Storia di Roma/L'inizio della crisi: differenze tra le versioni

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Versione delle 13:32, 9 ago 2008

Indice del libro

I problemi dell'Impero

Con la fine delle guerre d'espansione, finirono anche le ingenti ricchezze conquistate dai nemici; inoltre l'unico fattore attivo era l'agricoltura, poiché lo sviluppo del commercio era ristretto alla cerchia degli aristocratici; ma i vasti territori attorno al Mediterraneo non erano abbastanza produttivi e dei cambiamenti non sarebbero stati accettati dalla parte della popolazione più conservatrice. Oltre a queste difficoltà, esistevano altri 3 limiti dello stato:

  • La schiavitù e la tecnologia: la maggior parte delle popolazioni conquistate diventavano schiavi, anche se questo assicurava il benessere dell'aristocrazia, il lavoro non era stimolato poiché obbligatorio; inoltre questa gran massa di persone al lavoro portò a un grande disinteresse per la tecnologia.
  • Problemi economici: per far fronte alle numerose spese che il bilancio (sistema di difesa, burocrazia e spese pubbliche) e il deficit portarono, l'impero a aumentare le imposte e a dover svalutare la moneta; di conseguenza: nessuno volle più intraprendere cariche pubbliche per non dover trovarsi di fronte al problema della riscossione delle tasse e con la riduzione del valore della moneta i prezzi salirono vertiginosamente.
  • La difesa: l'esercito composto da 28 legioni e da truppe ausiliari poteva contare anche sul limes, una linea fortificata che poteva contare su ostacoli naturali e artificiali; i successori di Augusto non si preoccuparono di finanziare questo sistema difensivo, poiché erano i soldati a costruirla. Ma col tempo questa barriera difensiva si rivelò debole.

Per placare un attacco dei Parti, le truppe di Marco Aurelio, vittoriose, portarono al loro rientro la peste; che provocò un pandemia che dilaniò Roma e l'Italia nel 166, con il conseguente calo della popolazione e del lavoro agricolo. Nel 167 il confine su superato dai Quadi e Marcomanni, che si stanziarono ad Aquilea concentrando 12 legioni per la difesa del territorio fino alla pace. Inoltre nel 175, sparsa una falsa notizia sulla morte dell'imperatore Marco Aurelio, le legioni stanziate a Oriente proclamarono il loro comandate: Avidio Cassio, nuovo imperatore. Questi fatti ci dimostrano che:

  • Il limes poteva reggere modesti attacchi, ma le grosse incursioni lo distruggevano; inoltre l'esercito non poteva spostarsi con facilità in un territorio così vasto
  • La rivolta dell'esercito d'Oriente, dimostrava che la vita politica era in bilico, con il rischio di una guerra civile.