La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/La "Mishneh Torah" come Microcosmo: differenze tra le versioni

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===Proto-Kabbalah e Microcosmo Mistico===
[[File:Tree of life bahir Hebrew.svg|190px|left|L'Albero della Vita cabalistico e le dieci Sefirot in ebraico]] Il fatto che ci fossero applicazioni precedenti della teoria del microcosmo che non poteva approvare, insieme alla sua apparente riduzione del Tempio, che potrebbe essere inaccettabile per alcuni, sono ragioni possibile che Maimonide preferisse segnalare il suo parallelismo tra i comandamenti ed il cosmo celatamente piuttosto che apertamente. Probabilmente era diffidente nei confronti del rischio di confusione con nozioni astrologiche e teurgiche da parte di persone senza una base adeguata nella scienza.<ref>Vedia anche [[w:Levi ben Gershon|Gersonide]], ''Commentary on Song of Songs'', {{en}} trad. Kellner, Introduzione del Traduttore, pp. xxix-xxxi.</ref> A livello celato, la polemica non è indirizzata solo a Sa`adyah. [[w:Moshe Idel|Moshe Idel]] ha dscritto Maimonide come stesse in opposizione ad antiche tendenze mistiche che, reagendo contro di lui, si raggrupparono come [[w:Cabala ebraica|kabbalah]].<ref>Vedi Idel, ''Kabbalah: New Perspectives'', 253. Idel scrive dal punto di vista della kabbalah. Per un trattamento della materia dal punto di vista di Maimonide, vedi Kellner, ''Maimonides’ Confrontation with Mysticism''.</ref> In tal caso, il simbolismo cosmico della ''Mishneh Torah'' può essere visto come argomento contro quello che Kellner, seguendo idel, chiama "proto-kabbalah".<ref>Kellner, ''Maimonides’ Confrontation with Mysticism'', 5-31.</ref> Poiché il motivo dell'uomo come microcosmo e l'attribuzione di importanza cosmica al numero dieci si riscontrano anche negli scritti mistici, ma in forma molto diversa e con implicazioni molto diverse.
[[File:Tree of life bahir Hebrew.svg|190px|left|L'Albero della Vita cabalistico e le dieci Sefirot in ebraico]]
 
Tre caratteristiche del pensiero maimonidea differenziano la sua applicazione della teoria microcosmo-macrocosmo da quella dei mistici. La prima è che il rapporto che la forma cosmica della ''Mishneh Torah'' implica tra legge e natura sta nell'ambito di una realtà post-Creazione singola. Come afferma Stern, "il parallelo che Maimonide enfatizza costantemente tra la Legge e gli atti divini, cioè naturali, non è un parallelo tra due domini ''differenti'' ma all’''interno'' di un dominio".<ref>Stern, "Idea of a Hoq", 97.</ref>
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La seconda caratteristica è che non si sottintende una connessione diretta tra comandamenti particolari e costituenti particolari del cosmo. Le corrispondenze funzionano attraverso strutture e funzioni analoghe. Le somiglianze tra le parti dei due sistemi sono concettuali, non reali.
 
==Riassunto==