Embricazione del trauma in Hemingway/Guerra, trauma e testi: differenze tra le versioni

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Hemingway esplora la tensione tra il dolore di tornare a casa e il dolore di ricordare casa e sé prima dell'esperienza e del successivo trauma. Ad esempio, questa tensione appare in (1933) "Fathers and Sons" di Hemingway mentre Nick Adams, più vecchio e presumibilmente più esperto, vaga peripateticamente il paese dopo la morte di suo padre. La struttura narrativa della storia incarna la tensione tra i due aspetti della nostalgia e della memoria. Nella storia, la figura di Adams osserva che suo padre era "sentimental, and, like most sentimental people, he was both cruel and abused" (''The Complete Short Stories of Ernest Hemingway'', 370). La designazione di suo padre come "cruel" fa eco al senso dell'azione presente mentre "abused" evoca un senso di memoria. Nick Adams, come figura narrativa e punto di voce della storia, commenta la connessione tra esperienza e memoria in questo racconto che appare per ultimo in ''Winner Take Nothing'' del 1933. Nella costruzione della narrazione, Adams è visto come consapevole del presente soggettivo, ma è anche rappresentato come cosciente del passato oggettivo.
 
Le storie in ''Winner Take Nothing'', così come ''In Our Time'' e ''Men Without Women'', sono tutte scritte dopo il ritorno di Hemingway dalla Prima Guerra Mondiale. ''Winner Take Nothing'' si presenta cronologicamente tra le sue esperienze nella Prima Guerra Mondiale e nella Seconda Guerra Mondiale.<ref>Ernest Hemingway riflette e crea catturando l'ambiente e l'ethos circostanti. Le sue esperienze nella PGM come autista di ambulanza sono molto utili nella sua prima narrativa. James Nagel, in ''Hemingway in Love and War'', afferma che il percorso italiano di Hemingway è stato per lui una fonte di materiale e che Hemingway usò quasi ogni aspetto dell'esperienza dall'inizio della sua carriera fino all'ultimo (264). La prospettiva di Nagel sulla pervasività della sua esperienza in Italia durante la PGM è evidente nella narrativa di Hemingway che spazia da Nick Adams a Jake Barnes a Fredric Henry.</ref> I racconti di Hemingway in queste raccolte racchiudono un senso del trauma della guerra misurato contro il ricordo di questo trauma. Nel (1927) "Now I Lay Me", la figura/voce di Adams medita l'effetto del trauma bellico sui suoi ricordi e sulla sua capacità di "ricordare" osservando nella sua mente insonne che:
{{q|I tried to remember everything that had ever happened to me, starting with just before I went to the war and remembering back from one thing to another. I found I could only remember back to that attic in my grandfather’s house. Then I would start there and remember this way again, until I reached the war.<ref>Hemingway, ''The Complete Short Stories of Ernest Hemingway'', 277.</ref>}}
Il ''focus'' del brano chiarisce l'importanza di "ricordare" in relazione alle narrazioni di Hemingway. Il ricordare che agisce nella struttura di questa storia serve come mezzo sia per impegnare sia per evitare il dolore del ritorno a casa e il dolore di ricordare casa e sé prima dell'esperienza e del successivo trauma.<ref>La teorica psicoanalitica Angelika Rauch in "Post-Traumatic Hermeneutics: Melancholia in the Wake of Trauma", afferma che "il trauma è meno significativo come evento che può essere risolto in una data precedente rispetto alle sue risoggettificazioni posteriori e alla ristrutturazione del soggetto che ne è la conseguenza" (113).</ref>