Coloranti sintetici/Coloranti azoici: differenze tra le versioni

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== Sintesi ==
[[File:Generalized_Azo_Dye_Synthesis.jpeg|miniatura|475x475px|Sintesi generale di un colorante azoico.]]
La maggior parte dei coloranti azoici si ottiene eseguendo una diazotazione di un’ammina aromatica primaria seguita da una azocopulazione, cioè l’attacco di un nucleofilo elettronricco sul sale di diazonio prodotto. La prima reazione prevede la nitrazione di un'ammina primaria con dell’acido nitriconitroso prodotto in situ, illa nitrosocompostonitrosammina prodottoprodotta tautomerizza in idrossido diazoico. Quindi viene eseguita una protonazione seguita dall’eliminazione di una molecola di acqua e si ottiene il sale di diazonio. Questo composto è stabilizzato dalla risonanza e, presentando un debole carattere elettrofilo, tende a reagire solo con composti che contengono dei nucleofili forti come gruppi ossidrilici e amminici. Per la diazotazione i reagenti che vengono principalmente utilizzati sono le aniline, le naftalenammine, gli acidi naftalenamminosolfonici<ref name="Hunger16">Hunger, p.16</ref> e le diammine. La reazione può essere compiuta in modo diretto o indiretto, nel primo caso l'ammina è solubile in soluzione acida mentre nel secondo è insolubile e il reagente deve essere prima disciolto in una soluzione alcalina o in un solvente organico. Quindi entrambe vengono trattate con una soluzione di nitrato di sodio aggiunta a freddo. Le ammine debolmente basiche hanno bisogno di un reagente più forte e, dopo essere disciolte in acido solforico, sono diazotate dall'acido nitrosilsolforico, una miscela di nitrato di sodio e acido solforico concentrato.<ref>Hunger, p.18-19</ref>
[[File:Synthesis_of_Organol_Brown_N.svg|sinistra|miniatura|396x396px|Esempio di una sintesi di un colorante azoico (Organol Brown N).]]
L' azocopulazione dipende dalla natura del composto, detto copulante, che viene fatto reagire con il sale di diazionio. La reazione deve essere eseguita a un pH ottimanale per permettere la formazione dell'azocomposto. Il sale di diazonio viene fatto reagire in condizioni alcaline con i derivati fenolici, mentre le ammine aromatiche sono favorite da un ambiente acido in cui possono esssere protonate.<ref name="Hunger16" /> Tra i copulanti amminici sono utilizzati i derivati dell’anilina che tenderono a reagire all'aumentare dei gruppi elettrondonatori presenti sull'anello benzenico. Se i copulanti sono le ''m''-fenilendiammine si possono ottenere dei coloranti mono- e disazoici. I fenoli e naftoli sono i più utilizzati nella produzione di azocoloranti perché reagiscono velocemente a dare composti 2- o 4-sostituiti rispetto al gruppo ossidrilico. L'attacco al sale di diazonio è favorito da un maggior numero di gruppi ossidrilici sull'anello aromatico. Gli ''m''-amminofenoli in mezzi alcalini vengono attaccati alla posizione para dal gruppo ossidrilico, mentre in soluzione acida si ottengono i derivati ''p''-ossidrilici e ''p''-amminoazoici. Gli acidi amminonaftalensolfonici reagiscono diversamente in base al pH in cui viene condotta la copulazione: in mezzo acido l'azogruppo entra in posizione orto rispetto al gruppo amminico e in soluzione basica si attacca in posizione orto rispetto al gruppo ossidrilico. La azocopulazione più importante dal punto di vista industriale tra i sali di diazonio e i gruppi metilenici reattivi prevede l'utilizzo degli ''N''-acetoacetil derivati delle ammine aromatiche. I copulanti eterocicli più prodotti sono i 5-piroazoloni con sostituenti in posizione 3. Altri copulanti che vengono utilizzati sono i diamminobenzeni, le naftalenammine, gli acidi naftalenamminosolfonici e gli acidi amminofenoli.<ref>Hunger, pp. 25-26</ref>