Gesù e il problema di una vita/Capitolo 13: differenze tra le versioni

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=== "Uno di voi mi tradirà" ===
[[File:Giotto di Bondone - No. 29 Scenes from the Life of Christ - 13. Last Supper - WGA09214.jpg|thumb|240px330px|<small>''[[w:Ultima Cena (Giotto)|Ultima Cena]]'', [[w:Giotto|Giotto]], [[w:Cappella degli Scrovegni|Cappella degli Scrovegni]], Padova</small>]]
Terminata la [[w:lavanda dei piedi|lavanda dei piedi]], riportata dal solo [[w:Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]], Gesù riprese posto a tavola. Egli occupava senza dubbio il posto più onorifico e gli apostoli avevano dibattuto su chi dovesse sedersi nel posto più vicino a lui. Essendo la tavola a semicerchio, secondo una moda dell'epoca, i divani erano disposti radialmente all'esterno del semicerchio. Gesù occupava dunque il posto centrale al vertice del semicerchio e, a quanto dicono i vangeli, erano Pietro, Giovanni e Giuda Iscariota i commensali più vicini a lui. Alla destra di Gesù stava Pietro, alla sinistra Giovanni, che poteva così appoggiare la testa sul petto del maestro<ref>{{passo biblico2|Gv|13:23-25}}</ref> e a fianco di Giovanni stava Giuda, abbastanza vicino a Gesù.
 
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Fu oggetto di dibattito anche la ricerca delle origini di tale rito eucaristico, essendo infatti da alcuni creduto tale racconto come un'interpolazione successiva, inserita su influenza di Paolo. Si pensò dunque ai primitivi riti di [[w:totemismo|totemismo]] e di [[w:teofagia|teofagia]] e più accuratamente s'investigarono i riti di [[w:Iside|Iside]] e [[w:Osiride|Osiride]], di [[w:Dionisio|Dioniso]] e soprattutto del dio [[w:Mitra (divinità)|Mitra]]. Gli antichi romani credevano che l'eucaristia fosse un atto di [[w:cannibalismo|antropofagia]], poiché i cristiani dicevano di mangiare il corpo di Gesù e berne il suo sangue e usarono questo rituale come motivo di persecuzione.
 
Gesù conclude il suo insegnamento durante la cena con una preghiera straordinaria che fornisce una visione insuperabile della sua relazione col Padre. In tale preghiera riscontriamo l'unità e l'amore che esiste tra Padre e Figlio, e il desiderio da parte di Gesù di completare il compito che gli è stato dato. Infine, Gesù prega per tutti coloro che lo seguono – allora come ora – e particolarmente che si sarebbero riuniti in un modo che avrebbe dimostrato al mondo chi egli fosse:
{{q|<sup>1</sup> Così parlò Gesù. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. <sup>2</sup> Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. <sup>3</sup> Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. <sup>4</sup> Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. <sup>5</sup> E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.<br/>
<sup>6</sup> Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. <sup>7</sup> Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, <sup>8</sup> perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. <sup>9</sup> Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. <sup>10</sup> Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. <sup>11</sup> Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.<br/>
<sup>12</sup> Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. <sup>13</sup> Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. <sup>14</sup> Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.<br/>
<sup>15</sup> Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. <sup>16</sup> Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. <sup>17</sup> Consacrali nella verità. La tua parola è verità. <sup>18</sup> Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; <sup>19</sup> per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.<br/>
<sup>20</sup> Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; <sup>21</sup> perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.<br/>
<sup>22</sup> E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. <sup>23</sup> Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.<br/>
<sup>24</sup> Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.<br/>
<sup>25</sup> Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. <sup>26</sup> E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».|{{passo biblico2|Giovanni|17}}}}
Gesù e i discepoli si avviano poi verso il [[w:Getsemani|Getsemani]].<ref>{{passo biblico2|Matteo|26:36-46}}; {{passo biblico2|Marco|14:32-42}}; {{passo biblico2|Luca|22:39-46}}; {{passo biblico2|Giovanni|18:1-9}}</ref>
 
== Getsemani ==