Missione a Israele/Paolo e Gesù: differenze tra le versioni

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=== "Cristo" nei Vangeli ===
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|+<div style="color: teal; text-align: left; font-size: 0.8em;">Matteo, redigendo attentamente Marco, dà più chiarezza alla scena in questione, cioè al dialogo tra Gesù e Pietro, nella periferia di Cesarea. Matteo fa inequivocabilmente accettare a Gesù la risposta di Pietro ("Tu sei il Cristo"): Matteo aggiunge "Figlio del Dio vivente" e poi inserisce un lungo brano dove Gesù loda Pietro e gli conferisce autorità. Chiarisce inoltre la ragione della protesta di Pietro con Gesù (Pietro è preoccupato; in contrasto, Marco non chiarisce la ragione). Poi Matteo tralascia il confuso riferimento marciano agli altri discepoli ("Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro..."), mentre invece il suo Gesù rimprovera Pietro e basta.</div>
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! {{passo biblico2|Marco|8:27-33}} !! {{passo biblico2|Matteo|16:13-23}}
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|Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti». Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei '''il Cristo'''». E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. E cominciò a insegnar loro che il '''Figlio dell'Uomo''' doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». ||Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il ''Figlio dell'Uomo''?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il '''Cristo, il Figlio del Dio vivente'''». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che '''egli era il Cristo'''. Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
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== Note ==
{{Vedi anche|Biografie cristologiche|Interpretare Gesù in contesto|Riflessioni su Yeshua l'Ebreo}}