La prosa ultima di Thomas Bernhard/Conclusione 3: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
testo
testo
Riga 5:
 
[...]
 
{{...}}
 
 
 
{{clear}}
 
 
Line 18 ⟶ 24:
pensai, non ho mai preso coscienza del mio vero stato di
salute, ma ciò accadeva ora con brutalità tanto maggiore,
mentre giacevo a letto, insonne, in collera ''con tutto''. Proprio
quando dovevo fare di tutto per riguardarmi, anche nell'idea
di scrivere un giorno, forse, quellquell’''Estinzione'' che mi si era
radicata in testa, mi lascio prendere ora da un'agitazione che,
se non fatale, può tuttavia esserci dannosa, pensai. A Roma
mi sono abituato a un ''ritmo benefico per la mia malattia'',
pensai, anche per quanto riguarda le lezioni a Gambetti, ho
misurato quel ritmo esattamente sulla mia condizione di
Line 53 ⟶ 59:
presto possibile, se non altro per il mio cuore, a casa, come
mi dissi, perché è a Roma che sono a casa, non qui a
Wolfsegg, e poi tornerò ad aver cura del mio cuore, ''senza più chiedergli troppo'', come ha detto l'internista e come Maria continua a ripetermi, tu chiedi troppo al tuo cuore, ripete
chiedergli troppo, come ha detto l'internista e come Maria
continua a ripetermi, tu chiedi troppo al tuo cuore, ripete
sempre, fa' attenzione al tuo cuore, io la ascolto sempre
quando lo dice, e intanto non penso nulla, anche se ha
Line 65 ⟶ 69:
ancora con l'accappatoio addosso, mi sedetti sulla poltrona
accanto alla finestra, dallo scaffale avevo preso una cosiddetta
''monografia'' su Descartes. Contro ogni aspettativa, Descartes
è riuscito di colpo a sviarmi da tutte le mie angosce, fin dalle
prime frasi di Descartes, non su di lui, fui in salvo. Leggevo
Line 188 ⟶ 192:
continuavano a chiedere di me, ma le mie sorelle non
rispondevano a quelle domande, perché temevano che poi,
''dopo il funerale'', potessi ''chieder conto'' di quelle risposte,
come pensai, ''anche se'' oppure ''poiché'' sapevano che stavo
davanti alla cappella. Non avevo più voglia di contare la gente
che entrava, come avevo fatto da principio, ben presto furono
Line 203 ⟶ 207:
da almeno mezz'ora, quando Spadolini entrò, accompagnato
da Caecilia. I vescovi salutarono Spadolini come se fosse di
rango molto superiore al loro, non si erano ''alzati'', per
salutarlo, erano ''balzati in piedi''. ''Una triste occasione'', ha
detto il vescovo di Linz, e Spadolini di rimando: ''una terribile
disgrazia'', al che tutti si sedettero. Conversarono fra loro,
senza che io dovessi partecipare al loro colloquio, parlarono
di Roma, cosa che ha fatto grande impressione ai vescovi
Line 231 ⟶ 235:
Wolfsegg, dopo essersi rivolti esclusivamente a me e dopo
che Spadolini si fu fatto riconoscere da loro come uno dei
miei migliori amici, ''il mio primissimo amico romano'', come
disse. Era da decenni un grande amico di famiglia, era spesso
nostro ospite ed era sempre stato entusiasta di Wolfsegg, un
''paesaggio magnifico, errlich'', un ''edificio magnifico, errlich'',
uno ''stile di vita magnifico, errlich'', disse. I vescovi non si
saziavano di guardarlo e di ascoltarlo, lui portava i vestiti più
eleganti che probabilmente avessero mai visto. Il mio ruolo
Line 244 ⟶ 248:
perfettamente freddo, ma in effetti non provavo nulla più di
quanto provassi ad altri funerali, il fatto che ora fosse la mia
famiglia, a essere ''portata alla tomba'', non mi sconvolgeva,
perché lo spettacolo era troppo grande per consentire,
comunque, un tale sconvolgimento, ma quello
Line 258 ⟶ 262:
quando è bravo, non occorre che glielo dicano, pensai.
Spadolini ebbe la spudoratezza di richiamare l'attenzione dei
vescovi, più volte, sul mio ''straordinario contegno'', proprio
Spadolini, che sicuramente mi aveva letto dentro, ma
continuava a dire ai vescovi, in maniera che mi riusciva ora
Line 278 ⟶ 282:
erano presentati con tutte le loro onorificenze
nazionalsocialiste appuntate sul petto. Dietro di loro aveva
preso posizione il cosiddetto ''Kameradschaftsbund'',
un'associazione di ex combattenti dalle idee in tutto e per
tutto nazionalsocialiste. Seguivano diversi altri gruppi, si era
Line 293 ⟶ 297:
poteva, si faceva da parte sulla strada di pietrisco che saliva
dal paese, per cedere il passo ai carri con le bare ed a noi, il
piano di Caecilia era riuscito, tutto ''funzionava'', era stato
effettivamente possibile formare e mettere in movimento un
corteo funebre, lei mi camminava accanto come
Line 330 ⟶ 334:
congedo, con una certa concisione, quando hai ricevuto il
telegramma, pensai. Il funerale è ormai soltanto un dramma
che ti hanno imposto, e dal cui titolo, ''rendere gli estremi onori'', in fondo sei solo disgustato, perché è una menzogna. Ma ogni dramma è una menzogna, pensai. E questo genere di
onori, in fondo sei solo disgustato, perché è una menzogna.
Ma ogni dramma è una menzogna, pensai. E questo genere di
dramma è la menzogna più grande. Un funerale come questo
è il dramma più grandioso che si possa immaginare, pensai.
Line 352 ⟶ 354:
breve discorso in memoria dei morti, più che altro
un'allocuzione, parlando però di nostro padre come
delldell’''amico scomparso in maniera tanto tragica'', della ''madre di profonda bontà'', del ''figlio'' di ''bontà'' altrettanto ''profonda''. Gli arcivescovi hanno un modo di parlare tutto loro, pensai,
profonda bontà, del figlio di bontà altrettanto profonda. Gli
arcivescovi hanno un modo di parlare tutto loro, pensai,
salmodiano tutto quel che dicono, frequentando il seminario
sono andati in realtà all'accademia cattolica di arte
Riga 457:
fabbricante di tappi per bottiglie da vino, in quanto nostro
cognato, aveva fatto buon (e sprovveduto) viso a cattiva sorte,
per così dire. In tutto quell'insieme lui era in effetti ''il personaggio fuori posto'', ora riconoscibile come personaggio completamente fuori posto con chiarezza assai maggiore che
personaggio fuori posto, ora riconoscibile come personaggio
completamente fuori posto con chiarezza assai maggiore che
in passato. Tutti gli occhi erano puntati da una parte su me,
dall'altra su Spadolini. Caecilia, com'è naturale, aveva
Line 499 ⟶ 497:
sussurrato Caecilia poco prima che il corteo funebre si
mettesse in movimento, veniva il mio compagno di studi
Eisenberg, il mio ''fratello nello spirito'', il rabbino di Vienna,
col quale parlerò subito alla fine della cerimonia, pensai. Un
simile corteo funebre è grottesco, pensai. Un simile corteo
Line 508 ⟶ 506:
come me, a nessuno sarebbe mai venuto in mente di pensare
così, al contrario, se per così dire mi avessero visto e sentito
pensare, tutti avrebbero pensato che ero ''io'', più di chiunque
altro, a mancare di buon gusto. E forse sono davvero
quest'uomo che, più di chiunque altro, manca di buon gusto,
Line 517 ⟶ 515:
quando l'arcivescovo di Salisburgo si avvicinò alla tomba
aperta per tenere un discorso in cui fin dal principio si
parlava del ''grande valoroso guerriero sul campo di battaglia'',
espressione con cui l'arcivescovo di Salisburgo altri non
intendeva che mio padre. Si parlò solo di mio padre, mia
Line 545 ⟶ 543:
del cosiddetto responsabile del Kameradschaftsbund fu
meschino, anzi addirittura abietto, il responsabile aveva detto
infatti che mio padre, in realtà, aveva ''vissuto soltanto per i fini del Kameradschaftsbund''. Dapprima avevo trovato meschino e abietto il discorso del responsabile, ma qualche
minuto dopo già non più, perché dovetti dirmi che ''fino a un certo punto'' il responsabile aveva detto ''la verità''. Anche il presidente della società di caccia ha detto la verità, dovetti
fini del Kameradschaftsbund. Dapprima avevo trovato
meschino e abietto il discorso del responsabile, ma qualche
minuto dopo già non più, perché dovetti dirmi che fino a un
certo punto il responsabile aveva detto la verità. Anche il
presidente della società di caccia ha detto la verità, dovetti
dirmi, anche i due ex Gauleiter avevano detto la verità, mio
padre, ''il camerata'', era uno dei loro, per tutti quelli che ora
parlavano lì era stato uno dei loro. Continuavo a ripetermi
che era imbarazzante che nessuno, per negligenza, avesse
Line 574 ⟶ 568:
davanti alla fossa aperta. Giganteschi danni forestali a nord,
fin giù a Gallspach, pensai, trentadue ettari di prima qualità
andati perduti solo per il cosiddetto ''accorpamento fondiario'',
la collera di mio padre durò settimane. D'altra parte pensavo
alla gigantesca evasione fiscale a opera del fiscalista di Wels.
Il modo in cui quello pronuncia la parola ''Wolfsegg'' mi
riempie di repulsione, ed egualmente il modo in cui la
pronunciano gli altri, quelli di Wels e di Linz e di
VòcklabruckVöcklabruck e di Ebensee. Ho sempre odiato la parola
''Wolfsegg'', pensai davanti alla fossa aperta, ho sempre odiato,
esecrato e odiato tutto quanto avesse a che fare con la parola
Wolfsegg. Di conseguenza ho sempre odiato, sin
Line 588 ⟶ 582:
paese ed alle campagne con la stessa falsità con cui gli altri,
dal paese e dalle campagne, salgono a Wolfsegg. Fin da molto
giovane mi sono ritratto ''in me'', disgustato da loro, pensai ora
davanti alla fossa aperta. Il tutto, una gigantesca frode da
parte di Wolfsegg, pensai, un'associazione a delinquere
Line 645 ⟶ 639:
compiuto, ci togliamo la vita. In questo senso è solo logico,
Gambetti, che al volgere del millennio quelli che vivono di
pensiero e grazie al pensiero, si ''siano già'' tolti la vita. Il mio
consiglio a coloro che pensano può essere soltanto quello di
togliersi la vita ''prima del volgere del millennio'', Gambetti, è
effettivamente la mia convinzione, ho detto a Gambetti,
pensai ora davanti alla fossa aperta. Sembrava sempre che
Line 665 ⟶ 659:
a morte fino a renderlo irriconoscibile, avevo detto a
Gambetti, pensai ora. Prima quel meschino e ignobile
''nazionalsocialismo'' e poi quel meschino e ignobile e
criminale ''pseudosocialismo'', ho detto a Gambetti al Pincio,
pensai ora davanti alla fossa aperta. La distruzione e
l'annientamento ''nazionalsocialista'' e ''pseudosocialista'' della
nostra patria austriaca, in collaborazione con il ''cattolicesimo''
austriaco, che per quest'Austria non è mai stato altro se non
fonte di sventura. Oggi l'Austria è un paese governato da
Line 707 ⟶ 701:
sguardo, come si usa dire. Gli invitati al funerale, a eccezione
degli arcivescovi e vescovi e dei nostri parenti più stretti,
sono stati invitati ad accomodarsi nelle locande Brandi''Brandl'' e
''Gesswagner''. La banda, distaccata da mia sorella Caecilia in
parte da Brandi''Brandl'', in parte da ''Gesswagner'', si mise a suonare
per loro. Gli arcivescovi e i vescovi e i parenti erano stati
''invitati a pranzo'', come si usa dire, su a casa nostra. I più si
trattennero fino al tardo pomeriggio. Spadolini partì quella
sera stessa per Roma, parto subito con lui, ho pensato
Line 720 ⟶ 714:
chiudendomi nella mia stanza per quei momenti in sua
compagnia, non volevo più essere disturbato. Alexander era
di nuovo ossessionato da una delle sue ''idee per la vita'', voleva
chiedere al presidente del Cile di liberare tutti i prigionieri
politici in Cile, la più atroce di tutte le dittature. Non lo
Line 730 ⟶ 724:
Wolfsegg che, come nel frattempo era stato accertato in
maniera inconfutabile, ora apparteneva esclusivamente a me,
''con tutti i diritti e i doveri'', come si dice in linguaggio
giuridico. Avevo già in testa un piano per il futuro di
Wolfsegg, e di tutto ciò che in Bassa Austria e nel Burgenland