La prosa ultima di Thomas Bernhard/Musica e letteratura: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
testo
testo
Riga 3:
 
= Musica e letteratura =
Musica e letteratura sono due elementi importanti delle esperienze emotive e intellettuali di Rudolf. Tuttavia, il loro contributo al testo è insolito, in quanto nessuna delle due è discussa in alcun dettaglio specifico. Mendelssohn, il lavoro progettato da Rudolf e i nomi di vari scrittori ([[w:Voltaire|Voltaire]], [[w:Lev Tolstoj|Tolstoj]], [[w:Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]], [[w:Novalis|Novalis]] e così via) compaiono sì nella narrazione, ma sono motivi, non punti di discussione sostanziali a sé stanti. Fanno parte dell'esplorazione di sé da parte di Rudolf; non sono punti di partenza per una discussione specializzata. Per Rudolf, la musica e la letteratura rappresentano la speranza, distaccata dal mondo finora deludente del rapporto sociale e dei dubbi affari commerciali di sua sorella. Nonostante l'importanza del tema mendelssohniano, è la letteratura che interviene più attivamente ed efficacemente nella vita di Rudolf. Può finanche dire che la musica è la cosa più importante del mondo per lui, <ref>Bernhard, ''Ibid.Beton'', p. 168.</ref> ma gli effetti di un riferimento letterario (a ''[[w:Zadig|Zadig]]'' di Voltaire) segnano per Rudolf un momento determinante più significativo nella narrazione rispetto a qualsiasi incidente legato alla musica.
 
Per un uomo il cui apparente filo narrativo principale è il suo blocco dello scrittore rispetto al suo lavoro musicologico, poco peso è dato alla sua ossessione per Mendelssohn. La questione è menzionata, ma non descritta o esaminata. Il metodo o la tesi o i punti più fini del suo lavoro non vengono discussi una sola volta. In ''Die Ursache'' c'erano parafrasi dalle letture delle ''Essais'' di Montaigne da parte del giovane Bernhard; qui, in ''Beton'', non vi è un tale impegno attivo con il materiale intellettuale primario (a parte la citazione di una riga dello ''Zadig'' di Voltaire). In ''Die Ursache'', la musica era al massimo della potenza quando permetteva al giovane allievo – tirannizzato da Grünkranz e dall'ideologia nazista – di sfuggire ai suoi tormentatori con il pretesto della pratica del violino. Per quanto utile, la musica era lungi dal rappresentare un alto ideale culturale che permetteva l'edificazione. Per gran parte di ''Beton'', la musica svolge un ruolo simile. Rudolf non si occupa della sua materia. Il lettore sa solo che Mendelssohn è il suo compositore preferito; <ref>''Ibid.'', p. 7.</ref> lo scopo preciso di questo studio non viene palesato.
 
Nella prima parte del diario, la musica viene utilizzata da Rudolf per delineare e comprovare il proprio programma che ha poco a che fare con la musica in sé. A parte il lavoro su Mendelssohn, sul quale poco viene rivelato dopo la pagina iniziale, la musica viene introdotta come un'altra area della sua vita che è viziata e dominata da sua sorella e da persone come lei: "[...] aber meine Schwester und alle ihr ähnlichen Menschen [...] hat ''[sic]'' alle meine [musikalischen] Pläne zunichte gemacht [...]." <ref>''Ibid.'', pp. 13-14.</ref> La musica qui funge da simbolo di un obiettivo personale che viene vanificato dal mondo esterno — in questo caso, da sua sorella. Non vengono forniti maggiori dettagli sul suo interesse per le opere che menziona (''[[w:Jenůfa|Jenůfa]], [[w:Moses und Aron|Moses und Aron]]'' e altri). <ref>''Ibid.'', p. 14.</ref> Più avanti nel diario, è la stessa storia: quando sua sorella lo sminuisce al tavolo da pranzo di fronte dei suoi amici-clienti rinfacciandogli il suo progetto musicologico decennale che non ha ancora visto la prima parola scritta, l'implicazione è che la sua integrità intellettuale viene derisa per farci sopra una bella risata tra gli astanti in modo da facilitare l'atmosfera d'affari per la sorella intrigante. La musica è un mezzo nel testo per indicare qualcos'altro — qui, l'insicurezza di Rudeolf e la sua frustrazione nell'essere dominato e usato da sua sorella per i suoi scopi commerciali. Un po 'più tardi, quando descrive le affaristiche "escursioni-omaggio" di sua sorella al Teatro dell'opera di Vienna per vendere abilmente alcuni appezzamenti immobili, la musica viene, ancora una volta, usata come mezzo per raggiungere un fine che è molto lontano da qualsiasi intrinseca qualità musicale o artistica. Per sua sorella, la musica rappresenta un modo di combinare affari ("Die Leute sind ganz verrückt von der Musik [...] und kaufen mir meine Ladenhüter ab");<ref>''Ibid.'', p. 65.</ref> per Rudolf, riportare questo fatto è un modo per ridicolizzare le pratiche di sua sorella. Quindi usa anche la musica per esprimere il proprio punto di vista, alla fine per giustificarsi. Nelle sue estese critiche su quasi ogni aspetto di Vienna, nel monologo subito dopo aver visitato il vecchio, la musica è la munizione che alimenta i suoi cannoni: Vienna lo ha disgustato dall'ascoltare musica dal vivo; la musica non è altro che "ein abgeleierter Leierkasten" in questa terribile città di un paese terribile.<ref>''Ibid.'', p. 100.</ref> Le critiche in tutta questa filippica contro Vienna, con le sue orchestre instupidite e direttori d'orchesta un tempo grandi ma ormai sbiaditi, rimangono vaghe, persino superficiali. Non vi è nessuna argomentazione sostenuta in quanto tale. Rudolf soggioga la musica alla causa della narrazione con la sua autoanalisi.
 
Dopo il monologo del perfezionismo, con la lenta apparizione di un narratore meno bellicoso, la musica è menzionata in una vena molto più positiva: la [[w:Sinfonia n. 35 (Mozart)|Sinfonia Haffner]] di [[w:Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] lo calma mentre la ascolta ad occhi chiusi cercando di superare la tensione personale; <ref>''Ibid.'', p. 144.</ref> egli ricorda come all'università la musica lo aveva salvato dalla rabbia che provava per i professori che non capivano le loro materie o non sapevano insegnare; <ref>''Ibid.'', p. 161.</ref> anche Vienna, fonte di così tanti mali, viene ringraziata per averlo almeno introdotto alla musica, "das Alleridealste": <ref>''Ibid.'', p. 162.</ref> è, in breve, la cosa per lui più importante del mondo. <ref>''Ibid.'', p. 168.</ref> L'apice di questi riferimenti positivi alla musica è la "brillante imperfezione" che egli estrae dalla rappresentazione di Mendelssohn, centrale per la ridefinizione e l'emergere dei valori umani in ''Beton''.
 
Come nella disquisizione sul perfezionismo, qui c'è una progressione: nella prima parte della narrazione, Rudolf usa la musica, quasi come fa sua sorella; tuttavia, i passaggi in cui si vede che la musica ha un effetto diretto su di lui segnalano la crescita dell'umanità di Rudolf e della speranza mentre i pensieri astratti sono, ancora una volta, sostituiti dall'esperienza.