versione del Mac OS X il supporto delle lingue non europee era implementato in modo approssimativo e non pienamente utilizzabile. Il Mac OS X veniva distribuito con 2 CD. Nel primo vi era il sistema operativo e 8 lingue, nel secondo vi era incluso oltre alle 8 lingue standard anche il supporto del Cinese, Giapponese e Coreano. La gestazione del supporto multilingua è stata lunga e travagliata, dalla versione 10.0.3 iniziava ad essere stabile ed usabile anche se la vera maturità arrivo con la versione 10.0.4 Attualmente Mac OS X supporta 15 lingue e non viene fornito con un solo set di dischi che contiene tutte le lingue sopportate.

Elenco delle versioni del Cheetah:

  • Mac OS X 10.0.0 (build 4K78), rilasciata il 24 marzo, 2001
  • Mac OS X 10.0.1 (build 4L13), rilasciata il 14 aprile, 2001
  • Mac OS X 10.0.2 (build 4P12), rilasciata il 1 maggio, 2001
  • Mac OS X 10.0.3 (build 4P13), rilasciata il 9 maggio, 2001
  • Mac OS X 10.0.4 (build 4Q12), rilasciata il 21 giugno, 2001

Mac OS X 10.1 Puma modifica

La versione 10.1 del Mac OS X è stata rilasciata il 25 settembre 2001 come aggiornamento gratuito sotto forma di CD disponibile nei negozi Apple o attraverso terzi.

Questa versione ha portato molti miglioramento al sistema operativo, i principali sono:

  • Ottimizzazioni e miglioramenti in tutte le componenti del sistema operativo
  • Masterizzazione di CD e DVD direttamente dal finder
  • Lettore DVD
  • Aggiunto il supporto di molte stampanti (200 stampanti vengono gestite dal sistema)
  • Velocizzato il 3D (rendering OpenGL migliorato del 20%)

Elenco delle versioni del Puma:

  • Mac OS X 10.1.0 (build 5G64), rilasciato il 25 settembre, 2001
  • Mac OS X 10.1.1 (build 5 m²8), rilasciato il 13 novembre, 2001
  • Mac OS X 10.1.2 (build 5P48), rilasciato il 20 dicembre, 2001
  • Mac OS X 10.1.3 (build 5Q45), rilasciato il 19 febbraio, 2002
  • Mac OS X 10.1.4 (build 5Q125), rilasciato il 17 aprile, 2002
  • Mac OS X 10.1.5 (build 5S60), rilasciato il 6 giugno, 2002

Mac OS X 10.2 Jaguar modifica

La versione 10.2 del Mac OS X venne resa disponibile il 18 settembre 2002 e apportava le seguenti migliorie:

  • Migliorato il supporto per le reti con sistemi Microsoft Windows.
  • Nuovo sottosistema grafico chiamato Quartz Extreme per delegare parte delle elaborazioni grafiche alla scheda video.
  • Filtro adattivo per ridurre le e-mail di spam.
  • Software di raccolta e organizzazioni dei contatti chiamato Address Book.
  • Introdotta tecnologia Apple Bonjour per la realizzazione di reti autoconfiguranti
  • iChat, client di Instant Messanger sviluppato dall'apple e compatibile con il software AOL Instant Messenger.
  • Riscrittura del Finder con introduzione di funzioni di ricerca dentro le singole finestre.
  • Molti miglioramenti introdotti nell'Accesso universale.
  • Sherlock 3:Motore di ricerca e raccolta di informazioni su internet in grado di ordinarle e catalogarle.
  • Migliorata la velocità dell'intero sistema

Elenco delle versioni del Jaguar:

  • Mac OS X 10.2.1 rilasciata il 18 settembre 2002.
  • Mac OS X 10.2.2 rilasciata l'11 novembre 2002.
  • Mac OS X 10.2.3 rilasciata il 19 dicembre 2002.
  • Mac OS X 10.2.4 rilasciata il 13 febbraio 2003.
  • Mac OS X 10.2.5 rilasciata il 10 aprile 2003.
  • Mac OS X 10.2.6 rilasciata il 6 maggio 2003.
  • Mac OS X 10.2.8 rilasciata il 23 settembre 2003
  • Mac OS X 10.2.8 build 6R73 rilasciata il 3 ottobre 2003.

Nota: Mac OS X 10.2.7 è stato reso disponibile solo sui nuovi Power Mac G5 e sui PowerBook G4 aluminiun. In realtà era una versione del nuovo sistema operativo Mac OS X 10.3 Panther con alcune caratteristiche disabilitate. Ufficialmente non è una versione del Sistema Operativo disponibile al pubblico.

Mac OS X 10.3 Panther modifica

Apple rilascia Panther il 24 ottobre, 2003, dichiarando che incorpora oltre 150 nuove funzionalità, tra le quali:

  • Migliorata l'interfaccia del Finder.
    • Interfaccia simil-metallizzata
    • Ricerca in tempo reale (come iTunes)
    • Sidebar personalizzabile (come iTunes)
  • Cambio Utente Rapido (Fast User Switching): questa funzionalità consente ad un utente di loggarsi al sistema mentre un altro utente rimane collegato. Quando il nuovo utente si logga, un'animazione tridimensionale mostra un cubo che ruota su se stesso, le varie facce del cubo sono i vari desktop degli utenti collegati in quel momento. Questa animazione viene realizzata in tempo reale utilizzando Quartz Extreme. Windows XP ha una funzionalità simile (senza il cubo rotante).
  • Exposé, modalità che consente di gestire contemporaneamente molte finestre.
  • Fax supportato nativamente.
  • X11 supportato nativamente.
  • TextEdit supporta i documenti nel formato .doc di Microsoft Word (*.doc).
  • Migliorata l'interoperabilità con Microsoft Windows, incluso il supporto per le Virtual Private Network basate su SecurID.
  • Sicurezza
    • FileVault: in tempo reale cripta e decripta la directory principale dell'utente.
    • Cancellazione sicura.
  • Xcode Tools di sviluppo integrato basato sul gcc 3.3.
  • iChat AV software di videoconferenza.
  • Incremento nella visualizzazione dei file PDF.
  • Etichette per i file.
  • Pixlet, video codec di alta qualità.

Elenco delle versioni del Panther:

  • Mac OS X 10.3.0 (build 7B85), rilasciato il 24 ottobre 2003
  • Mac OS X 10.3.1 (build 7C107), rilasciato il 10 novembre 2003
  • Mac OS X 10.3.2 (build 7D24), rilasciato il 17 dicembre 2003
  • Mac OS X 10.3.3 (build 7F44), rilasciato il 15 marzo 2004
  • Mac OS X 10.3.4 (build 7H63), rilasciato il 26 maggio 2004
  • Mac OS X 10.3.5 (build 7M34), rilasciato l'8 agosto 2004
  • Mac OS X 10.3.6 (build 7R28), rilasciato il 5 ottobre 2004
  • Mac OS X 10.3.7 (build 7S215), rilasciato il 15 dicembre 2004
  • Mac OS X 10.3.8 (build 7U16), rilasciato il 9 febbraio 2005
  • Mac OS X 10.3.9 (build 7W98), rilasciato il 16 aprile 2005

Mac OS X 10.4 Tiger modifica

Il CEO dell'Apple Steve Jobs ha presentato un'anteprima di Tiger durante il keynote del Worldwide Developers Conference il 28 giugno 2004.

Il sistema operativo è stato ufficialmente presentato al pubblico il 29 aprile 2005 e il 6 giugno 2005 il CEO Apple ha annunciato che in sei settimane ne sono state vendute due milioni di copie rendendolo il sistema operativo Apple di maggior successo.

Apple ha dichiarato che il sistema operativo ha oltre duecento nuove caratteristiche e migliori rispetto alla precedente versione, tra le quali le maggiori sono:

  • Spotlight, un avanzato sistema di ricerca dei dati contenuti nell'hard disk dell'utente. Questa tecnologia utilizza i metadati dei file per effettuare ricerche anche all'interno dei file. Quindi una ricerca della parola "John" produrrà come risultato non solo tutti i file che nel nome hanno la parola John ma anche i documenti che contengono il termine al loro interno. La ricerca si estende anche alle schede della rubrica indirizzi, alle e-mail e alle schede di iCal (agenda appuntamenti). Spotlight è capace di cercare in base ad ogni proprietà dei file come data di creazione, esposizione di una foto, durata, dimensione, bitrate ed altre numerose caratteristiche. Spotlight è aggiornabile tramite plug-in che permettono un riconoscimento di un maggior numero di file e proprietà.
  • Smart folder cartelle aggiornate dinamicamente tramite Spotlight.
  • iChat AV ora supporta fino a 4 utenti in videoconferenza e 10 in audio conferenza.
  • Lettore di RSS e Atom web syndication incluso nel browser di sistema Safari.
  • Un'interfaccia per delle mini-applicazioni (widgets) formate dall'unione di HTML, Cascading Style Sheets e Javascript chiamato Dashboard: si tratta di applicazioni come una calcolatrice, un orologio, immagini inviate da una webcam, ecc.. da richiamare con la pressione di un tasto.
  • Un programma per scrivere script chiamato Automator che usa Applescript per legare più applicazioni e ottenere degli script sviluppati in modo grafico..
  • VoiceOver, un'interfaccia vocale integrata nel S.O. per permettere la lettura a video e il comando del Sistema Operativo e la applicazioni tramite comandi vocali.
  • Miglioramenti alla sincronizzazione con .Mac.
  • Un aggiornamento del kernel per ottimizzare la gestione delle risorse bloccate dagli applicativi, supporto per la memoria indirizzata a 64-bit.
  • Xcode 2.0, include un gestore grafico delle varie classi di un programma e un debugger grafico.
  • Pieno supporto alle applicazioni a 64-bit e ovviamente piena compatibilità con le precedenti applicazioni e 32-bit.
  • Un nuovo sottosistema che contiene il motore di indicizzazione che viene utilizzato per creare i meta-data utilizzati dal sistema operativo per realizzare delle viste con criteri particolari. Per esempio si può creare una directory virtuale contenente tutti i file AVI prodotti dopo il 2003 dall'utente John.
  • Un nuovo sottosistema grafico chiamato Core Image che sfrutta la potenza delle moderne schede grafiche per ridurre il carico di lavoro del processore.
  • Quicktime supporta la standard di codifica video H.264/AVC che attualmente offre la miglior qualità video rapportata alla dimensione del filmato.
  • Parental controls, un sistema per permettere un controllo maggiore dei siti e dei contatti di chat d e-mail per alcuni utenti.

Nuovi programmi:

  • Grapher - Grapher è un nuovo programma in grado di creare rappresentazioni 2D e 3D di funzioni matematiche.
  • Dictionary Un nuovo dizionario basato sul Oxford American Dictionaries con sinonimi e contrari. Il programma è dotato di un'interfaccia grafica essenziale per facilitare le ricerche e può essere richiamato da altri programmi tramite un menu contestuale che si integra nel WebKit e tramite il menu dei servizi di Cocoa. Il dizionario può essere richiamato tramite una combinazione di tasti (⌃⌘D di default) che cercherà il termine evidenziato con il mouse. Il programma si integra anche con il widget fornito con il sistema operativo. Il principale limite del dizionario è la sua non localizzazione. Il dizionario infatti contiene solamente termini inglesi e anche le definizioni sono in inglese.
  • Quartz Composer - Quartz Composer è un programma dedicato agli sviluppatori che vogliono utilizzare le nuove caratteristiche del motore grafico.

Miglioramenti: Una versione aggiornata del kernel che gestisce meglio il blocco delle risorse condivise, il supporto per la gestione della memoria a 64 bit e la gestione della access controll list.

Un nuovo demone che si occupa dell'avvio de programmi e dei servizi chiamato launchd che accelera attivazione del sistema operativo. Il finestra di dialogo della stampante ora consente di creare direttamente file PDF dal documento da stampare, di inviare i PDF attraverso Mail e di svolgere altre azioni con i PDF generati. Tuttavia alcune critiche hanno colpito questa miglioria dato che diversi utenti trovano poco intuitiva la gestione tramite menù e avrebbero preferito delle icone associate alle varie azioni.

Il menu del dock ora consente di impostare l'avvio delle varie applicazioni all'avvio.

Il menu finestra del Finder ora consente di scorrere fra le finestre aperte.

La finestra di informazioni del Finder include la voce altre informazioni che contiene alcune informazioni catalogate da Spotlight come la dimensione di un'immagine o l'ultima vota che è stata aperta, ecc.

Per Tiger sono state adottate nuove tecnologie, come:

  • Una nuova unità dedicata alla gestione della grafica chiamata Core Image accessibile tramite API che utilizza la GPU della scheda grafica per svolgere le trasformazioni grafiche.
  • Core Image consente agli sviluppatori di svolgere una ampia serie di trasformazioni grafiche come convoluzioni, filtraggi, elaborazioni prospettiche utilizzando la scheda grafica e quindi scaricando il processore dal compito di svolgere queste elaborazioni.
  • Delle nuove API dedicate alla costruzione e gestione di strutture dati chiamate Core Data.

Core Data aiuta lo sviluppatore a creare le strutture dati per le sue applicazioni. Core Data gestisce gli undo, i redo e i salvataggi delle strutture dati facilitando lo sviluppo delle applicazioni.

  • Delle nuove API chiamate Core Video e rivolte alla manipolazione del flussi video, queste API utilizzano Core Image per svolgere le manipolazioni.
  • Il programma Apple Motion utilizza questa tecnologia per realizzare gli effetti video in tempo reale. Questa infatti è una delle applicazioni per qui è stata sviluppata questa tecnologia.

In ogni nuova versione del Mac OS X Apple apporta delle modifiche all'interfaccia grafica. In Tiger appare in alto a destra una lente di ingrandimento colorata di blu che se premuta attiva la tecnologia di ricerca Spotlight.

Tiger sembra avere tutte le caratteristiche per competere col nuovo sistema operativo in progetto da parte della Microsoft attualmente chiamato Vista. Vista dovrebbe essere reso disponibile nel 2006, ma Microsoft per rispettare questa scadenza ha deciso di posticipare alcune delle nuove tecnologie legate al file system. Date le somiglianze tra le tecnologie di Tiger e di Longhorn, Apple ha deciso di "giocare" col concorrente e durante il WWDC ha riempito il palazzo della presentazione con manifesti contenenti i seguenti slogan: "Introducing Longhorn" (presentando Longhorn) "Redmond, start your photocopiers" (Redmond, fai partire le tue fotocopiatrici) "Redmond, we have a problem" (Redmond, abbiamo un problema) "This should keep Redmond busy" (questo dovrebbe tenere Redmond occupata)

Dopo la presentazione del sistema operativo Apple è stata citata a giudizio dal negozio on-line di hardware TigerDirect.com per violazione di un marchio registrato. Il negozio sosteneva che il nome del sistema operativo dell'Apple generava confusione tra i potenziali acquirenti del negozio. Il giudice del caso ha rigettato le accuse della TigerDirect.com affermando che la presenta confusione degli acquirenti è improbabile. Apple è stata accusata dalla ditta Konfabulator di aver copiato il loro omonimo programma per realizzare Dashboard. Apple si è difesa sostenendo di essersi basata sulla vecchia tecnologia degli accessori da scrivania presente fin dal System 6.

Nel 2005 durante il Worldwide Developers Conference Steve Jobs CEO dell'Apple ha annunciato che la compagnia intendeva far migrare i computer Macintosh sotto architettura x86. Durante la conferenza ha mostrato una versione di Tiger che funzionava su un PC dotato di processore Intel. Jobs ha annunciato che la migrazione inizierà nella seconda parte del 2006 e che per facilitare la migrazione dei programmi Apple ha messo a disposizione degli sviluppatori il Developer Transition Kits un kit di sviluppo basato su Tiger per x86 e su un PowerMac dotato di processore Intel. Il kit di sviluppo include l'emulatore Rosetta, un programma nato per poter utilizzare programmi scritti per PowerPC su piattaforme Intel. Il kit di sviluppo è disponibile solo per gli sviluppatori certificati e non è in vendita all'utente finale. Poco dopo la diffusione del kit di sviluppo sulle reti peer-to-peer sono iniziate a circolare copie contraffatte del sistema operativo in grado di essere installate anche su macchine non Apple, nonostante il sistema fosse dotato di alcuni elementi che avrebbero dovuto impedirne l'installazione. Il 10 gennaio 2006, durante il Macworld di S. Francisco, Steve Jobs ha presentato con sei mesi di anticipo sulla tabella di marcia, i primi Macintosh con processore Intel in vendita al pubblico: entrambi sono venduti con una versione per x86 di Tiger 10.4.4 preinstallata. Questa versione di Tiger non è in vendita separatamente (in quanto i Mac con cpu x86 ne sono già dotati) e non è legalmente consentita l'installazione su macchine non Apple.

Elenco delle versioni del Tiger:

  • Mac OS X 10.4.0 (build 8A428), rilasciato il 29 aprile 2005
  • Mac OS X 10.4.1 (build 8B15), rilasciato il 17 maggio 2005
  • Mac OS X 10.4.2 (build 8C46), rilasciato il 12 luglio 2005
  • Mac OS X v10.4.2 (build 8E45), rilasciato il 19 ottobre 2005. Esclusivamente per i PowerBook G4 rilasciati nella stessa data.
  • Mac OS X v10.4.2 (build 8E90), rilasciato il 19 ottobre 2005. Esclusivamente per i Power Mac G5 S Dual e Quad rilasciati nella stessa data.
  • Mac OS X 10.4.3 (build 8F46), rilasciato il 31 ottobre 2005
  • Mac OS X 10.4.4 (build 8G32), rilasciato il 10 gennaio 2006. Da questa versione in poi Tiger viene fornito anche per x86, in abbinamento alle macchine Apple dotate di cpu Intel.

Mac OS X Server modifica

Il Mac OS X Server è la versione per server del sistema operativo Mac OS X di Apple Computer. Prima che il Mac OS fosse sostituito dall'attuale Mac OS X, la dicitura era Mac OS Server. Ogni versione del Mac OS X ha avuto anche la sua versione server.

La versione server del Mac OS X è basata sullo stesso kernel della versione base, da cui si differenzia per i programmi forniti. La versione server è infatti dotata di:

  • gestore delle stampanti di rete
  • web server
  • server LDAP
  • protocollo Kerberos
  • gestore degli utenti remoti
  • gestore di posta elettronica (mail server)
  • server di streaming audio/video in rete
  • gestore di reti VPN.

Tutti i programmi sono accessibili tramite interfaccia grafica per permettere una semplice e veloce configurazione. La versione server supporta e gestisce nativamente i server della famiglia Xserve e Xserve RAID, oltre a integrarsi perfettamente con Xsan, la soluzione SAN di Apple. Quasi tutti i servizi si basano su software Open source e quindi potrebbero essere utilizzati anche da un utente domestico sulla versione base del Mac OS X, che in questo caso non disporrebbe però dei programmi di configurazione grafica forniti da Apple; pertanto la gestione e la manutenzione del server diventerebbe un'operazione molto simile a quella che viene eseguita sui sistemi GNU Linux, prevalentemente testuale.