Shoah e identità ebraica/Introduzione: differenze tra le versioni

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=== Capitolo 5: La decostruzione dell'identità ebraica ad Auschwitz ===
[[File:Auschwitz Birkenau - L'ingresso di Birkenau - panoramio.jpg|150px|thumb|right|<small>L'ingresso di [[w:Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz Birkenau]]</small>]]
Il quinto capitolo discute l'esperienza ad [[w:Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]] di Levi e Wiesel. Entrambi gli uomini furono deportati ad [[w:Campo di sterminio di Birkenau|Auschwitz-Birkenau]] nel 1944 e subirono il trauma della rampa di scarico, le selezioni, il lavoro forzato e le malattie all'interno del campo di concentramento. Levi e Wiesel furono anche costretti a fare i conti rapidamente con un sistema sociale e mezzi di sopravvivenza completamente nuovi nel duro ambiente dei campi, in cui gli ebrei di tutta Europa erano confinati insieme. Una discussione sulle deportazioni e gli arrivi al campo apre questo capitolo, che prosegue discutendo l'infrastruttura del campo e la metodologia nazista che tentava non solo di spogliare gli ebrei della loro identità, ma anche di disumanizzarli e forzare la rottura dell'unità ebraica all'interno del campi. La complicità ebraica e la resistenza ai metodi nazisti, sia insidiosi che aperti, sono discussi attraverso l'analisi delle testimonianze di Levi e Wiesel rispettivamente in ''Se questo è un uomo (Man)'' e ''La notte (Night)''. Entrambe le testimonianze offrono un breve preludio alla loro deportazione ad Auschwitz, ma sono prevalentemente dedicate alla narrazione delle loro esperienze del campo dalla deportazione dall'Italia e dalla Romania alla liberazione da Auschwitz-Birkenau e [[w:Campo di concentramento di Buchenwald|Buchenwald]], rispettivamente per Levi e Wiesel. Entrambi i sopravvissuti rivisitarono le loro esperienze dell'Olocausto anche in testi successivi. L'autobiografia di Wiesel ''Tous les fleuves vont à la mer... (All Rivers)'' discute in modo più dettagliato di ''La Nuit (Night)'' gli eventi che portarono alla deportazione degli ebrei da Sighet e discute anche le esperienze di Wiesel e di suo padre ad Auschwitz e Buchenwald. L'ultima opera pubblicata di Levi prima della sua morte, ''I sommersi e i salvati (Drowned)'', è una raccolta di saggi in cui Levi interroga questioni come la vergogna e il senso di colpa dei sopravvissuti, la violenza e la complicità che si verificarono nei campi. Questi testi sono discussi insieme in questo capitolo per costruire un profilo di ciascun autore ad Auschwitz e un senso di come le loro identità siano state modellate dalle loro esperienze.
 
=== Capitolo 6: Narrativa, testimonianza e memoria dell'Olocausto ===
 
 
=== Capitolo 7: Un cielo silenzioso e vuoto? Dio e la crisi della fede ad Auschwitz ===