La prosa ultima di Thomas Bernhard/Contatto umano: differenze tra le versioni

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La relazione di Rudolf con Frau Kienesberger funge da contrappeso alla sua relazione con la sorella; non c'è nulla dell'intimità contrastata e della frustrazione ribollente; non ci sono tensioni sessuali, nessun disaccordo e nessuna politica di potere personale ma, al contempo, nessun amore profondo. A differenza della sua attraente e mutevole sorella, Frau Kienesberger è ordinaria, calma (ha difetti di pronuncia), affidabile e qualcuno con cui Rudolf può conversare in modo naturale e facile.<ref>''Ibid.'', p. 125.</ref> È degno di nota che Bernhard permise alla fittizia Kienesberger di comunicare con le parole; quello della vita reale, come riporta Peter Bader nella raccolta di corrispondenza di Hennetmair con Bernhard, era una sordomuta e lavorò fedelmente per lui come domestica dal 1975 fino alla sua morte nel 1989.<ref>Bader, p. 48.</ref> Frau Kienesberger segna un'altra pietra miliare nel processo di socializzazione di Rudolf, le sue esperienze positive nell'arena del contatto e della comunicazione umana. Nel suo rapporto con la donna delle pulizie, Rudolf trova il tipo di amicizia semplice e senza complicazioni che il giovane Bernhard è visto godere con alcuni degli operai di ''Der Keller''. La relazione di Rudolf con sua sorella è più stretta e più intensa quando comunicano tra loro su questioni neutrali (come il fatto che lei gli dice: "Abbi cura di te") piuttosto che litigare teoricamente — sui reciproci consigli riguardo a come l'altro dovrebbe condurre la propria vita, o i meriti o meno della musica, delle pratiche commerciali o dei piani di viaggio. Con Frau Kienesberger emerge un lato più calmo e più riflessivo delle osservazioni di Rudolf, mentre la ritrae come l'epitome del senso comune, non riflessivo e naturale:
{{q|[...] sie erzieht ihre Kinder, indem sie überhaupt nicht über diese Erziehung ihrer Kinder nachdenkt, sie praktiziert auf die ideale Weise, was andere sich erst ausdenken müssen in ihrem Spekulationsfanatismus und scheitert nicht, wo die andern scheitern müssen.<ref>Bernhard, ''Beton'', p. l26.</ref>}}
 
È interessante notare che il narratore aggiunge il verbo "müssen" alla fine di questa lunga frase. È ''necessariamente'' impossibile soppiantare le risposte umane e naturali con costruzioni ben intenzionate, ponderate e razionali. Semplicemente non funziona; la vita non è così. In determinate situazioni, una risposta umana deve avere la precedenza. L'esempio di allevare i figli è più pertinente poiché il narratore critica il modo in cui gli altri genitori allevano i loro figli. Non è un caso che i metodi umani inconsapevolmente affettuosi e umani di Frau Kienesberger abbiano successo laddove falliscono gli approcci teorici degli altri. Mentre è chiaro che qui Rudolf potrebbe indulgere nella tendenza degli intellettuali a idealizzare le cosiddette persone "semplici", questo episodio narrativo dimostra soprattutto che egli non è un nichilista rassegnato; è desideroso di pensare allo sviluppo o alla formazione degli altri.