Gesù e il problema di una vita/Capitolo 6: differenze tra le versioni

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[[w:Luca evangelista|Luca]] lo colloca in un quadro storico ben preciso, riportando nomi, casato e cariche dei protagonisti politici di quel tempo ({{passo biblico2|Luca|3:1-2}}), riconducibile al periodo corrispondente agli anni 27 e 28 e.v., quindicesimo anno dell'impero di [[w:Tiberio|Tiberio]].
 
[[File:Byzantinischer Mosaizist des 12. Jahrhunderts 001.jpg|thumb|240px|<small>Mosaico di Giovanni il Battista, nella [[w:Basilica di Santa Sofia (Istanbul)|Basilica di Santa Sofia]] in Istanbul (12. Jh.) con la scritta greca Ό άγιος Ιω[άννης] ό Πρόδρομος "San Giovanni il Precursore"</small>]]
 
In occasione della [[w:Visitazione della Beata Vergine Maria|Visitazione di Maria]] Elisabetta sarebbe stata nel sesto mese di gravidanza; questo ha permesso di fissare la nascita di Giovanni tre mesi dopo il concepimento di Gesù e dunque sei mesi prima della sua nascita, assumendo per ipotesi una probabile ancora non definitiva datazione del Natale nel mese di dicembre, non dimostrata ma nemmeno incompatibile con l'indicazione del turno sacerdotale di Zaccaria al Tempio.<br />
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=== Predicazione e battesimo di Gesù ===
[[File:Guido Reni - Baptism of Christ (Kunsthistorisches Museum) .jpg|thumb|240px|<small>''Battesimo di Cristo'' di [[w:Guido Reni|Guido Reni]], ([[w:Kunsthistorisches Museum|Kunsthistorisches Museum]] di Vienna)</small>]]
Giovanni andò a vivere nel deserto, conducendo una vita di penitenza e di preghiera, secondo la tradizione [[w:ebraismo|ebraica]] del voto di [[w:nazireato|nazireato]]: "Giovanni portava un vestito di peli di [[w:dromedario|dromedario]] e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano [[w:locusta migratoria|locuste]] e miele selvatico" ({{passo biblico2|Marco|1:6}}). Nei Vangeli è definito "voce di uno che grida nel deserto" (in [[w:lingua latina|latino]]: ''[[w:vox clamantis in deserto|vox clamantis in deserto]]''). La profezia dell'Antico Testamento riferita a Giovanni Battista viene erroneamente attribuita, dal ''Vangelo secondo Marco'', al solo Isaia: "Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri";<ref>{{passo biblico2|Marco|1:2-3}}.</ref> in realtà, questo brano risulta essere la fusione di due diverse profezie di [[w:Malachia (profeta)|Malachia]] ("Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti."<ref>{{passo biblico2|Malachia|3:1}}.</ref>) e di Isaia («Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio."»<ref>{{passo biblico2|Isiaia|40:3}}.</ref>). Qualche copista, nei primi secoli, tentò anche di sanare l'incongruenza nel passo del ''Vangelo secondo Marco'', mutando la formula introduttiva da "Come è scritto nel profeta Isaia" nella più generica "Come è scritto nei profeti". Il ''Vangelo secondo Matteo'' – posteriore a quello di [[w:Vangelo secondo Marco|Marco]], che usò anche come fonte – riporta invece correttamente la citazione: "Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!".<ref>{{passo biblico2|Matteo|3:3}}</ref><ref>Bruce Metzger e Bart Ehrman, ''Il testo del Nuovo Testamento'', Paideia Editrice, 2013, p. 231.</ref><ref>Bibbia TOB, Nuovo Testamento Vol.3, Elle Di Ci Leumann, 1976, p. 133.</ref><ref>{{en}} Bart Ehrman, ''Misquoting Jesus, The story behind who changed the Bibble and why'', HarperOne, 2005, pp. 94-95.</ref>
 
[[File:Palästina-Herodes.png|thumb|240px|<small>[[w:Giudea|Giudea]], [[w:Samaria|Samaria]], [[w:Galilea|Galilea]] e [[w:Perea|Perea]] al tempo di re [[w:Erode il Grande|Erode]]</small>]]
Giovanni dichiarò più volte di riconoscere Gesù come il Messia annunciato dai [[w:Neviìm|profeti]], ma il momento culminante fu quello in cui Gesù stesso volle essere [[w:Battesimo di Gesù|battezzato]] da lui nelle acque del [[w:Giordano (fiume)|Giordano]]; in tale occasione Giovanni additò Gesù ai suoi seguaci come: "l'[[w:agnus Dei|agnello di Dio]] che toglie il peccato del mondo" ({{passo biblico2|Giovanni|1:29}}). Nello stesso tempo, dal cielo si ode una voce: "questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto" ({{passo biblico2|Matteo|3:13-17}}) che afferma che Gesù Cristo è Dio, e il Messia. Giovanni sottolineò la propria filiazione spirituale affermando:<ref>{{cita libro|titolo=Vulgata|url=http://www.vatican.va/archive/bible/nova_vulgata/documents/nova-vulgata_nt_evang-ioannem_lt.html|citazione=Illum oportet crescere, me autem minui}}</ref><ref>[http://www.laparola.net/testo.php?=&riferimento=Giovanni+3%2C+30&versioni%5b%5d=C.E.I.&versioni%5b%5d=Commentario ''commentario''] su laparola.net.</ref> "Egli deve crescere e io invece diminuire" ({{passo biblico2|Giovanni|3:30}}). Tuttavia risulta che non pochi continuarono a dirsi seguaci del Battista ancora a lungo.