La Conoscenza del Che/Capitolo 2: differenze tra le versioni

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Nel novembre 1956 Guevara si recò a Cuba come parte di un gruppo guidato da Fidel Castro. Nelle truppe ribelli Guevara era stato assegnato il posto di capo dei servizi sanitari. Era tenente e membro del personale delle forze ribelli. Il 5 giugno 1957 Guevara fu nominato comandante della quarta colonna dell'Esercito Ribelle. L'esercito ribelle combattè diverse battaglie contro la dittatura nelle montagne della [[w:Sierra Maestra (catena montuosa)|Sierra Maestra]]. Nonostante avesse meno uomini e meno armi, Guevara guidò con successo una colonna di invasione dalla Sierra Maestra per aiutare ulteriormente gli sforzi bellici nella parte centrale di Cuba (Hunt, 2008).
 
[[File:Che SClara.jpg|150px|thumb|rightleft|<small>Guevara dopo la [[w:Battaglia di Santa Clara|battaglia di Santa Clara]], dicembre 1958</small>]]
Nell'ottobre 1958 Guevara e i membri della sua colonna percorsero l'ultimo tratto dell'invasione, per portare a termine la missione loro affidata da Fidel Castro. Nel dicembre 1958, come parte dell'ultima offensiva ribelle, i guerriglieri assaltarono [[w:[[w:Battaglia di Santa Clara||Santa Clara]] sotto il comando di Guevara. Il capodanno del 1959 vide la caduta definitiva del regime di Batista. Per il suo contributo alla liberazione nazionale, Guevara fu dichiarato cittadino cubano di nascita e la rivoluzione cubana entrò in una fase più pacifica (Hunt, 2008).
 
[[File:Che Guevara Nkrumah 1965-01 Ghana.jpg|thumb|150px|rightleft|<small>Guevara col primo Presidente del [[w:Ghana|Ghana]], Kwame Nkrumah, gennaio 1965</small>]]
La decisione di Guevara di unirsi ai gruppi ribelli in Congo fu presa alcuni mesi prima che arrivasse effettivamente lì. Nell'aprile 1965, con un mutato aspetto personale e un passaporto falso, Guevara lasciò Cuba andando in Congo per contribuire alla lotta rivoluzionaria. Appena arrivato, contrasse una febbre tropicale acuta che danneggiò ancora di più la sua fragile salute. A causa del clima, soffriva di attacchi d'asma costanti e di perdita di peso corporeo. Il suo stato d'animo veniva anche influenzato dalla sua salute, che stava deteriorando di giorno in giorno (Hunt, 2008). Guevara stava gradualmente perdendo l'autocontrollo e aveva frequenti scoppi emotivi. Ebbe inoltre un problema con il morale basso che stava colpendo il campo cubano. In ottobre era ovvio che i cubani se ne sarebbero andati, ma Guevara era fermamente convinto di voler restare e continuare ad aiutare mella lotta (Hunt, 2008). Il luglio 1966 Guevara tornò segretamente a Cuba e si preparò a partire più tardi per la Bolivia con l'obiettivo di sviluppare lì la lotta rivoluzionaria. Il 23 ottobre, con un altro passaporto falso, si diresse in Bolivia (Hunt, 2008).
 
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Dopo la rivoluzione, Guevara iniziò gradualmente a impegnarsi nel consolidamento del nuovo governo cubano e nella sua politica. All'insaputa della sua prima moglie, Guevara si trasferì con [[w:Aleida March|Aleida March]]. Fu solo quando Guevara chiese il divorzio da Hilda che ella seppe di questa nuova relazione. Guevara e Aleida ebbero quattro figli: Aleida, Camilo, Celia ed Ernesto.
 
[[File:CheyFidel.jpg|150px|rightleft|thumb|<small>Guevara e Fidel Castro, Cuba 1961</small>]]
Nel corso della Rivoluzione cubana, Guevara sviluppò una reputazione di leader decisivo con un gusto per l'azione e un talento per l'organizzazione. Si adattò anche bene alla natura non regolamentata della vita di guerriglia. Nonostante tutte le sue qualità adattive, tuttavia, Guevara poteva anche essere severo e inflessibile (McCormick, 1998). Questo si rivelò sia un punto di forza che una debolezza. Da un lato, questa caratteristica intransigente del suo carattere lo rendeva quello che era in quanto, da idealista e uomo di principi, disprezzava ogni tentativo di prendere la strada facile se questo significava cedere dalle sue convinzioni (McCormick, 1998).
 
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== Dopo la morte ==
 
[[File:Beauvoir Sartre - Che Guevara -1960 - Cuba.jpg|150px|thumb|right|Guevara con Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre a Cuba, nel 1960; Sartre lo definirà «l'essere umano più completo del nostro tempo»<ref>Paco Ignacio Taibo II, ''Senza perdere la tenerezza. Vita e morte di Ernesto Che Guevara'', Milano, Il Saggiatore, 2012.</ref>]]
 
== Riassunto del Capitolo ==