La prosa ultima di Thomas Bernhard/Introduzione 3: differenze tra le versioni

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== Da ''Beton'' a ''Auslöschung'' ==
Dopo la pubblicazione di ''Beton'' (1982), Bernhard mantenne un flusso costante di un'opera importante di narrativa all'anno fino al 1986. Bernhard non nascondeva che scrivesse per pagarsi i mutui e mantenere un buon stile di vita (possedeva una Mercedes, spesso alloggiava in alberghi a cinque stelle ed era rinomato tra i suoi amici per i gusti costosi);<ref>Si vedano i commenti di Maja Lampersberg in: Fialik, ''Der Charismatiker'', pp. 109-10.</ref> secondo quanto riferito, si vantava con Hennetmair del suo successo finanziario: "Wenn ich denke, daß ich heute solche Summen [...] erhalte, dann muß ich schon sagen, ich hab’s zu was gebracht."<ref>Karl Ignaz Hennetmair, ''Aus clem versiegelten Tagebuch: Weihnacht mit Thomas Bernhard'' (Weitra: Bibliothek der Provinz, 1992), p. 35. Anche Murau in ''Auslöschung'' apprezza molto il denaro: "Es ist sein [Onkel Georgs] Verdienst, daß ich Geld zwar sehr hoch, aber nicht am allerhöchsten einschätze [...]" (''Auslöschung'', p. 44, rr. 25-7).</ref> Questo fu un periodo prolifico per Bernhard: oltre a ''Ein Kind'' e ''Beton'', il 1982 vide anche la pubblicazione di ''Wittgensteins Neffe''. Nel 1983, Suhrkamp pubblicò una raccolta dei suoi drammi (''Stücke'' 1969-1981), e Bernhard pubblicò la commedia ''Der Schein trügt'' e la narrativa in prosa, ''Der Untergeher''. Nel 1984 uscì ''Holzfällen'' e fu seguito nello stesso anno dalle opere teatrali ''Der Theatermacher'' e ''Ritter, Dene, Voss''. Nel 1985, a parte ''Alte Meister'', Bernhard fu coinvolto in una controversia pubblica inizialmente causata dalle sue critiche all'Austria in ''Der Theatermacher'' e che finì per riguardare la sovvenzione statale agli artisti con l'allora ministro delle finanze, [[w:Franz Vranitzky|Franz Vranitzky]]; Bernhard produsse una risposta bruciante all'affermazione di Vranitzky secondo cui spettacoli come ''Der Theatermacher'' non dovrebbero essere tollerati sul palcoscenico austriaco. Nel 1986, pubblicò la commedia ''Einfach kompliziert'' prima dell'uscita di ''Auslöschung''. <ref>Per dettagli completi sulla produzione di Bernhard in questi anni, inclusi stralci di recensioni, si veda: Dittmar, ''Werkgeschichte'', pp. 236-311.</ref>
 
Gli anni ’80 furono un periodo intenso per i progetti di prosa più ambiziosi di Bernhard: ''Der Untergeher'' (1983), nonostante il titolo, conferma la concentrazione post-autobiografica di Bernhard sui protagonisti che superano le crisi personali e sopravvivono — in questo caso, il narratore-protagonista il cui istinto lo vede evitare la caduta personale e sopravvivere al romanzato [[w:Glenn Gould|Glenn Gould]] e al soccombente Wertheimer; <ref>Thomas Bernhard, ''Der Untergeher'' (Frankfurt: Suhrkamp, 1983).</ref> ''Holzfällen'' (1984) suscitò molte polemiche nella sua satira pesante e esplicita di Gerhard e Maja Lampersberg, il compositore-operettista e la sua ricca moglie, entrambi i quali, come amici e committenti, fecero molto per promuovere la carriera di Bernhard negli anni ’50 prima di estraniarsi da loro nel 1960; <ref>Thomas Bernhard, ''Holzfällen: Eine Erregung'' (Frankfurt: Suhrkamp, 1984). Esistono vari resoconti degli eventi e del dramma in merito alla confisca del libro e susseguente ritiro della denuncia da parte di Lampersberg. Tale spettacolo pubblico durò dal 29 agosto 1984 al 15 febbraio 1985. Per un'esposizione chiara e cronologica dello scandalo ed il suo contesto, si veda: Eva Schindlecker, "Thomas Bernhard: – ''Holzfällen: Eine Erregung''; Dokumentation eines österreichischen Literaturskandals", in Schmidt-Dengler e Huber, pp. 13-39. Per la versione di Lampersberg sulla sua amicizia e successivo estraniamento da Bernhard, si veda il seguente volume informativo delle conversazioni: Fialik, ''Der Charismatiker'', pp. 49-50.</ref> ''Alte Meister'' (1985) – come ''Holzfällen'' e, in misura leggermente minore, ''Der Untergeher'' – era un racconto arguto (tra i miei prediletti bernhardiani), ma serio e intensamente personale delle pretese mostrate dai mediocri devoti a cultura e arte. <ref>Thomas Bernhard, ''Alte Meister: Komödie'' (Frankfurt: Suhrkamp, 1985).</ref> ''Alte Meister'' attaccò allegramente le vacche sacre dell'Austria, come [[w:Adalbert Stifter|Stifter]] e [[w:Anton Bruckner|Bruckner]], con il chiaro obiettivo della provocazione pubblica. Nonostante queste divagazioni satiriche dalle più sobrie preoccupazioni esistenziali della pentalogia e di ''Beton'', la presenza in tutte e tre queste opere di una figura sufficientemente resiliente da sopravvivere alle crisi, conferma il cambiamento delle storie di Bernhard dal 1975 verso una posizione più centrata sull'uomo.
 
''Der Untergeher'' parla apparentemente dell'amicizia tra tre ex studenti di musica: il pianista virtuoso, Glenn Gould, Wertheimer e il narratore. Tuttavia, l'impulso che guida le osservazioni del narratore indica i soggetti preferiti di Bernhard in termini di sopravvivenza personale, rappresentazione artistica e perfezionismo. Continuando il tema della sopravvivenza di ''Beton'', il narratore in prima persona sopravvive a entrambi i suoi amici. Alla fine Gould viene distrutto dagli alti standard che si pone; la sua perfetta padronanza del piano non può compensare la sua solitudine.<ref>Bernhard, ''Der Untergeher'', p. 35.</ref> Anche Wertheimer è ridotto al suicidio dal suo perfezionismo ossessivo e incontrollabile che aggrava la sua delusione per la vita, quando sua sorella si sposa e si trasferisce in Svizzera. Il titolo si riferisce a Wertheimer che, a differenza del narratore accomodante (che è socievole e scrive articoli sulla musica), è predestinato al fallimento in un mondo imperfetto. <ref>''Ibid.'', p. 126.</ref> Wertheimer ricorda in modo sorprendente le precedenti figure estreme di Bernhard (vedi Roithamer e Konrad) e, come a sottolineare lo sviluppo della prosa di Bernhard, c'è persino un commento narrativo negativo sui suoi alti standard ("Daß er immer alles gefordert, aber nichts gegeben hat"). <ref>''Ibid.'', p. 144.</ref> Anche il suo suicidio viene deriso dal narratore come il prodotto di un pazzo. <ref>''Ibid.'', p. 178.</ref> Almeno i talenti artistici di Gould lo rendono felice (''"Glenn ist ein glücklicher Mensch"''), ma tali talenti sono una vocazione non una scelta e quindi un'opzione preclusa a Wertheimer e al narratore, che sono semplici mortali. <ref>''Ibid.'', p. 145 [corsivo nell'originale].</ref> A differenza di Wertheimer, il narratore può rinunciare ai suoi sogni precedenti di diventare un virtuoso musicale nella consapevolezza che non raggiungerà mai le altezze di Gould. <ref>''Ibid.'', pp. 158-9.</ref> In confronto con i suoi amici, egli conduce un'esistenza equilibrata. Questo narratore comprova il cambiamento nei narratori di Bernhard dopo Rudolf.
 
 
 
 
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