Gesù e il problema di una vita/Capitolo 15: differenze tra le versioni

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=== Problemi ===
I racconti evangelici sono concordi nell’affermare che il corpo di Gesù è sparito dal sepolcro, ma divergono su vari dettagli, come: il numero e l’identità delle donne che si recano alla tomba, il momento e lo scopo della visita, le condizioni della tomba (aperta da un angelo davanti alle donne o trovata già aperta), la presenza di uno o di due angeli, il successivo sopralluogo alla tomba da parte dei discepoli. Secondo [[w:Raymond Edward Brown|Raymond Brown]], queste differenze sarebbero dovute ad un diverso sviluppo delle tradizioni orali di cui si sono servito gli evangelisti. Brown sottolinea comunque che la scoperta della tomba vuota non prova di per sé la risurrezione, ma è la risurrezione che è divenuta la spiegazione della scomparsa del corpo dalla tomba.<ref>Raymond Brown, ''101 Questions and Answers on the Bible'', Paulist Press, 1990.</ref>
 
Esistono dubbi sul racconto della presenza delle guardie davanti al sepolcro, che si trova solo nel Vangelo secondo Matteo. Dai vangeli canonici risulta che [[w:Gesù predice la sua morte|Gesù ha predetto esplicitamente la sua morte e risurrezione]] solo in privato ai suoi discepoli, che non hanno capito ciò che voleva dire, mentre in pubblico ha fatto solo un paio di enigmatiche allusioni, in un episodio riportato dai vangeli sinottici (quando [[w:i farisei chiedono un segno a Gesù|i farisei gli hanno richiesto un segno]]) e in un'altra circostanza riportata dal vangelo di Giovanni ({{passo biblico|Gv|2,19-22}}), per cui è poco probabile che i capi dei sacerdoti e dei farisei possano avere capito il messaggio meglio dei suoi discepoli, che vivevano a stretto contatto con lui e lo hanno sentito in modo esplicito. Inoltre, l'utilizzo di guardie ebraiche con il permesso di Pilato avrebbe comportato la violazione del comandamento del riposo sabbatico, mentre la presenza di guardie romane alla tomba di un uomo crocifisso come un criminale è assai poco plausibile.<ref>Lidija Novakovic, ''Resurrection: A Guide for the Perplexed'', T&T Clark, 2016.</ref> [[w:Helmut Koester|Helmut Koester]] ritiene che il racconto di ''Matteo'' avrebbe la finalità apologetica di confutare la diceria del furto di cadavere da parte dei discepoli, che circolava a quel tempo fra gli ebrei.<ref>Helmut Koester, ''Ancient Christian Gospels'', Trinity Press, 1992</ref> Il biblista [[w:Gianfranco Ravasi|Gianfranco Ravasi]] condivide quest’idea e ritiene che la storicità della presenza delle guardie vada considerata con cautela.<ref>Gianfranco Ravasi, ''I Vangeli del Dio risorto'', Edizioni Paoline, 1995</ref> Anche [[w:William Lane Craig|William Lane Craig]] ritiene che ci siano buone ragioni per dubitare dell'esistenza delle guardie alla tomba e che sia meglio considerare questa storia come una questione aperta.<ref>William Lane Craig, ''The Guard at the Tomb'', New Testament Studies, n. 30, 1984, p. 277.</ref>
 
Nel racconto della visita al sepolcro da parte delle donne si possono rilevare alcune incongruenze: come ha ammesso anche il teologo [[w:Bruno Forte|Bruno Forte]], sotto il profilo del rituale ebraico appare inverosimile eseguire l'unzione del corpo a tanta distanza dalla morte. Secondo [[w:Craig Evans|Craig Evans]] è probabile invece che le donne si siano recate alla tomba per marcare il corpo in modo da renderlo riconoscibile per l’''ossilegio'' (recupero delle ossa), che per la legge ebraica poteva avvenire un anno dopo la sepoltura.<ref>Craig Evans, ''Jewish Burial Traditions and the Resurrection of Jesus'', Journal for the Study of the Historical Jesus, June 2005, p. 187-202</ref> Lascia perplessi anche il fatto che le donne, pur sapendo che il sepolcro è chiuso da una grossa pietra, si mettano in cammino da sole e poi si chiedano come avrebbero fatto a smuovere la pietra.<ref>Bruno Forte, ''Gesù di Nazaret, storia di Dio, Dio della storia'', San Paolo, 1994.</ref>
 
Lo spostamento della pietra che chiudeva il sepolcro viene attribuito da ''Matteo'' all’intervento di un angelo, mentre gli altri evangelisti non specificano come sia avvenuto. Alcuni apologeti cristiani osservano che il corpo risorto di Gesù non aveva bisogno di rimuovere la pietra per uscire dal sepolcro, pertanto ipotizzano che il masso sarebbe stato spostato, forse dallo stesso Gesù, soltanto per richiamare l’attenzione sulla tomba vuota. In alternativa, ritengono possibile che siano stati gli ebrei ad aprire la tomba per ispezionarla, trovandola vuota a causa della risurrezione.<ref>[https://bible.org/article/prove-evidenti-della-risurrezione Prove evidenti della risurrezione].</ref><ref>[https://www.mandriola.org/wp-parrocchia/la-risurrezione-di-gesu La risurrezione di Gesù].</ref>
 
Essendo attestato da tutti e quattro i vangeli canonici, il ritrovamento della tomba vuota è ritenuto storicamente probabile o almeno possibile, mentre il modo in cui fu ritrovata vuota e la causa per cui lo era non si possono accertare storicamente. Diversi esegeti ritengono probabile l'esistenza di un racconto premarciano su alcune donne del seguito di Gesù che, recatesi al sepolcro, lo trovano vuoto e fuggono via sorprese e sconvolte; l'annuncio della risurrezione da parte dell'angelo e l'invito ad avvertire i discepoli sarebbero frutto di elaborazioni successive.<ref>Rudolf Schnackenburg, ''Vangelo secondo Marco'', Città Nuova, 2002, p. 452-453.</ref> La tomba vuota in sé è comunque un fenomeno aperto a diverse interpretazioni, che per gli autori cristiani diventa una conseguenza della risurrezione se si collega alle testimonianze sulle apparizioni di Gesù risorto.<ref>[http://www.gliscritti.it/approf/2006/conferenze/manrico01.htm Cristologia. Gesù Cristo, pienezza della rivelazione].</ref>
 
Gli scettici pensano invece che la tomba sia stata trovata vuota perché qualcuno l’aveva aperta, portando via il corpo di Gesù (''ipotesi del furto di cadavere''). Oltre alla possibilità di un furto del cadavere da parte dei discepoli, proposta per la prima volta da [[w:Hermann Samuel Reimarus|Hermann Samuel Reimarus]], sono state avanzate altre ipotesi. [[w:Bart Ehrman|Bart Ehrman]] ritiene che il corpo sia stato portato via da alcuni familiari di Gesù, i quali si sarebbero risentiti perché era stato sepolto da estranei alla famiglia<ref>[http://www.philvaz.com/apologetics/p96.htm Is There Historical Evidence of the Resurrection of Jesus? Debate between William Lane Craig and Bart Ehrman]</ref>. Una variante di questa ipotesi afferma che il corpo non sia stato rubato, ma spostato da una persona autorizzata (''ipotesi dello spostamento del corpo''). Secondo [[w:Robert M. Price|Robert Price]], il corpo sarebbe stato spostato da [[w:Giuseppe di Arimatea|Giuseppe di Arimatea]], che dopo averlo tumulato provvisoriamente in un sepolcro vicino al luogo della crocifissione a causa dell'imminente inizio del sabato, lo avrebbe portato nel luogo di sepoltura definitiva appena concluso il giorno di festa<ref>Robert Price, ''Explaining the Resurrection without recourse to miracle'', in AA.VV., ''The End of Christianity'', Prometheus Books, 2011</ref>. Se Giuseppe, a differenza di quanto riportato da ''Matteo'' e ''Giovanni'', non fosse stato un discepolo di Gesù ma solo un consigliere del Sinedrio come riportato invece da ''Marco'', non avrebbe avuto motivo di informare i seguaci di Gesù dello spostamento del corpo. L'obiezione secondo cui lo spostamento del corpo all'insaputa dei discepoli avrebbe favorito la propaganda della risurrezione è contraddetta dal comportamento degli stessi discepoli che, come sottolineano quasi tutti gli esegeti, hanno creduto alla risurrezione di Gesù solo in seguito alle sue apparizioni e nella loro predicazione non si sono appellati al sepolcro vuoto. Concorda con l'ipotesi dello spostamento del corpo anche Jeffery Jay Lowder, secondo cui è possibile che Giuseppe di Arimatea avesse lasciato Gerusalemme o fosse già morto quando la storia della tomba vuota ha cominciato a circolare; ciò potrebbe rispondere alla domanda per cui il consigliere del Sinedrio non sia intervenuto pubblicamente per spiegare la scomparsa del corpo di Gesù con il suo spostamento altrove. Lowder riconosce tuttavia che non vi sono evidenze certe a favore di quest'ipotesi ed ammette che le ipotesi del furto e dello spostamento del cadavere, pur potendo spiegare la tomba vuota, non escludono di per sé la risurrezione, che sarebbe potuta avvenire da qualsiasi luogo in cui Gesù fosse stato sepolto o trasferito e persino dalla croce, nel caso in cui non fosse stato sepolto<ref>[https://infidels.org/library/modern/jeff_lowder/empty-defense.html#relocation "Empty defense of an Empty Tomb"].</ref>. Un altro studioso, [[w:Charles Freeman|Charles Freeman]], sostiene che il corpo sia stato portato via per ordine di Caifa allo scopo di evitare pellegrinaggi da parte dei seguaci e quindi possibili disordini. Il giovane vestito di bianco visto dalle donne non sarebbe stato un angelo ma un incaricato dei sacerdoti, che aveva il compito di riferire loro un messaggio che convincesse gli Apostoli a ritornare in Galilea<ref>Charles Freeman, ''A New History of Early Christianity'', Yale University Press, 2009</ref>. Secondo [[w:Richard Carrier|Richard Carrier]], il ritrovamento delle bende e del lenzuolo nel sepolcro, citato contro l'ipotesi del furto o del trasferimento del corpo (i ladri non lo avrebbero sbendato per portarlo via), non sarebbe un fatto storico citato nella prima stesura dei Vangeli ma un abbellimento inserito successivamente, dato che i cronisti dell'epoca usavano raccontare i fatti senza indulgere troppo sui particolari.<ref>Richard C. Carrier, ''The Plausibility of Theft'' in ''The Empty Tomb: Jesus Beyond the Grave'', a cura di Robert M. Price e Jeffrey Jay Lowder, Prometheus Books, 2005.</ref>
 
Secondo altri, il corpo di Gesù potrebbe essere scomparso dalla tomba per cause naturali. L'ipotesi di una [[w:morte apparente|morte apparente]] di Gesù, avanzata alla fine del Settecento e nella prima metà dell'Ottocento da alcuni studiosi ([[w:Karl Friedrich Bahrdt|Karl Friedrich Bahrdt]], [[w:Karl Heinrich Venturini|Karl Heinrich Venturini]] e [[w:Heinrich Paulus|Heinrich Paulus]]), gode oggi di scarso credito, essendo considerata dalla maggior parte degli studiosi moderni priva di supporti storici e scientifici.<ref>Frederick T. Zugibe, ''The Crucifixion of Jesus'' M. Evans and Company, New York, 2005</ref> Secondo un'altra ipotesi, in seguito al terremoto citato da ''Matteo'' (Matteo, {{passo biblico|Mt|27,51-53}}), si sarebbe aperto un crepaccio nel suolo della tomba, dove sarebbe finito il corpo. Il crepaccio si sarebbe poi chiuso a causa delle scosse di assestamento, nascondendo il corpo in occasione della successiva visita delle donne. Il terremoto avrebbe smosso anche la pietra che chiudeva il sepolcro. Quest’ipotesi (detta ''ipotesi della perdita del corpo'') è stata proposta nel Settecento dal tedesco Johann Christian Edelmann e rilanciata in seguito da altri, tra cui [[w:Rudolf Steiner|Rudolf Steiner]].<ref>Joh. Chr. Edelmann, “Abgenöthigtes, jedoch Andern nicht wieder aufgenöthigtes Glaubens-Bekenntniß”, (1746), p.196</ref><ref>[https://wn.rsarchive.org/Lectures/GA/GA0148/19131002p01.html Rudolf Steiner, ''The Fifth Gospel''].</ref> Il teologo cattolico John Michael Perry ha invece ipotizzato che la risurrezione di Gesù sarebbe stata invece di natura spirituale; la tomba sarebbe apparsa vuota perché il corpo fisico di Gesù, attraverso una modalità sconosciuta, dopo la sepoltura si sarebbe rapidamente decomposto fino a disgregarsi completamente. Secondo Perry, questa ipotesi (detta ''ipotesi della disgregazione rapida del corpo'') non comporterebbe una violazione delle leggi naturali, come nel caso di una risurrezione fisica, ma il biblista [[w:Dale Allison|Dale Allison]] ritiene la teoria poco sensata, affermando che se Dio avesse voluto fare trovare vuoto il sepolcro senza violare le leggi naturali avrebbe potuto usare metodi più semplici.<ref>Dale C. Allison, ''Resurrecting Jesus'', T&T Clark, 2005, p. 212-213.</ref>
 
Altri studiosi ipotizzano invece che la tomba vuota scoperta dalle donne non era quella in cui era stato sepolto Gesù, ma ci fu un errore d'identificazione del sepolcro.<ref>Bart Ehrman, ''E Gesù diventò Dio'', Nessun Dogma, 2017, pag. 144</ref>
 
Altri autori ritengono che il racconto della tomba vuota non sarebbe storico, ma leggendario. Per lo storico e teologo cristiano Rudolf Bultmann il sepolcro vuoto sarebbe una creazione apologetica degli evangelisti, funzionale a provare la risurrezione.<ref>Rudolf Bultmann, History of the Synoptic Tradition, Hendrickson Publisher, 1963, p. 287, 290</ref> Secondo lo studioso britannico Maurice Casey, all'origine della tradizione riportata dagli evangelisti ci potrebbe essere stata la visione di una delle donne del seguito di Gesù, che successivamente sarebbe stata tramandata come un fatto realmente accaduto.<ref>Maurice Casey, ''Jesus of Nazareth: An Independent Historian’s Account of his life and teaching'', T&T Clark International, 2010, p. 497</ref> Secondo [[w:Richard Carrier|Richard Carrier]], la mancanza di riferimenti alla tomba vuota nelle [[w:Lettere di Paolo|Lettere di Paolo]] potrebbe significare che i primi cristiani non si ponevano il problema della tomba vuota perché pensavano che Gesù avesse ricevuto con la risurrezione un nuovo corpo spiritualizzato; le storie sulla scomparsa del suo corpo dalla tomba si sarebbero sviluppate successivamente.<ref>Richard C. Carrier, ''The Spiritual Body of Christ and the Legend of the Empty Tomb'' in ''The Empty Tomb: Jesus Beyond the Grave'', a cura di Robert M. Price e Jeffrey Jay Lowder, Prometheus Books, 2005.</ref>
 
=== Analisi teologica ===
{| class="noprint" style="float:right; width:40%; border:1px solid silver; margin-bottom: 1.5em; margin-left:1.0em; margin-right:auto; background:#ffcc80; text-align:justify; padding:2px;" cellspacing=5
| style="padding:7px; text-align:left; border:1px solid silver; background:#c6dbf7;"|[[File:Jesus Revolution.svg|45px|left]] '''LA RISURREZIONE: PROVE A SOSTEGNO'''
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I racconti evangelici sono concordi nell’affermare che il corpo di Gesù è sparito dal sepolcro, ma divergono su vari dettagli, come: il numero e l’identità delle donne che si recano alla tomba, il momento e lo scopo della visita, le condizioni della tomba (aperta da un angelo davanti alle donne o trovata già aperta), la presenza di uno o di due angeli, il successivo sopralluogo alla tomba da parte dei discepoli. Secondo [[w:Raymond Edward Brown|Raymond Brown]], queste differenze sarebbero dovute ad un diverso sviluppo delle tradizioni orali di cui si sono servito gli evangelisti. Brown sottolinea comunque che la scoperta della tomba vuota non prova di per sé la risurrezione, ma è la risurrezione che è divenuta la spiegazione della scomparsa del corpo dalla tomba.<ref>Raymond Brown, ''101 Questions and Answers on the Bible'', Paulist Press, 1990.</ref>
 
Esistono dubbi sul racconto della presenza delle guardie davanti al sepolcro, che si trova solo nel Vangelo secondo Matteo. Dai vangeli canonici risulta che [[w:Gesù predice la sua morte|Gesù ha predetto esplicitamente la sua morte e risurrezione]] solo in privato ai suoi discepoli, che non hanno capito ciò che voleva dire, mentre in pubblico ha fatto solo un paio di enigmatiche allusioni, in un episodio riportato dai vangeli sinottici (quando [[w:i farisei chiedono un segno a Gesù|i farisei gli hanno richiesto un segno]]) e in un'altra circostanza riportata dal vangelo di Giovanni ({{passo biblico|Gv|2,19-22}}), per cui è poco probabile che i capi dei sacerdoti e dei farisei possano avere capito il messaggio meglio dei suoi discepoli, che vivevano a stretto contatto con lui e lo hanno sentito in modo esplicito. Inoltre, l'utilizzo di guardie ebraiche con il permesso di Pilato avrebbe comportato la violazione del comandamento del riposo sabbatico, mentre la presenza di guardie romane alla tomba di un uomo crocifisso come un criminale è assai poco plausibile.<ref>Lidija Novakovic, ''Resurrection: A Guide for the Perplexed'', T&T Clark, 2016.</ref> [[w:Helmut Koester|Helmut Koester]] ritiene che il racconto di ''Matteo'' avrebbe la finalità apologetica di confutare la diceria del furto di cadavere da parte dei discepoli, che circolava a quel tempo fra gli ebrei.<ref>Helmut Koester, ''Ancient Christian Gospels'', Trinity Press, 1992</ref> Il biblista [[w:Gianfranco Ravasi|Gianfranco Ravasi]] condivide quest’idea e ritiene che la storicità della presenza delle guardie vada considerata con cautela.<ref>Gianfranco Ravasi, ''I Vangeli del Dio risorto'', Edizioni Paoline, 1995</ref> Anche [[w:William Lane Craig|William Lane Craig]] ritiene che ci siano buone ragioni per dubitare dell'esistenza delle guardie alla tomba e che sia meglio considerare questa storia come una questione aperta.<ref>William Lane Craig, ''The Guard at the Tomb'', New Testament Studies, n. 30, 1984, p. 277.</ref>
 
Nel racconto della visita al sepolcro da parte delle donne si possono rilevare alcune incongruenze: come ha ammesso anche il teologo [[w:Bruno Forte|Bruno Forte]], sotto il profilo del rituale ebraico appare inverosimile eseguire l'unzione del corpo a tanta distanza dalla morte. Secondo [[w:Craig Evans|Craig Evans]] è probabile invece che le donne si siano recate alla tomba per marcare il corpo in modo da renderlo riconoscibile per l’''ossilegio'' (recupero delle ossa), che per la legge ebraica poteva avvenire un anno dopo la sepoltura.<ref>Craig Evans, ''Jewish Burial Traditions and the Resurrection of Jesus'', Journal for the Study of the Historical Jesus, June 2005, p. 187-202</ref> Lascia perplessi anche il fatto che le donne, pur sapendo che il sepolcro è chiuso da una grossa pietra, si mettano in cammino da sole e poi si chiedano come avrebbero fatto a smuovere la pietra.<ref>Bruno Forte, ''Gesù di Nazaret, storia di Dio, Dio della storia'', San Paolo, 1994.</ref>
 
Lo spostamento della pietra che chiudeva il sepolcro viene attribuito da ''Matteo'' all’intervento di un angelo, mentre gli altri evangelisti non specificano come sia avvenuto. Alcuni apologeti cristiani osservano che il corpo risorto di Gesù non aveva bisogno di rimuovere la pietra per uscire dal sepolcro, pertanto ipotizzano che il masso sarebbe stato spostato, forse dallo stesso Gesù, soltanto per richiamare l’attenzione sulla tomba vuota. In alternativa, ritengono possibile che siano stati gli ebrei ad aprire la tomba per ispezionarla, trovandola vuota a causa della risurrezione.<ref>[https://bible.org/article/prove-evidenti-della-risurrezione Prove evidenti della risurrezione].</ref><ref>[https://www.mandriola.org/wp-parrocchia/la-risurrezione-di-gesu La risurrezione di Gesù].</ref>
 
Essendo attestato da tutti e quattro i vangeli canonici, il ritrovamento della tomba vuota è ritenuto storicamente probabile o almeno possibile, mentre il modo in cui fu ritrovata vuota e la causa per cui lo era non si possono accertare storicamente. Diversi esegeti ritengono probabile l'esistenza di un racconto premarciano su alcune donne del seguito di Gesù che, recatesi al sepolcro, lo trovano vuoto e fuggono via sorprese e sconvolte; l'annuncio della risurrezione da parte dell'angelo e l'invito ad avvertire i discepoli sarebbero frutto di elaborazioni successive.<ref>Rudolf Schnackenburg, ''Vangelo secondo Marco'', Città Nuova, 2002, p. 452-453.</ref> La tomba vuota in sé è comunque un fenomeno aperto a diverse interpretazioni, che per gli autori cristiani diventa una conseguenza della risurrezione se si collega alle testimonianze sulle apparizioni di Gesù risorto.<ref>[http://www.gliscritti.it/approf/2006/conferenze/manrico01.htm Cristologia. Gesù Cristo, pienezza della rivelazione].</ref>
 
Gli scettici pensano invece che la tomba sia stata trovata vuota perché qualcuno l’aveva aperta, portando via il corpo di Gesù (''ipotesi del furto di cadavere''). Oltre alla possibilità di un furto del cadavere da parte dei discepoli, proposta per la prima volta da [[w:Hermann Samuel Reimarus|Hermann Samuel Reimarus]], sono state avanzate altre ipotesi. [[w:Bart Ehrman|Bart Ehrman]] ritiene che il corpo sia stato portato via da alcuni familiari di Gesù, i quali si sarebbero risentiti perché era stato sepolto da estranei alla famiglia<ref>[http://www.philvaz.com/apologetics/p96.htm Is There Historical Evidence of the Resurrection of Jesus? Debate between William Lane Craig and Bart Ehrman]</ref>. Una variante di questa ipotesi afferma che il corpo non sia stato rubato, ma spostato da una persona autorizzata (''ipotesi dello spostamento del corpo''). Secondo [[w:Robert M. Price|Robert Price]], il corpo sarebbe stato spostato da [[w:Giuseppe di Arimatea|Giuseppe di Arimatea]], che dopo averlo tumulato provvisoriamente in un sepolcro vicino al luogo della crocifissione a causa dell'imminente inizio del sabato, lo avrebbe portato nel luogo di sepoltura definitiva appena concluso il giorno di festa<ref>Robert Price, ''Explaining the Resurrection without recourse to miracle'', in AA.VV., ''The End of Christianity'', Prometheus Books, 2011</ref>. Se Giuseppe, a differenza di quanto riportato da ''Matteo'' e ''Giovanni'', non fosse stato un discepolo di Gesù ma solo un consigliere del Sinedrio come riportato invece da ''Marco'', non avrebbe avuto motivo di informare i seguaci di Gesù dello spostamento del corpo. L'obiezione secondo cui lo spostamento del corpo all'insaputa dei discepoli avrebbe favorito la propaganda della risurrezione è contraddetta dal comportamento degli stessi discepoli che, come sottolineano quasi tutti gli esegeti, hanno creduto alla risurrezione di Gesù solo in seguito alle sue apparizioni e nella loro predicazione non si sono appellati al sepolcro vuoto. Concorda con l'ipotesi dello spostamento del corpo anche Jeffery Jay Lowder, secondo cui è possibile che Giuseppe di Arimatea avesse lasciato Gerusalemme o fosse già morto quando la storia della tomba vuota ha cominciato a circolare; ciò potrebbe rispondere alla domanda per cui il consigliere del Sinedrio non sia intervenuto pubblicamente per spiegare la scomparsa del corpo di Gesù con il suo spostamento altrove. Lowder riconosce tuttavia che non vi sono evidenze certe a favore di quest'ipotesi ed ammette che le ipotesi del furto e dello spostamento del cadavere, pur potendo spiegare la tomba vuota, non escludono di per sé la risurrezione, che sarebbe potuta avvenire da qualsiasi luogo in cui Gesù fosse stato sepolto o trasferito e persino dalla croce, nel caso in cui non fosse stato sepolto<ref>[https://infidels.org/library/modern/jeff_lowder/empty-defense.html#relocation "Empty defense of an Empty Tomb"].</ref>. Un altro studioso, [[w:Charles Freeman|Charles Freeman]], sostiene che il corpo sia stato portato via per ordine di Caifa allo scopo di evitare pellegrinaggi da parte dei seguaci e quindi possibili disordini. Il giovane vestito di bianco visto dalle donne non sarebbe stato un angelo ma un incaricato dei sacerdoti, che aveva il compito di riferire loro un messaggio che convincesse gli Apostoli a ritornare in Galilea<ref>Charles Freeman, ''A New History of Early Christianity'', Yale University Press, 2009</ref>. Secondo [[w:Richard Carrier|Richard Carrier]], il ritrovamento delle bende e del lenzuolo nel sepolcro, citato contro l'ipotesi del furto o del trasferimento del corpo (i ladri non lo avrebbero sbendato per portarlo via), non sarebbe un fatto storico citato nella prima stesura dei Vangeli ma un abbellimento inserito successivamente, dato che i cronisti dell'epoca usavano raccontare i fatti senza indulgere troppo sui particolari.<ref>Richard C. Carrier, ''The Plausibility of Theft'' in ''The Empty Tomb: Jesus Beyond the Grave'', a cura di Robert M. Price e Jeffrey Jay Lowder, Prometheus Books, 2005.</ref>
 
Secondo altri, il corpo di Gesù potrebbe essere scomparso dalla tomba per cause naturali. L'ipotesi di una [[w:morte apparente|morte apparente]] di Gesù, avanzata alla fine del Settecento e nella prima metà dell'Ottocento da alcuni studiosi ([[w:Karl Friedrich Bahrdt|Karl Friedrich Bahrdt]], [[w:Karl Heinrich Venturini|Karl Heinrich Venturini]] e [[w:Heinrich Paulus|Heinrich Paulus]]), gode oggi di scarso credito, essendo considerata dalla maggior parte degli studiosi moderni priva di supporti storici e scientifici.<ref>Frederick T. Zugibe, ''The Crucifixion of Jesus'' M. Evans and Company, New York, 2005</ref> Secondo un'altra ipotesi, in seguito al terremoto citato da ''Matteo'' (Matteo, {{passo biblico|Mt|27,51-53}}), si sarebbe aperto un crepaccio nel suolo della tomba, dove sarebbe finito il corpo. Il crepaccio si sarebbe poi chiuso a causa delle scosse di assestamento, nascondendo il corpo in occasione della successiva visita delle donne. Il terremoto avrebbe smosso anche la pietra che chiudeva il sepolcro. Quest’ipotesi (detta ''ipotesi della perdita del corpo'') è stata proposta nel Settecento dal tedesco Johann Christian Edelmann e rilanciata in seguito da altri, tra cui [[w:Rudolf Steiner|Rudolf Steiner]].<ref>Joh. Chr. Edelmann, “Abgenöthigtes, jedoch Andern nicht wieder aufgenöthigtes Glaubens-Bekenntniß”, (1746), p.196</ref><ref>[https://wn.rsarchive.org/Lectures/GA/GA0148/19131002p01.html Rudolf Steiner, ''The Fifth Gospel''].</ref> Il teologo cattolico John Michael Perry ha invece ipotizzato che la risurrezione di Gesù sarebbe stata invece di natura spirituale; la tomba sarebbe apparsa vuota perché il corpo fisico di Gesù, attraverso una modalità sconosciuta, dopo la sepoltura si sarebbe rapidamente decomposto fino a disgregarsi completamente. Secondo Perry, questa ipotesi (detta ''ipotesi della disgregazione rapida del corpo'') non comporterebbe una violazione delle leggi naturali, come nel caso di una risurrezione fisica, ma il biblista [[w:Dale Allison|Dale Allison]] ritiene la teoria poco sensata, affermando che se Dio avesse voluto fare trovare vuoto il sepolcro senza violare le leggi naturali avrebbe potuto usare metodi più semplici.<ref>Dale C. Allison, ''Resurrecting Jesus'', T&T Clark, 2005, p. 212-213.</ref>
 
Altri studiosi ipotizzano invece che la tomba vuota scoperta dalle donne non era quella in cui era stato sepolto Gesù, ma ci fu un errore d'identificazione del sepolcro.<ref>Bart Ehrman, ''E Gesù diventò Dio'', Nessun Dogma, 2017, pag. 144</ref>
 
Altri autori ritengono che il racconto della tomba vuota non sarebbe storico, ma leggendario. Per lo storico e teologo cristiano Rudolf Bultmann il sepolcro vuoto sarebbe una creazione apologetica degli evangelisti, funzionale a provare la risurrezione.<ref>Rudolf Bultmann, History of the Synoptic Tradition, Hendrickson Publisher, 1963, p. 287, 290</ref> Secondo lo studioso britannico Maurice Casey, all'origine della tradizione riportata dagli evangelisti ci potrebbe essere stata la visione di una delle donne del seguito di Gesù, che successivamente sarebbe stata tramandata come un fatto realmente accaduto.<ref>Maurice Casey, ''Jesus of Nazareth: An Independent Historian’s Account of his life and teaching'', T&T Clark International, 2010, p. 497</ref> Secondo [[w:Richard Carrier|Richard Carrier]], la mancanza di riferimenti alla tomba vuota nelle [[w:Lettere di Paolo|Lettere di Paolo]] potrebbe significare che i primi cristiani non si ponevano il problema della tomba vuota perché pensavano che Gesù avesse ricevuto con la risurrezione un nuovo corpo spiritualizzato; le storie sulla scomparsa del suo corpo dalla tomba si sarebbero sviluppate successivamente.<ref>Richard C. Carrier, ''The Spiritual Body of Christ and the Legend of the Empty Tomb'' in ''The Empty Tomb: Jesus Beyond the Grave'', a cura di Robert M. Price e Jeffrey Jay Lowder, Prometheus Books, 2005.</ref>
 
=== Analisi teologica ===
 
Si ritiene che per i racconti sul sepolcro vuoto gli evangelisti abbiano attinto a tradizioni precedenti, che ciascuno di essi avrebbe amplificato ed elaborato secondo le sue prospettive teologiche e spirituali. I racconti sulle [[w:apparizioni di Gesù|apparizioni di Gesù]] non fanno alcun riferimento alla tomba vuota, che in seguito non rivestirà un ruolo rilevante nell'apologetica e nella catechesi cristiana riguardanti l'annuncio della risurrezione.<ref>A.A.V.V., ''Nuovo dizionario di teologia biblica'', Edizioni Paoline, 1988, p. 1145-1146.</ref>