Interpretazione e scrittura dell'Olocausto/Repubblica Federale: differenze tra le versioni

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Nel secondo atto Rudi mette in scena il suo dramma con i detenuti del manicomio di Liberé mentre il Dottore e Goothein guardano. La scena ripercorre la carriera di un medico del campo di concentramento che torna a casa come un ''Heimkehrer'' (= reduce) tormentato da colpe ma alla fine diventa un uomo d'affari di successo, commercializzando un farmaco salvavita. Il dramma non estrae una confessione dal padre di Rudi. Invece, Herr Goothein incolpa Liberé della continua follia di suo figlio e gli ordina di andarsene. Disperato per i crimini di suo padre e la sua mancanza di pentimento, Rudi cerca di convincere Irm a suicidarsi insieme a lui. Come rappresentanti delle nuove generazioni, sostiene Rudi, loro devono lanciare una protesta. Irm rifiuta l'idea ma Rudi si spara da solo. I peccati del padre sono ricaduti sui figli. Liberé ora decide di consegnarsi alle autorità, ma Goothein lo persuade a non farlo. La vita continua normale...
 
Walser pensava che una relazione normale non sarebbe mai stata raggiunta tra la sua generazione e quella precedente. Inoltre, Auschwitz avrebbe sempre impedito un'autodefinizione tedesca positiva. Rudi è un simbolo di questa Germania diseredata e ostracizzata, come spiega Walser:
{{q|La mia generazione (purtroppo) e probabilmente ogni generazione si trova nella situazione di Amleto. I problemi che affliggono la nostra generazione, tuttavia, sono ancora più difficili da affrontare: il problema della Germania.<ref>Knapp, "Interview with Martin Walser", p. 314.</ref>}}
 
=== Martin Sperr ===