Taumaturgia messianica/Capitolo 5: differenze tra le versioni

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Pertanto, un predicatore spiegherà non solo il miracolo, ma come esso indichi la [[w:Redenzione (cristianesimo)|redenzione di Cristo]] e un'applicazione a noi. La morte di Cristo è un sacrificio per i nostri peccati. La sua risurrezione offre il perdono dei peccati. Per partecipare bisogna nutrirsi di Cristo. E lo si fa per fede. Quindi il predicatore invita le persone alla fede in Cristo. E chiama le persone che sono già cristiane a continuare a nutrirsi di Cristo e ad approfondire il loro rapporto con lui.
 
Ogni lettore e ascoltatore è anche chiamato dal brano stesso. Siamo sfidati a riporre la nostra fede in Cristo e a dipendere solo da Cristo per il cibo della vita eterna. Rispondiamo non solo riponendo la nostra fede in Cristo e nutrendoci di Lui, ma lodandolo e rallegrandoci nella soddisfazione e benedizione della vita eterna. Questi doni di Cristo dimostrano la gloria di Dio.
 
Consideriamo la guarigione del cieco, in {{passo biblico2|Giovanni|9}}. La guarigione dell'uomo è il miracolo. L'erogazione di luce redentrice attraverso la rivelazione della gloria di Dio nella crocifissione e nella risurrezione è il compimento culminante. Il dare luce ai credenti è l'applicazione (cfr. {{passo biblico2|2Corinzi|4:6}}). Questa donazione di luce si traduce in lode e gloria a Dio.
 
Un predicatore potrebbe spiegare diversi aspetti di questa applicazione: ''(1)'' Cristo è la luce del mondo. Per mezzo di lui, e per mezzo di lui solo, conosci Dio come dovresti ({{passo biblico2|Giovanni|17:3}}). ''(2)'' La luce di Cristo si manifesta supremamente nella sua opera suprema di redenzione, nella crocifissione e risurrezione. ''(3)'' La sua luce ora ti chiama a rispondere e avvicinarti alla luce. Ma devi essere guarito per poter vedere. Questa guarigione è la sua provvidenza, e solo sua.
 
Lasciando da parte il predicatore, quando un singolo lettore legge il brano, tale brano ha le stesse medesime implicazioni: riceviamo la luce di Cristo — ci rallegriamo quando vediamo la gloria di Cristo. E quando lo facciamo, diamo gloria a Dio.
 
Si consideri la guarigione miracolosa del malato, in {{passo biblico2|Giovanni|5:1-9}}. Quel miracolo indica l'opera suprema di guarigione spirituale nella crocifissione e risurrezione di Gesù. Il predicatore dovrebbe spiegare questa connessione e invitare anche i suoi ascoltatori a ricevere essi stessi la guarigione spirituale, da Gesù che è ancora vivo e regna in cielo. Ogni lettore della Bibbia dovrebbe ricevere questo messaggio e prenderselo a cuore. Gesù ci parla, qui e ora, mentre leggiamo, e promette la guarigione spirituale a tutti coloro che vengono a lui con fede. Questa guarigione fa parte dell'inaugurato regno di Dio. Non solo lo promette; lo realizza nella vita di coloro che gli appartengono. Quando lo ricevono, si rallegrano e lo lodano. Danno gloria a Dio per questo aspetto della redenzione.
 
== Importanza dell'applicazione ==