La Conoscenza del Che/Capitolo 2: differenze tra le versioni

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[[File:Fidel Castro under arrest after the Moncada attack.jpg|150px|thumb|right|<small>Fidel Castro in arresto dopo l'[[w:Assalto alla caserma Moncada|attacco alla Caserma Moncada]]</small>]]
Nel luglio 1953 Guevara partì per la Bolivia da Buenos Aires. Poco più di un anno prima c'era stata una rivoluzione nazionalista in Bolivia. Questa fu la sua prima esperienza genuina del mondo complesso e contraddittorio della politica e mostrò un vivo interesse per la discussione sul clima politico della regione (Hunt, 2008). Poco tempo dopo, decise di partire per il Perù, dove ebbe il suo primo contatto con i cubani, incontrando due sopravvissuti dell'[[w:Assalto alla caserma Moncada|assalto di Moncada avvenuto a Santiago de Cuba]]. Fu allora che apprese dell'incredibile storia di Fidel Castro che tentava di rovesciare il regime di [[w:Fulgencio Batista|Fulgencio Batista]] prendendo d'assalto il presidio militare (Hunt, 2008).
 
Nel dicembre 1953 Guevara si recò in [[w:Guatemala|Guatemala]] dove sperimentò il suo vero rito politico di passaggio (Hunt, 2008). Le sue giornate furono piene di politica, la sua infruttuosa ricerca di un lavoro come medico, la sua perenne lotta contro la malattia e l'inizio della sua relazione con la peruviana [[w:Hilda Gadea|Hilda Gadea]] che sarebbe diventata la sua prima moglie. Lì contattò gli esuli latinoamericani e incontrò altri cubani che erano stati coinvolti in azioni rivoluzionarie, intensificando il suo coinvolgimento politico (Hunt, 2008).
 
[[File:Hilda Gadea y Che Guevara - Luna de miel - Yucatán 1955.jpg|thumb|150px|right|<small>Guevara in luna di miele con [[w:Hilda Gadea|Hilda Gadea]] in [[w:Yucatán|Yucatán]] nel 1955</small>]]
Gran parte della vita di Guevara in Guatemala ruotava attorno a Hilda Gadea; si prese cura di lui, gli prestò libri e parlò senza sosta con lui della [[w:psicoanalisi|psicoanalisi]], dell'Unione Sovietica, della rivoluzione boliviana e degli eventi quotidiani in Guatemala (Hunt, 2008). Hilda rimase incinta di Guevara e si sposarono il 18 agosto 1955 in [[w:Messico|Messico]] (Anderson, 1997). L'estate successiva nacque la sua prima figlia, Hilda Beatriz Guevara Gadea.
 
Divenne chiaro in una lettera a sua zia Beatriz nel dicembre 1954 che Guevara aveva finalmente stabilito un ideale politico. I suoi recenti viaggi avevano rafforzato la sua posizione anticapitalista e antiamericana e iniziò ad assumere il ruolo di un autentico rivoluzionario (Anderson, 1997).
 
[[File:ChePipe.jpg|150px|thumb|right|<small>Guevara fuma la pipa, pochi mesi dalla fine della rivoluzione cubana, nella sua base militare di Caballete de Casas</small>]]
Fu intorno al periodo del suo matrimonio con Hilda Gadea che Guevara incontrò [[w:Fidel Castro|Fidel Castro]] e scoprì il percorso che alla fine lo avrebbe portato alla ribalta. L'influenza di Fidel su Guevara crebbe lentamente e fu durante questo periodo che decise di assumere un ruolo attivo nell'imminente lotta armata a Cuba (Hunt, 2008). Nel giugno 1956, insieme a diversi cubani, tra cui Fidel Castro, Guevara fu arrestato dalla polizia messicana al ranch di Santa Rosa a Chalco per il suo coinvolgimento nella lotta rivoluzionaria cubana. Il 31 luglio 1956 Guevara fu rilasciato dopo aver scontato più di un mese di carcere. Dopo la loro detenzione e il successivo rilascio, Fidel Castro e i suoi compagni ripresero i preparativi rivoluzionari (Hunt, 2008).
 
[[File:Raulche2.jpg|thumb|150px|right|<small>Guevara con [[w:Raúl Castro|Raúl Castro]] nel 1958</small>]]
Nel novembre 1956 Guevara si recò a Cuba come parte di un gruppo guidato da Fidel Castro. Nelle truppe ribelli Guevara era stato assegnato il posto di capo dei servizi sanitari. Era tenente e membro del personale delle forze ribelli. Il 5 giugno 1957 Guevara fu nominato comandante della quarta colonna dell'Esercito Ribelle. L'esercito ribelle combattè diverse battaglie contro la dittatura nelle montagne della [[w:Sierra Maestra (catena montuosa)|Sierra Maestra]]. Nonostante avesse meno uomini e meno armi, Guevara guidò con successo una colonna di invasione dalla Sierra Maestra per aiutare ulteriormente gli sforzi bellici nella parte centrale di Cuba (Hunt, 2008).
 
[[File:Che SClara.jpg|150px|thumb|right|<small>Guevara dopo la [[w:Battaglia di Santa Clara|battaglia di Santa Clara, dicembre 1958</small>]]
Nell'ottobre 1958 Guevara e i membri della sua colonna percorsero l'ultimo tratto dell'invasione, per portare a termine la missione loro affidata da Fidel Castro. Nel dicembre 1958, come parte dell'ultima offensiva ribelle, i guerriglieri assaltarono [[w:[[w:Battaglia di Santa Clara||Santa Clara]] sotto il comando di Guevara. Il capodanno del 1959 vide la caduta definitiva del regime di Batista. Per il suo contributo alla liberazione nazionale, Guevara fu dichiarato cittadino cubano di nascita e la rivoluzione cubana entrò in una fase più pacifica (Hunt, 2008).
 
[[File:Che Guevara Nkrumah 1965-01 Ghana.jpg|thumb|150px|right|<small>Guevara col primo Presidente del [[w:Ghana|Ghana]], Kwame Nkrumah, gennaio 1965</small>]]
La decisione di Guevara di unirsi ai gruppi ribelli in Congo fu presa alcuni mesi prima che arrivasse effettivamente lì. Nell'aprile 1965, con un mutato aspetto personale e un passaporto falso, Guevara lasciò Cuba andando in Congo per contribuire alla lotta rivoluzionaria. Appena arrivato, contrasse una febbre tropicale acuta che danneggiò ancora di più la sua fragile salute. A causa del clima, soffriva di attacchi d'asma costanti e di perdita di peso corporeo. Il suo stato d'animo veniva anche influenzato dalla sua salute, che stava deteriorando di giorno in giorno (Hunt, 2008). Guevara stava gradualmente perdendo l'autocontrollo e aveva frequenti scoppi emotivi. Ebbe inoltre un problema con il morale basso che stava colpendo il campo cubano. In ottobre era ovvio che i cubani se ne sarebbero andati, ma Guevara era fermamente convinto di voler restare e continuare ad aiutare mella lotta (Hunt, 2008). Il luglio 1966 Guevara tornò segretamente a Cuba e si preparò a partire più tardi per la Bolivia con l'obiettivo di sviluppare lì la lotta rivoluzionaria. Il 23 ottobre, con un altro passaporto falso, si diresse in Bolivia (Hunt, 2008).
 
[[File:Che-microphone.jpg|150px|thumb|right|<small>Guevara al microfono durante un discorso a Cuba, 1960</small>]]
Dopo la rivoluzione, Guevara iniziò gradualmente a impegnarsi nel consolidamento del nuovo governo cubano e nella sua politica. All'insaputa della sua prima moglie, Guevara si trasferì con [[w:Aleida March|Aleida March]]. Fu solo quando Guevara chiese il divorzio da Hilda che ella seppe di questa nuova relazione. Guevara e Aleida ebbero quattro figli: Aleida, Camilo, Celia ed Ernesto.
 
[[File:CheyFidel.jpg|150px|right|thumb|<small>Guevara e Fidel Castro, Cuba 1961</small>]]
Nel corso della Rivoluzione cubana, Guevara sviluppò una reputazione di leader decisivo con un gusto per l'azione e un talento per l'organizzazione. Si adattò anche bene alla natura non regolamentata della vita di guerriglia. Nonostante tutte le sue qualità adattive, tuttavia, Guevara poteva anche essere severo e inflessibile (McCormick, 1998). Questo si rivelò sia un punto di forza che una debolezza. Da un lato, questa caratteristica intransigente del suo carattere lo rendeva quello che era in quanto, da idealista e uomo di principi, disprezzava ogni tentativo di prendere la strada facile se questo significava cedere dalle sue convinzioni (McCormick, 1998).
 
[[File:Chemontado3.jpg|thumb|150px|right|<small>Questa foto di Guevara a cavallo fu scattata da un membro della banda di guerriglieri del Che e venne trovata dai soldati boliviani nel 1967</small>]]
La crescente disperazione della posizione di Guevara e quella dei suoi uomini viene espressa nelle pagine dei suoi ''[[w:Diario in Bolivia|Diari boliviani]]''. Tenne fedelmente questo diario dal primo giorno della campagna, il 7 novembre 1966, fino al giorno prima della sua cattura, 11 mesi dopo, l'8 ottobre 1967 (McCormick, 1998). In un brano, Guevara riconosce che l'estremo stress fisico e mentale di stare un passo avanti rispetto all'esercito attraverso l'aspra giungla boliviana stava ponendo una sfida sempre più difficile (McCormick, 1998). Esausto, ma camminando accanto alla sua cavalla quel giorno nel tentativo di preservare la sua energia, Guevara si scagliò frustrato contro l'animale altrettanto stanco con il suo coltello, pugnalandola al fianco. Dopo l'incidente scrisse nel suo diario che ci sono momenti in cui uno perde il controllo di se stesso ma che sarebbe cambiato. La gestione dell'incidente da parte di Guevara rivela qualcosa su chi egli fosse veramente. Guevara considerava le difficoltà come sfide personali che offrivano a un uomo l'opportunità di dimostrare di che pasta fosse fatto. Affrontare e superare tali sfide, egli sembrava credere fosse un segno di carattere (McCormick, 1998).
 
[[File:ChewithCigar.jpg|thumb|150px|right|<small>Guevara nel 1961</small>]]
Le qualità personali di Guevara suscitarono ammirazione e timore tra i suoi seguaci. Era intransigente. Fissava uno standard elevato per se stesso e applicava la stessa misura a coloro che lo servivano. Diede esempio, condivise i rischi, le difficoltà e le privazioni dei suoi subordinati e non si lamentò mai. Era un asceta, che sembrava non essere influenzato dai sacrifici quotidiani della vita nelle boscaglie (McCormick, 1998). Per Guevara queste privazioni erano fortemente peggiorate da una grave malattia asmatica che periodicamente lo lasciava praticamente immobile. Sapeva essere gentile e persino paterno con quelli tra i suoi uomini che avevano ottenuto la sua stima. Fu tipicamente duro con coloro che non la ottennero (McCormick, 1998).
 
Ernesto Guevara sembra essere stato uno di quei rari individui in grado di essere all'altezza dei propri ideali. Il carattere del suo percorso di vita, in questo senso, era importante per lui quanto la destinazione finale. Non bastava vincere, era importante comportarsi con nobiltà. Queste qualità furono parimenti ammirate durante la sua vita da amici e nemici. Combattè duramente, rimase fedele alle sue convinzioni e morì eroicamente per mano dei suoi avversari (McCormick, 1998).
 
== Morte ==