La prosa ultima di Thomas Bernhard/La storia di Anna: differenze tra le versioni
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Questo breve riassunto in una singola frase allunga le qualità intrinsecamente ipotattiche della lingua tedesca senza creare un effetto esagerato e denso. C'è una caterva di informazioni in questa frase. Da questo punto di vista, può essere paragonata alla frase di apertura del libro; quella frase, tuttavia, è molto più lunga e le informazioni sono impartite con contraddizione, mancanza di fiducia ed espressione torturata. Sarebbe molto insolito per qualcuno che prende in mano il testo di Bernhard per la prima volta non dover rileggere la prima frase. Questa successiva frase di riepilogo, tuttavia, è cristallina e segna la capacità di Rudolf di distaccarsi e riassumere una situazione, senza ricorrere a qualificazioni inconcludenti. All'inizio del libro, egli è così coinvolto che digressione, contraddizione e ripetizione si mescolano per formare una trama testuale che è difficile da prendere in considerazione di primo acchito. La maggiore perspicacia mentale, la preoccupazione per i problemi di qualcun altro e la necessità di far un passo indietro, distaccarsi e guardare il tutto complessivamente, producono chiarezza. Questo è un elemento importante in quello che può essere definito il ringiovanimento di Rudolf mediante il reinserimento sociale.
La storia all'interno di una storia, che vede Rudolf come un narratore in terza persona, consente a Bernhard di renderlo osservatore e rinarratore. Ciò a sua volta consente
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