Scienze della Terra per le superiori/Il modellamento eolico: differenze tra le versioni

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=== Sedimenti residuali di deflazione ===
Come detto nel capitolo precedenteprecedentemente, nelle zone di ''deflazione'' vi sono (quando presenti) '''depositi residuali''', ovvero privati di una parte consistente di materiale originario (preso in carico dal vento e accumulato nelle dune). Questi depositi hanno granulometria bimodale (cioè con due classi granulometriche dominanti). La più elevata è costituita da sabbia molto grossolana e ciottoli, fino a massi (che non possono essere presi in carico dalle correnti eoliche), sovente con arrotondamento molto scarso, indice di scarsa rielaborazione. La più fine è rappresentata da un mix di sabbia finissima, silt e argilla, con prevalenza dei termini inferiori. Le frazioni granulometriche più fini restano ''in situ'' perché i sedimenti molto fini sono tendenzialmente ''coesivi'' (ovvero: dotati di coesione), in quanto rispetto alle frazioni più grossolane agiscono in misura maggiore le forze di attrazione ''elettrostatica'' tra i granuli stessi, soprattutto per la presenza di minerali argillosi di forma lamellare (quindi con un elevato rapporto superficie/volume).
 
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