Gesù e il problema di una vita/Capitolo 14: differenze tra le versioni

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| '''1'''
| ''Pater, remitte illis, quia nesciunt quid faciunt''|| Padre, perdona loro, poiché non sanno quello che fanno || {{passo biblico2|Luca|23:34}}
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|'''2'''
| ''Amen dico tibi: hodie mecum eris in paradiso'' || In verità, ti dico, oggi tu sarai con me in paradiso || {{passo biblico2|Luca|23:43}}
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|'''3'''
| ''Mulier, ecce filius tuus. Fili, ecce mater tua'' || Donna, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua madre || {{passo biblico2|Giovanni|19:26-27}}
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|'''4'''
| ''Eli, Eli, lema sabacthani'' || Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? || {{passo biblico2|Matteo|27:46}}; {{passo biblico2|Marco|15:34}}
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|'''5'''
| ''Sitio'' || Ho sete || {{passo biblico2|Giovanni|19:28}}
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|'''6'''
| ''Consummatum est'' || Tutto è compiuto || {{passo biblico2|Giovanni|19:30}}
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|'''7'''
| ''Pater, in manus tuas commendo spiritum meum'' || Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito || {{passo biblico2|Luca|23:46}}
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:'''1.''' Le prime parole di Gesù dalla croce furono una preghiera di perdono per i suoi persecutori. L'insegnamento più difficile e duro che Gesù diede fu quello di "amare i propri nemici" Qui, come sempre, Gesù praticò quello che predicava e dimostrò esattamente ciò che intendeva. Facendolo, stabilì una tradizione di perdono che è continuata attraverso Stefano, primo martire cristiano ({{passo biblico2|Atti|7:60}}), fino al giorno presente.
:'''2.''' Sebbene entrambi i criminali che pendevano dalle croci ai lati di Gesù avessero iniziato a schernirlo, uno dei due cambiò d'animo. Rimproverò l'altro, dichiarò che Gesù era innocente e gli chiese di ricordarlo "quando fosse giunto nel suo regno". La risposta di Gesù fu "In verità, ti dico, oggi tu sarai con me in paradiso".
: La risposta di Gesù è una potente dichiarazione della propria autorità. Anche qui, morendo sulla croce, Gesù ritiene d'avere il potere di salvare. In ciò che dice non c'è ombra di dubbio, non c'è "forse" o "intercederò per te", ma solo una certezza maestosa: "Oggi tu ''sarai'' con me in paradiso". La risposta di Gesù è inoltre un'espressione straordinaria della grazia di Dio: è un atto di libero perdono a qualcuno che non si merita nulla e che non può far nulla per salvarsi. Questo episodio è sempre stato visto come una dimostrazione incoraggiante che le conversioni dell'ultimo minuto sono possibili e che c'è un ritorno a Dio anche sull'orlo stesso dell'Inferno.<ref>Che le conversioni dell'ultimo minuto siano possibili non giustifica però il posporre un'eventuale decisione di seguire Gesù. Dopotutto, chi di noi conosce quando sarà il nostro "ultimo minuto"?</ref>
:'''3.''' Rivolgendosi a [[w:Maria (madre di Gesù)|sua madre]] e a [[w:Giovanni (evangelista)|Giovanni]], "il discepolo che amava", Gesù le dice: "Donna, ecco tuo figlio", poi rivolgendosi a lui, "Figlio, ecco tua madre". Giovanni ci dice che "da quel momento il discepolo la prese nella sua casa" ({{passo biblico2|Giovanni|19:27}}). presumendo che Giuseppe fosse morto, Gesù, quale figlio maggiore, sarebbe stato responsabile di sua madre e, coi suoi altri fratelli ancora ostili a lui, egli passa tale responsabilità a Giovanni. Onorare i genitori era uno dei [[w:Dieci Comandamenti|Dieci Comandamenti]] e l'atto di Gesù qui ci ricorda che per tutta la sua vita egli obbedì perfettamente la Legge di Dio. Ci dimostra inoltre che, nonostante il tremendo dolore fisico, Gesù si curava di coloro che dipendevano da lui.
:'''4.''' Marco ci dice che a mezzogiorno, il buio discese sulla terra e nel buio Gesù esclamò nella madrelingua aramaica "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"
:Il buio e il grido angosciato di Gesù sono collegati. Non sappiamo quale fu la causa dell'oscurità che avvene in quel momento. Non fu un'eclissi di sole: eclissi non possono avvenire durante la Pesach quando c'è la luna piena, e durò per tre ore. Potrebbe esser stata provocata da un fitta tempesta di sabbia, fenomeno noto nella regione durante queste periodo dell'anno e che può trasformare il giorno in notte. Ma quale che fu la sua origine, gli evangelisti considerano quell'oscurità come simbolica di ciò che stava accadendo. Nella Bibbia, il buio è simbolo di giudizio,<ref>{{passo biblico2|Gioele|2:2}}; {{passo biblico2|Amos|8:9}}.</ref> e ora il giudizio stava coprendo la terra e anche Gesù.
:Il grido di Gesù, una citazione da {{passo biblico2|Salmi|22:1}}, è l'unica istanza in cui Gesù non prega Dio chiamandolo ''Abba'', Padre. La preghiera disperata dimostra che, sebbene Gesù credesse sempre in Dio, egli sentiva di essere separato da Lui e da Lui abbandonato. Per la prima volta nell'eternità, la comunione unica tra Dio Padre e Dio Figlio fu interrotta.
:Gli evangelisti non tentano di spiegare il significato di questa esperienza di abbandono e separazione, ma nelle lettere del Nuovo Testamento troviamo indicazioni del suo significato. Pertanto [[w:Paolo di Tarso|Paolo]] dice: "Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio. Proprio nell'ora in cui gli agnelli della Pasqua vengono sacrificati nel Tempio, Gesù, "l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo"<ref>{{passo biblico2|Giovanni|1:29}}.</ref> moriva in croce come sacrificio più grande e ultimo del peccato.
:'''5.''' La dichiarazione di Gesù che ha sete ci ricorda della sofferenza corporea che era la controparte fisica della sua agonia spirituale. Di nuovo, c'è qui un'ironia che fa riflettere: colui che aveva soddisfatto tutte le necessità degli altri ora soffre una delle necessità più basilari, e colui che aveva offerto "acqua vivente" agli assetati è ora lui stesso assetato.
:'''6.'''
 
 
:'''7.'''
 
== La sepoltura ==