Le strutture basilari del pensiero ebraico/Analisi degli esempi storici: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
testo
testo
Riga 48:
A poco a poco si allontanò dall'influenza delle posizioni [[w:Gaon|geoniche]], constatando di essere stato sviato in gioventù dalle loro interpretazioni e affermò invece le proprie idee e interpretazioni della legge. "Dio sa che nella maggior parte dei punti [in cui ho modificato le mie sentenze nella ''Mishneh Torah'' variandole dal ''Commentario alla Mishna''] è solo perché fui fuorviato nel seguire i Geonim, come col ''[[w:Nissim ben Jacob#Opere|Megillat Setarim]]'' di [[w:Nissim ben Jacob|Rabbi Nissim]] e ''Sepher haMitsvot'' di Rabbi Hafetz".<ref>''Igerot'', Shelat, p. 305.</ref> Questa tendenza fu l'ennesima fonte di critiche che gli piombarono addosso dai rabbini delle yeshivah a Baghdad.<ref>Halbertal, p. 93.</ref> Maimonide fu audace per molte ragioni. I Geonim erano riconosciuti come autorità legali monumentali e, da un punto di vista logistico, le parole scritte hanno grande inflenza. "Questa è la grande malattia e malvagità... che tutte le parole trovate nei libri siano fissate nei cuori come verità a prima vista; ciò è particolarmente vero quando provengono da coloro che [ci] hanno preceduto".<ref>Maimonide, ''Igerot (Lettere)'', Mossad HaRav Kook, 1994, p. 112, nota 8.</ref>
 
I passi radicali di Maimonide verso la ricostruzione furono rafforzati dal suo coraggio e dalla sua determinazione a fare ciò che era giusto e insegnarlo a tutti coloro che potevano ascoltare e apprendere, indipendentemente dal pericolo e dalle ripercussioni. Guidò con coraggio e convinzione. Ciò fu reso alquanto chiaro che nelle sue osservazioni conclusive riportate nella sua ''Lettera allo Yemen''. Anche al punto di mettersi in pericolo mortale, Maimonide esorta che le sue parole di incoraggiamento e forza d'animo siano lette da tutti, sebbene con cautela.<ref>Maimonide, ''ibid.'', p. 56.</ref>
 
{{q|Ciò che desidero da te è di inviare copie di questa epistola a tutte le congregazioni delle città e dei villaggi, al fine di rafforzare la loro fedeltà e raddrizzare i loro passi. E leggila davanti alla comunità e agli individui... dopo che avrai preso la massima precauzione [per astenerla] da persone malvagie che la [potrebbero] pubblicizzare davanti alle nazioni del mondo poiché allora [eventi] ci accadrebbero da cui Dio deve salvarci. Ho [nondimeno] scritto questo e temo molto per i [risultati che ne conseguiranno], ma ho deciso che vale la pena insegnare ciò che è giusto alle masse e rischiarne il pericolo... poiché quelli che hanno preso il posto dei profeti (i saggi di Israele) hanno detto: "Ai messaggeri in rotta verso l'adempimento di un comandamento non viene ingiuria", e non esiste comandamento più grande di questo. La pace sia su tutto Israele.
 
== Mosè Luzzatto 1707-1746 ==
[[File:Ramhal detail.jpg|right|200px|thumb|<small>Mosè Luzzatto, particolare di affresco all'Auditorium di [[w:Acri (Israele)|Acri]]</small>]]
[[w:Mosè Luzzatto|Mosè (Moshe Chaim) Luzzatto]] nacque a [[w:Padova|Padova]], in Italia, da ricchi genitori nei primi anni del XVIII secolo. A soli trent'anni dalla morte di [[Baruch Spinoza]] e [[w:Sabbatai Zevi|Sabbatai Zevi]], il mondo ebraico in cui nacque stava ancora vacillando sia per le sconvolgenti ondate dell'Illuminismo sia per le tempeste di un falso messia. L'Europa ebraica era a pezzi e lo storico [[w:Heinrich Graetz|Heinrich Graetz]] (p. 199) descrive senza mezzi termini il periodo: "Gli ebrei non furono mai in una situazione così penosa come alla fine del diciassettesimo e all'inizio del diciottesimo secolo... gli passati maestri dell'Europa... erano diventati infantili, o peggio, vecchi rimambiti... Non c'era un singolo evento incoraggiante, nemmeno una persona che incutesse rispetto e degnamente rappresentasse l'ebraismo". Perfino Luzzatto secondo Graetz non era degno di nota se non per il suo talento nella poesia ebraica (p. 204). Viene sicuramente sottovalutato da Graetz, anche in termini di padronanza della prosa e della poesia ebraiche ed è oggi riconosciuto come la "pietra angolare della moderna letteratura ebraica... che servì come base per l'integrazione degli ebrei nella vita europea moderna, e che aprì le porte allo sviluppo del nazionalismo ebraico e del sionismo".<ref>Tishby, "Introduction", xi.</ref>
[[w:Mosè Luzzatto|Mosè (Moshe Chaim) Luzzatto]] nacque a [[w:Padova|Padova]], in Italia, da ricchi genitori nei primi anni del XVIII secolo.