Storia di Roma/Costantino

Indice del libro
Busto di Costantino

Primi passi

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Dopo aver riunificato l'impero nel 324, Costantino attraverso l'editto di Milano 313, concede libertà di culto ai cristiani e a tutti i cittadini dell'impero. la leggenda vuole, che prima della battaglia del ponte Milvio del 312, decisiva per sconfiggere Massenzio; abbia avuto una visnione che gli consigliava di inserire nelle sue insegne dell'esercito un simbolo cristiano, così avrebbe vinto. Ma non fu solo per questo che concesse la liberà di culto ai cristiani, naturalmente dietro ci sono anche ragioni politiche. Anche se la storia lo riconosce come il primo imperatore cristiano, Costantino non rinnegò mai i culti pagani, accettò solo in punto di morte il battesimo e si considerò <<vescovo esterno>> della Chiesa. Forse questa scelta fu pensata per unire e fortificare l'impero, ed è in questo periodo che il paganesimo perse definitivamente.

Chiesa nell'impero

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Con questa grande opera di integrazione religiosa, si vanno a delineare due importanti figure: il vescovo e il monaco.

  • il vescovo erano eletti dal popolo e dal clero, si occupavano della guida spirituale e dell'amministrazione dei contributi e grazie alla loro saggezza riuscirono ad arricchire il prestigio delle chiese; erano aiutati dai preti e dai diaconi.
  • i monaci, che ebbero un ruolo importante per la conversione dei popoli al cristianesimo, non si limitavano a una vita di ascesi, ma partecipavano attivamente alla vita religiosa, trovando grande consenso nelle classi più umili

Ma la comunità cristiana, fu scossa da delle eresie; fra le più importanti bisogna ricordare: il Donatismo, dal capo Donato e l'Arianesimo dal nome del prete Ario. A causa di queste eresie, nel 325 Costantino convocò a Nicea il primo concilio, con cui si condannava l'arianesimo; in questo modo il rapporto tra l'imperatore e la Chiesa si fortificò.

Lo Stato si rafforza

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Costantino per rafforzare l'apparato burocratico, introdusse il solidus, una nuova moneta aurea dal con peso e valore stabile; ma in questo modo rafforzò si la burocrazia e la parte militare, ma impoverì i contadini che tornarono alla forma del baratto. Inoltre, mantenne le tasse inserite da Diocleziano, ma inserì anche il crisargiro, che imponeva un pagamento dalle attività commerciali, ma nel tempo fu una delle cause del deperimento del commercio. Tutte queste "novità", servivano per rafforzare l'apparato burocratico e militare, ma in questo modo le grandi masse si distaccarono dalla figura dell'imperatore. Sul piano militare, Costantino aumentò le legioni portandole a 75 e potenziò le truppe di manovra, in questo modo rafforzò l'esercito; inoltre ristrutturò la città di Bisanzio, trasformandola nella nuova capitale dell'impero, che chiamò Costantinopoli. Prima della sua morte, nel 337, Costantino ristabilì la successione ereditaria e divise l'impero tra i suoi 3 figli; ma si scatenò una guerra civile e nel 353 Costanzo II unificò l'impero e si preoccupò della guerra contro la Persia. Ma alla sua morte nel 361, salì al trono il nipote Giuliano, che affascinato dal mondo ellenico si distaccò dalla religione cristiana; l'imperatore morì nel 363.