Non c'è alcun altro/Dio è Potenza: differenze tra le versioni

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e avessimo teso le mani verso un dio straniero,<br/>
Dio, forse, non l’avrebbe scoperto?<br/>
Infatti, egliEgli conosce i pensieri più nascosti.|Salmo {{passo biblico|Salmi|44:18-22}}}}
La verità è ancor più dolorosa: "Per causa tuaTua siamo ogni giorno messi a morte, considerati come pecore da macello" {{passo biblico|Salmi|44:23}}.
 
Questo passo è probabilmente il più triste e disperato attacco contro Dio di tutta la Bibbia. Non solo Israele non ha peccato, ma è proprio perché è rimasto fedele a Dio che viene macellato "ogni giorno". Nel salmo non c'è traccia di colpevolezza, anche se l'interpretazione tradizionale della sofferenza umana prende il dolore come punizione divina del peccato. Ma non c'è peccato! Non esiste presagio biblico più ovvio riguardo all'esperienza dell'Olocausto nel nostro tempo di questo singolo passo. Israele e Dio avevano un patto: Israele sarebbe stato fedele a Dio e Dio avrebbe ricompensato tale fedeltà con pace e prosperità. Israele ha mantenuto la sua parte dell'accordo, ma Dio? Ecco l'appello finale:
{{q|Svègliati, perché dormi, Signore?<br/>
Dèstati, non ci respingere per sempre.<br/>
Perché nascondi il tuoTuo volto,<br/>
dimentichi la nostra miseria e oppressione?...<br/>
Sorgi, vieni in nostro aiuto;<br/>
salvaci per la tuaTua misericordia.|Salmi {{passo biblico|Salmi|44:24-27}}}}
Che immagine sorprendente: questo Dio onnipotente che dorme! Come si fa del resto a spiegare l'abbandono di Israele da parte di Dio?
 
Il passo è doppiamente ironico perché esiste un'altra occasione nella Bibbia dove un dio viene raffigurato addormentato, ma lì la metafora è applicata ad un dio straniero, [[w:Baal|Baal]]. In 1 Re {{passo biblico|1Re|18}}, il profeta Elia mette in atto una confrontazione drammatica coi sacerdoti di Baal, quale prova decisiva che dimostrerà, una volta per tutte, che il Dio di Israele è il solo vero Dio. Elia raduna la popolazione e fa costruire un altare ai sacerdoti di Baal, che preparano i sacrifici e implorano il loro dio di consumare tali sacrifici. Elia farà lo stesso e implorerà il suo Dio di reagire. I sacerdoti di Baal invocano il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: «Baal, rispondici!». Ma non si sente risposta. Elia comincia a beffarsi di loro dicendo: "Gridate con voce più alta, perché egli è un dio! Forse è soprappensiero oppure indaffarato o in viaggio; caso mai fosse addormentato, si sveglierà" (1 Re {{passo biblico|1Re|18:27}}). I sacerdoti continuano a gridare e a farsi incisioni sanguinolente, ma niente risposta. Al che Elia implora: "Rispondimi, Signore, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Signore, sei Dio." Il fuoco del Signore discende e consuma i sacrifici, e tutti si prostrano a terra ed esclamano: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!» ({{passo biblico|1Re|18:39}}).
 
Quindi Baal può beneissimo dormire, ma il Dio di Israele non dorme mai. Infatti un altro salmista non ci ha forse assicurato: "Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchia e non dorme" (Salmi {{passo biblico|Salmi|121:4}})? Ma Dio a volte sembra proprio dormire. Nell'era post-Olocausto, tale contestazione del potere di Dio nelle vicende umane sembra del tutto giustificata. Noi moderni potremmo anche aggiungere che, in contrasto alla percezione dell'ordine naturale da parte del salmista, abbiamo molte prove dell'impotenza di Dio anche in natura — terremoti, tornadi, malattie, tsunami e alluvioni che distruggono case e persone. Altro che decantata onnipotenza divina!
 
==Il potere di Dio sulla morte==