Missione a Israele/Paolo e Gesù: differenze tra le versioni

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Infine, con una dichiarazione piuttosto che con una storia, Luca semplicemente asserisce che il Messia avrebbe dovuto soffrire e morire esattamente come aveva fatto Gesù. Questo insegnamento arriva drammaticamente proprio alla fine del Vangelo di Luca, reso esplicito dallo stesso Cristo Risorto:
{{q|"Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi". Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: "Così sta scritto: ''il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno''".|{{passo biblico2|Luca|24:44-46}}}}
Qual'è il senso storico della presentazione fatta dai Vangeli di Gesù come Messia? Possiamo comunque notare che, come tendenza generale, più il Vangelo è vicino alla vita di Gesù, e meno questo tema sembra essere prominente; o, facendo la stessa osservazione al contrario, più si sviluppano queste tradizioni evangeliche su Gesù, e più prominente diventa questo tema. E più questo tema vien messo in risalto, più distorsione notiamo nelle due direzioni. O i particolari biografici del passato di Gesù vengono adattati al paradigma biblico, o il significato originale del termine – "messia/''christos'' – viene allargato per adattarsi ai particolari biografici della sua vita. In primo luogo, abbiamo la creazione delle storie della natività a Betlemme; in secondo luogo, l'identificazione di certe attività dalla tradizione biografica (guarigioni ed esorcismi, per esempio; e, infine, la crocifissione) con le caratteristiche scritturali di "messia" — il discorso del Cristo Risorto lucano, succitato, quale esempio più succinto ed estremo.
Qual'è il senso storico della presentazione fatta dai Vangeli di Gesù come Messia?
 
Tuttavia, tutti ciò he fanno questi evangelisti è narrare una storia che aderisce all'asserzione già fatta da Paolo a metà secolo: che Gesù era il figlio di Davide ''kata sarka'' — "secondo la carne", cioè, per discendenza fisica ({{passo biblico2|Romani|1:3:}}). Quando ridefiniscono chiaramente "messia" per metterlo in linea con le loro convinzioni religiose su Gesù (come nella suddetta citazione di Luca: il Messia è uno che soffre, muore, e risorge dopo tre giorni), possiamo legittimamente dar credito alla loro propria creatività teologica, e/o alle tradizioni che fomano l'impegno delle loro comunità di lingua greca nel tardo primo secolo. Dove però il concetto, quando lo presentano, è comunque consistente con altri dati indipendenti del periodo di Gesù (circa 6 p.e.v. – 30 e.v.), possiamo trovare delle basi per ulteriori indagini storiche.
 
 
 
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