Le strutture basilari del pensiero ebraico/Analisi degli esempi storici: differenze tra le versioni

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Il problema era doppiamente impegnativo perché non si stava rivolgendo solo a un pubblico passivo e ignorante, ma anche a un'élite ostinata e letterata. Ciò richiedeva, come per Maimonide e Luzzatto, che Nieto avesse, oltre all'impeccabile erudizione, una determinazione e una convinzione personali per confrontare l'opposizione. Essendo tale opposizione rappresentata spesso da persone pronte a rischiare la vita per le proprie convinzioni, la faida era particolarmente appassionata.
 
[[File:Dacosta und Spinoza.jpg|200px|right|thumb|''Uriel da Costa istruisce il giovane Spinoza'' (1901), Samuel Hirszenberg, Louvre, Parigi]]
Tali punti di vista opposti furono alimentati da scritti di studiosi del calibro di [[w:Uriel da Costa|Uriel da Costa]] che, nato in Portogallo come nuovo cristiano, si trasferì ad Amsterdam nel 1617 per ricollegarsi al suo retaggio ebraico. Quando arrivò, tuttavia, trovò che l'ebraismo rabbinico vigente fosse condiscendente e deviante da quella che egli credeva essere la pura legge mosaica della Bibbia. Si dice affermasse che i "modi e le ordinanze degli ebrei non corrispondano affatto a quelli che Mosè aveva prescritto", e che "i saggi ebrei di oggi hanno comunque mantenuto le loro maniere e il loro carattere maligno; combattono rigidamente per la setta e le istituzioni dei detestabili farisei."<ref>Petuchowski, p. 34-35.</ref>
 
Da Costa precedette Nieto. Si incrociò con [[Baruch Spinoza]], appartenente alla stessa comunità ebraica di Amsterdam. Amsterdam era la comunità madre di quella londinese<ref>Gli ebrei portoghesi di Londra erano stati ammessi da Oliver Cromwell nel 1656 dopo una relativa petizione della comunità di Amsterdam. La petizione era stata concepita da Rabbi Menashe ben Israel. Si veda Hyamson, pp. 12-13.</ref> e i legami erano stretti. Nieto si trovava ad affrontare ben più dei soli effetti passivi della persecuzione iberica: doveva combattere contro un considerevole corpus di quello che era, secondo l'ebraismo rabbinico, il pensiero eretico che proveniva in modo univoco dalla comunità sefardita.<ref>Petuchowski, p. 40.</ref> Da Costa aveva pubblicato ''Exame das tradições phariseas'' (1624) in cui descriveva in dettaglio diverse sue discrepanze con le tradizioni e la legge dell'ebraismo rabbinico.<ref>Si veda Petuchowski, pp. 35-40 per un elenco dettagliato.</ref> I ''Marranos'', come spiegato, erano particolarmente sensibili a questi argomenti.
 
Pertanto, Nieto doveva difendere la Legge Orale contro individui di notevoli capacità intellettuali nonché e il pubblico popolare. La sua tattica per farlo fu quella di scrivere un libro ricco di sostanza per gli studiosi, ma strutturato in quattro parti nel formato di dialogo tra un non-credente e uno studioso della Legge Orale e adatto al lettore medio.<ref>Petuchowski, p. 19.</ref> Lo modellò sul ''[[w:Kuzari|Kuzari]]'' di [[w:Yehuda Ha-Levi|Rabbi Yehuda Ha-Levi]] — chiamandolo infatti col sottotitolo "Il secondo Kuzari" — in cui lo studioso o ''Haver'' rivisitò il Re dei [[w:Cazari|Kuzari]]. Come titolo principale, lo chiamò ''Mateh Dan'' — "Lo staff del giudizio", "DaN" in ebraico (דן) è l'acronimo delle sue iniziali <u>Da</u>vid <u>N</u>ieto.
 
Nieto usò molti degli argomenti che erano stati usati dai precedenti rabbini contro gli ebrei [[w:Caraiti|caraiti]] perché condividevano in comune con i marrani la critica della validità della Legge Orale. Yehuda Ha-Levi era una fonte ovvia da cui attingere, come lo era Maimonide.<ref>Petuchowski, p. 70.</ref>
 
Ma in tutto il testo Nieto mira a stabilire il principio dell'autorità rabbinica e la validità della Legge Orale. Non cerca semplicemente di provare questa o quella data legge, ma usando le varie leggi come esempi, costruisce il caso a favore della struttura rabbinica. (Cfr. l’"[[Le strutture basilari del pensiero ebraico/Appendice II|Appendice II]]" per un trattamento specifico).
 
Con questa presentazione Nieto non stava semplicemente confutando argomenti particolari, stava invece offrendo alla comunità una presentazione e una spiegazione coerenti della Torah Orale e dell'ebraismo rabbinico. In tal modo non solo dimostrava la sua validità, ma dava anche una fondamento alle persone per un sistema concettuale con cui potevano comprendere tutti gli aspetti della Torah Orale.
 
Il coraggio che sembra percorrere l'animo degli individui coraggiosi che cercano di ricostruire la società mediante l'educazione era molto presente in Nieto e, nella sua determinazione a insegnare principi autentici, rimase fermo e imperterrito quando fu messo alla prova. Non era infatti estraneo ad attacchi aspri e implacabili.