Indagine Post Mortem/Capitolo 1: differenze tra le versioni

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== 1 Corinzi 15:3-11 è un'interpolazione successiva? ==
La prima obiezione è stata sollevata da [[w:Robert McNair Price|Robert Price]] (2005), il quale afferma che 1 Corinzi 15:3-11 contiene un'interpolazione successiva.<ref>Price (2005, pp. 92-93) afferma che i suoi argomenti si adattano ad alcuni dei nove criteri elencati in Munro (1990) per rilevare le interpolazioni, vale a dire: (1) prove manoscritte, (2) disparità percepite tra le ideologie della presunta interpolazione e il suo contesto, (3) differenze stilistiche e linguistiche, (4) adattamento al contesto, (5) relazione di temi e preoccupazioni con la letteratura successiva, (6) coerenza letteraria/storica con la letteratura successiva, (7) attestazione esterna, (8) prove testuali indirette e (9) motivazione per l'interpolazione. Quanto alle differenze stilistiche e linguistiche, Price (2005, p. 92) ammette che ciò è inconcludente: se la loro presenza fosse dovuta a interpolazioni, potrebbero comunque essere dovute alla tradizione prepaolina da lui ripresa (come molti studiosi hanno argomentato, cfr. sezione 2.3).</ref> Egli sostiene che le polemiche [[w:Lettera di Giacomo|giacobino]]-petrine riflesse nei versetti 3-11 sono o estranee a Paolo o per lui anacronistiche<ref>Price (2005, pp. 84-88, 92) sostiene una graduale elevazione di Giacomo nelle tradizioni, fino a quando un'interpolazione successiva fu inserita in 1 Corinzi 15:7 dicendo di aver visto il Signore.</ref> e sostiene che questa polemica appartiene a polemiche del periodo successivo nel [[w:Vangelo degli Ebrei|Vangelo degli Ebrei]], nella [[w:Lettera di Pietro a Giacomo il Minore|Lettera di Pietro a Giacomo]] e in Luca-Atti (Price 2005, p. 93). Price osserva che alcuni testimoni testuali (Marcione, b, e [[w:Ambrosiaster|Ambrosiaster]]) difettano di "ciò che ho anch'io ricevuto" nel versetto 3a, e suggerisce che gli scribi li abbiano omessi dall'originale per armonizzare 1 Corinzi con Galati, o li abbiano aggiunti all'originale per subordinare Paolo ai Dodici (''ibid.''). Afferma inoltre che i versetti 3-11 non si adattano bene al contesto di 1 Corinzi 15, sostenendo che poiché i Corinzi avevano già creduto nella risurrezione di Gesù (v. 11, 17), dare testimonianza della risurrezione è fuori luogo (p. 96).
 
Le argomentazioni di Price sulle polemiche giacobino-petrine riflesse nei versetti 3-11 sono estremamente speculative.<ref>Ad esempio, Price (''ibid.'') sostiene che l'apparizione "a tutti gli apostoli" (v. 7), che includeva Pietro, implicava una seconda tradizione secondo cui "Gesù apparve prima a Giacomo, poi seguito da Pietro e dagli altri apostoli" per polemicamente contro il fatto che Gesù apparve per primo a Pietro (v. 5). In risposta, potrebbe essere che Gesù sia apparso prima a Pietro, e poi di nuovo a lui insieme ai "Dodici", e dopo l'apparizione a Giacomo, sia apparso di nuovo a Pietro insieme a "tutti gli apostoli", un gruppo più numeroso del Dodici che includono altri che sono stati con Gesù fin dall'inizio ({{passo biblico2|Atti|1:21-22}}). Se è così, e se questo passaggio fosse scritto per trasmettere ciò che è realmente accaduto, i versetti 5-7 sarebbero come si leggerebbe il testo. Non è giustificato ritagliare un versetto e interpretare che il testo implica una polemica quando il testo avrebbe potuto semplicemente voler trasmettere ciò che è realmente accaduto.</ref> Come notato nella mia Introduzione, è possibile tracciare paralleli letterari usando interpretazioni speculative con quasi tutto.
 
Marcione (seguito da b e Ambrosiaster) avrebbe potuto omettere "ciò che ho anch'io ricevuto" nel versetto 3a a causa della sua elevata visione di Paolo. Altri studiosi hanno dimostrato che, contrariamente a Price, le affermazioni in 1 Corinzi 15:1-11 non sono in conflitto con l'affermazione di Paolo in {{passo biblico2|Galati|1:11-12}} secondo cui il vangelo da lui proclamato non fu ricevuto da una fonte umana né insegnato, ma fu ricevuto mediante una rivelazione di Gesù Cristo. Il motivo è che Galati 1:11-12 può essere inteso riferito a come Paolo inizialmente ricevette il vangelo, cioè tramite la rivelazione diretta di Gesù. Ciò non impedisce che altri cristiani gli parlino successivamente di una tradizione evangelica che in seguito egli trasmise alla chiesa di Corinto. Price (2005, p. 74) obietta affermando che Galati 1:12 ("Paolo dice che ciò che predicava non gli era stato insegnato da predecessori umani") contraddice 1 Corinzi 15:3 ("lo ricevette da predecessori umani"). Tuttavia, Paolo non dice da nessuna parte in 1 Corinzi 15 che la sua predicazione sia stata interamente insegnata da predecessori umani; stava piuttosto citando un riassunto delle [[w:apparizioni di Gesù|apparizioni della risurrezione]] che era stato predicato anche da altri primi cristiani quale prova della risurrezione di Gesù. Inoltre, Galati 1:12 non dice che Paolo abbia appreso la totalità della sua comprensione del cristianesimo, senza alcuna esclusione, per rivelazione privata. Sicuramente i cristiani di Damasco che lo accudirono e battezzarono, gli avrebbero parlato prima del battesimo (Davis 2006, p. 48). McKnight spiega ulteriormente:
{{q|At Galatia, where Paul was being accused of being an abbreviator of the Jerusalem gospel (and therefore wrong), Paul asserts that his gospel did not come from Jerusalem but from Jesus Christ. In other words, Paul is talking about the source of his gospel to the Galatians. On the other hand, at Corinth Paul is seeking to demonstrate the essential continuity of his gospel with other apostolic expressions of the gospel and the heritage his gospel has. However much Paul wanted to assert that his gospel was independent in source, he did not shrink at the same time from observing that the Jerusalem leaders ‘gave him the right hand of fellowship’... in other words, they approved of his independently derived gospel. The gospel Paul preached was consistent with the gospel of his predecessors; but the gospel Paul preached was not from them, since Paul got it by direct revelation.|McKnight 1995, pp. 69–70}}
 
== Le persone di 1 Corinzi 15:3-11 affermavano davvero di aver visto Gesù risorto? ==