Ascoltare l'anima/Capitolo 6: differenze tra le versioni

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Levinson afferma che la sua interpretazione è "our best informed‐reader construction of what this specific writer, Kafka, was aiming to convey". Un lettore adeguatamente preparato, dice, "might readily come up with this interpretation". Cosa vuol dire, quindi, essere "suitably backgrounded"? Un tale lettore, dice, è uno che sa almeno che "Kafka regularly worked at night", che "Kafka thought of writing as ‘medicinal’, ‘therapeutic’, ‘a calling’", che "Kafka did not separate his writing and his life", che "Kafka was familiar with Freud's ''Interpretation of Dreams''" e che "''[[w:Un digiunatore|A Hunger Artist]]'', written five years after ''A Country Doctor'', is about a man who starves himself publicly as both an artistic performance and an admission that ordinary food had no appeal for him."<ref>Levinson, ''The Pleasures of Aesthetics'', 185.</ref> Ma ovviamente, come lo ha descritto Levinson, il "suitably backgrounded reader" è uno che ha esattamente le conoscenze necessarie per elaborare l'interpretazione che Levinson ci ha fornito. Ha descritto il suo ''lettore adeguatamente preparato'' in modo tale che questo postulato lettore corrisponda esattamente alla sua interpretazione preferita.
 
Il problema è, come innumerevoli critici hanno sottolineato, che lettori con formazioni diverse avranno interpretazioni diverse e ugualmente plausibili. Inoltre, mi sembra che l'esempio sia particolarmente mal scelto: le opere di Kafka sono famose per il numero di interpretazioni inconciliabili che hanno generato, e sebbene alcune siano senza dubbio migliori di altre, dire che una in particolare è "readily come up with" è eccessivamente ottimistico. Un altro modo per esporre il punto è notare che non esiste ''una'' "best informed reader‐construction" di ciò che l'autore intendeva comunicare: lettori con diversi presupposti di base, concentrandosi su diversi aspetti di un'opera, presenteranno interpretazioni diverse, possibilmente inconsistenti, di ciò che l'autore intendeva, e così facendo costruiranno versioni diverse di come è l'autore. La persona che sembra aver scritto il testo (il suo ''autore implicito'') è in parte una ''costruzione'' del lettore.
 
Nell'interpretare un testo, un lettore interpreta l'autore come un certo tipo di persona e, a sua volta, il tipo di persona che l'autore interpreta determina in parte il modo in cui il lettore interpreta il testo. Poiché le intenzioni dell'autore non sono mai trasparenti, interpretiamo sempre quando cerchiamo di valutare ciò che probabilmente l'autore intendeva. I filosofi contestano se dovremmo dire che i ''lettori dovrebbero interpretare come l'autore intendeva'' o ''interpretare come un lettore ideale crederebbe razionalmente l'autore intendesse'', ma in pratica i due principi sono equivalenti ed entrambi sono ugualmente fuorvianti.<ref>I contendenti sono Gary Iseminger, "Actual Intentionalism Vs. Hypothetical Intentionalism", ''Journal of Aesthetics and Art Criticism'' 54 (1996) e Levinson.</ref> Non sapremo mai esattamente cosa l'autore intendesse e non ci sono "lettori ideali" con accesso speciale alle intenzioni dell'autore. Tutto ciò che possiamo fare è costruire un'immagine di come sembra essere l'autore (l'autore implicito), capire cosa probabilmente intende un tale autore in passaggi particolari e modificare la nostra immagine dell'autore e del significato nel miglior modo possibile mentre continuiamo a leggere il testo e forse in altri testi dello stesso autore.
 
Certo, Carroll e Levinson hanno ragione a sottolineare che se vogliamo capire un romanzo, di solito aiuta avere un'idea del suo genere, del suo stile, del periodo in cui è stato scritto e della genesi del romanzo stesso. Anche la conoscenza del vero autore spesso serve a limitare il modo in cui interpretiamo l'autore implicito. Dopotutto, è probabile che l'autore come sembra essere (l'autore implicito) sia coerente con l'autore come è realmente (sebbene anche questo principio non sia inespugnabile, dal momento che un autore potrebbe deliberatamente provare un nuovo personaggio in un particolare romanzo). Nel [[Ascoltare l'anima/Capitolo 5|Capitolo 5]] ho osservato che ci sono alcune letture di un romanzo che possono essere escluse come inappropriate perché non si adattano a gran parte del romanzo in modo coerente. Interpretare l'autore implicito in modo che sia coerente con ciò che si sa sul vero autore è un ulteriore plausibile vincolo su ciò che conta come un'interpretazione appropriata.<ref>Sto cercando di evitare di difendere qui una teoria dell'interpretazione completa. La mia ipotesi principale è che l'interpretazione sia una questione di capire i significati (in senso lato) comunicati, consapevolmente o inconsapevolmente, da un autore implicito. Riconosco, tuttavia, che ci sono altri obiettivi di altri tipi di interpretazione in cui l'autore o l'autore implicito non incombono così tanto.</ref> Le persone sono affascinate dalle biografie di autori reali con buone ragioni: contengono indizi per l'interpretazione delle loro opere.
 
È aneddoticamente interessante sapere, ad esempio, che la vera Edith Wharton avrebbe detto di ''The Reef'': "I put most of myself into that opus" e ipotizzare che il libro rappresenti un'elaborazione del suo atteggiamento nei confronti del proprio amante, [[:en:w:William Morton Fullerton|Morton Fullerton]], che sembra essere stato un uomo interessante, talentuoso e sensibile come Darrow ma, come Darrow, anche un po' donnaiolo. Più rilevante per l'interpretazione, tuttavia, è l'evidente influenza jamesiana sul romanzo: Wharton era una buona amica di James e si ammiravano a vicenda. Come i romanzi di James, ''The Reef'' è (almeno per me) una meditazione sulla moralità, che procede attraverso una caratterizzazione precisa e sensibile dei pensieri e delle percezioni dei personaggi.
 
Ma la conoscenza dell'autore e dei suoi tempi non sarà mai sufficiente per determinare ogni aspetto della personalità e degli atteggiamenti dell'autore implicito, e quindi mai abbastanza per determinare in modo indiscusso ciò che l'autore implicito comunica in un particolare brano. Un problema è che un testo spesso ''tradisce'' aspetti dell'autore o dell'autore implicito di cui egli stesso potrebbe non essere a conoscenza.<ref>Ulteriormente sul tradimento e la differenza tra tradimento ed espressione, si vedano i Capitoli 8 e 9.</ref> Ad esempio, l'implicita Wharton, a mio avviso, ha atteggiamenti nei confronti di classe e genere che sono probabilmente al di là della portata della sua coscienza premoderna. È troppo dura con Sophy nel sembrar suggerire che un destino con la terribile Mrs Murrett sia adatto a una persona dalle origini volgari, e non abbastanza dura con Darrow che in un passaggio cruciale attribuisce alla generale natura umana quelle che in realtà sono sue proprie debolezze e fallimenti.<ref>Darrow dice ad Anna: "When you've lived a little longer you'll see what complex blunderers we all are."</ref>
 
Sarebbe chiaramente sbagliato interpretare "Edith Wharton" come una marxista o come una seguace di [[w:Jacques Lacan|Jacques Lacan]]. Dovremmo ricordare che l'autrice proviene dalle alte sfere della "Old New York" all'inizio del secolo scorso. Allo stesso tempo, tuttavia, un lettore può scoprire che da una prospettiva marxista, Wharton non è abbastanza consapevole delle disuguaglianze sistemiche implicite nel sistema di classe del suo mondo, sebbene ne veda gli effetti su alcuni individui come Lily Bart in ''[[w:La casa della gioia|The House of Mirth]]'' o Charity Royall in ''[[:en:w:Summer (Wharton novel)|Summer]]'',<ref>Marilyn French forse non sarebbe d'accordo. Sebbene lungi dall'affermare che Wharton fosse un marxista, French osserva che "Wharton's [genius] was sociological and psychological" e che, come donna, era più consapevole di Henry James del "the power of the environment over the individual". Wharton, ''Summer'', p. xxxix.</ref> o che da una prospettiva freudiana non è consapevole del fatto che, come vedremo nel prossimo Capitolo, ''The Reef'' si rivela uno scioccante psicodramma familiare. Queste letture interpretano il romanzo in modi che probabilmente Wharton non approverebbe consapevolmente, ma si basano su un'interpretazione di ''come è'' la Wharton, autrice implicita: ''tradisce'' i suoi atteggiamenti e tratti per quel lettore che si avvicini al testo con la conoscenza basilare appropriata.
 
== Note ==