Laboratorio di chimica in casa/Cloro


Cloro

Cloro

Il cloro è il secondo degli alogeni, corrisponde al numero 17 della tavola periodica; come tutti gli alogeni è caratterizzato da alta reattività ed elettronegatività: può assumere numerosi stati di ossidazione tra cui il cloruro (Cl-) e il perclorato(ClO4 -). Si presenta come un gas verde-giallognolo, irritante per le mucose, circa 2 volte e mezzo più denso dell'aria e dal tipico odore soffocante.

Avvertenze

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Il cloro, come il fluoro, è un potente veleno: un'esposizione a non molte ppm può provocare la morte.

Esso va perciò maneggiato con estrema cura sotto una cappa di aspirazione o in un'area ben ventilata ed in un laboratorio ben attrezzato: la sintesi non può essere eseguita in un normale ambiente.

Quando si lavora col cloro tenere vicino una bottiglia con vaporizzatore riempita di una soluzione satura di carbonato di sodio, in caso di piccole fughe di cloro spruzzare la soluzione, neutralizzerà buona parte del cloro producendo cloruro e ipoclorito di sodio

Sintesi dalla candeggina

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Unendo una soluzione diluita di NaClO (candeggina) con acido cloridrico (HCl) avverrà una reazione che porterà all'emissione di Cl2, oltre che alla produzione di acqua e cloruro di sodio.

Sintesi dal TCCA

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Versando dell'acido cloridrico sul del TCCA(acido tricloroisocianurico) si produrrà cloro e acido cianurico(da non confondere con il letale acido cianidrico). IL TCCA è contenuto spesso nelle pestaglie per piscine.

Liquefazione

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Si può ricavare mediante la legge di Clausius-Clapeyron la temperatura e la pressione alle quali l'elemento si presenta in forma liquida.

 

Dove   è l'entalpia molare di evaporazione del Cloro (21 kJ/mol) ricavata dalla stessa equazione e sfruttando le pressioni e le temperature del punto triplo e del punto critico dell'elemento: 

Per avere perciò il cloro liquido a 298.15 K si dovrà applicare una pressione di 689 kPa.