Antologia ebraica/Genitori e Figli: differenze tra le versioni

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== Frammenti ==
===I===
O uomini mortali e carnali, che non siete nulla
come vi innalzate (così) rapidamente, non scorgendo la
fine della vita? Voi non tremate innanzi a Dio né lo
temete, il nostro tutore, altissimo, conoscitore
[del futuro] che tutto vede, testimone di tutte le
cose, creatore che tutto nutre, che pose in tutte
le cose il suo dolce spirito, e lo fece guida di tutti
i mortali? Uno è Dio, che solo regna, immenso,
ingenerato, onnipotente, invisibile Egli che vede ogni
cosa, ed Egli stesso non è veduto da alcuna carne
mortale ; qual carne infatti può scorgere con gli occhi
il celeste e vero Dio immortale che abita il cielo? Ma
neppure davanti ai raggi del sole sono capaci di stare
gli uomini, generati uomini mortali, essendo vene e carne
[tenute insieme dalle] ossa. Venerate lui che è solo,
duce del mondo, che solo è per l'eternità e dall'eternità,
autogenerato, e ingenerato, che tutto regge per
ogni tempo, che a tutti i mortali dà discernimento
nella luce comune. Della vostra volontà malvagia
avrete la degna ricompensa, poiché trascurando di
render gloria al Dio vero ed eterno, e di sacrificargli
sacre ecatombi, avete fatto sacrifici ai demoni, a quelli
nell'Ade. Voi camminate nell'inganno e nella demenza
e abbandonando la retta via maestra vi siete allontanati
ed avete errato fra pruni e rovi; mortali, cessate
stolti, dal vagare nell'oscurità e nella notte nera
senza lume, e abbandonate l'oscurità della notte, anzi
fatevi padroni della luce. Ecco Egli a tutti è chiaro
e non incerto. Venite, non perseguite sempre l'oscurità
e il buio. Ecco, la luce del sole così dolce da con- so
templare splende più che mai. Imparate a conoscere,
ponendo nei vostri petti la saggezza : uno è Dio che
manda pioggie, venti, terremoti, lampi, fami, pestilenze
e tristi lutti e tempeste di neve (e) ghiacci. Ma perchè
enumero ad uno ad uno ? È Signore del cielo, regge la
terra. Egli è.
 
===II===
[...]
Se gli dei nascono e rimangono immortali, gli dei
sarebbero stati pii!i numerosi degli uomini, né ai mortali
sarebbe rimasto luogo dove stare.
 
===III===
Se dò che è generato del tutto anche perisce,
non poteva Dio essere stato formato dai lombi di un
uomo o dal ventre; ma Dio (è) solo, uno, altissimo
sopra ogni cosa il quale fece il cielo il sole e gli
astri e la luna, la terra fruttifera e gli abissi d'acqua
del mare, i monti elevati e le perenni fonti d'acqua
corrente. Ancora, egli genera la grande folla innumerevole
degli animali acquatici, inspira vita ai rettili
che si muovono sulla terra, e le molteplici razze degli
uccelli, dalla chiara voce, rumoreggianti, bruni, strepitanti
con le ali, che battono l'aria con le ali. Ma
nei dirupi dei monti pose la selvaggia razza delle fiere,
e sottopose a noi mortali tutti gli animali domestici.
Egli ha costituito il generato da Dio duce di tutto, e
all'uomo ha sottoposto cose d'ogni genere e non comprensibili.
Qual carne infatti tra i mortali può sapere
tutte queste cose ? Ma le sa solo Egli il loro fattore fin
dal principio, immortale creatore eterno, abitante nell'etere,
che ai buoni dà una buona ricompensa molto
strabocchevole e che ai malvagi ed ingiusti suscita
l'ira e la collera, e guerra e pestilenza e tristi
lutti.
 
Uomini, perchè vanamente innalzandovi siete sradicati?
Vergognatevi di deificare gatti e animali feroci
(coccodrilli). Non forse una rabbiosa follia vi ha tolto
dall'animo i sensi, se gli dei portano via piatti e rubano
vasi; e invece di abitare nel cielo immenso e dorato,
egli guarda le cose mangiate dai vermi, ed è coperto da
fìtte ragnatele. Adorando serpenti, cani, gatti, o stolti,
venerate e gli uccelli e le fiere serpenti della terra e
statue di pietra e immagini manufatte, e mucchi di
pietre lungo le vie; queste cose venerate e altre
molte vanità che è anche vergogna il nominare;
sono dei che guidano con inganno gli uomini stolti,
e dalla bocca dei quali si spande un veleno mortifero.
 
Ma Colui che è vita e luce eterna immortale e che
spande agli uomini una letizia più dolce del miele,...
a costui solo piega il collo, e che tu inclini la via
nei tempi beati. Tutte queste cose lasciando, il bicchiere
pieno di vendetta, puro e schietto, forte, ben
premuto, completamente non allungato, avete trangugiato
con stoltezza ed animo folle. E non volete riscuotervi
dall'ubriachezza, e venire alla saggezza dello spirito
[lett: ''allo spirito saggio''] e riconoscere per re Dio, Colui
che tutto vede. Per ciò verrà su voi lo splendore del
fuoco ardente, sarete bruciati dalle fiamme per un giorno
senza fine attraverso il tempo, vergognandovi dei vostri
inutili e falsi idoli. Ma quelli che venerano il Dio
vero ed eterno erediteranno la vita, essi per il tempo
del tempo abitando insieme la lussureggiante piantagione
del Paradiso, mangiando il dolce pane [proveniente, o,
fornito] dal cielo stellato.
 
==Note==