Interpretazione e scrittura dell'Olocausto/Il passato: differenze tra le versioni

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Langgässer ed Eich esplorarono la narrativa ebraica a causa delle loro connessioni ebraiche. Langgässer era in parte ebrea: era sfuggita al peggio dell'Olocausto, ma sua figlia era stata imprigionata ad Auschwitz. Eich era sposato con Ilse Aichinger, la poetessa ebrea-austriaca che era stata perseguitata durante la guerra. Gli scrittori gentili-tedeschi vedevano gli eventi dal loro punto di vista in modo simile a Hochwälder e si concentravano su temi di colpa e responsabilità. Ancora una volta i pochi spettacoli teatrali messi in scena non riscontrarono grande successo. ''Die Verschworung'' di Walter Schäfer racconta la storia di un ufficiale delle SS che, accettando la sua colpa negli omicidi, si unsce ai condannati sul patibolo.<ref>Innes, ''Modern German Drama'', p. 24.</ref> ''Die Festung'' ("La Fortezza") di [[:de:w:Claus Hubalek|Claus Hubalek]], trasmesso dalla Nordwestdeutscher Rundfunk nel 1950 (e successivamente messo in scena) sulla Rivolta degli Ufficiali del 1944, era incentrato su un generale diviso tra il suo giuramento di lealtà e i suoi sentimenti di giustizia.<ref>Bond, ''A Comparative Study of Postwar Radio Drama'', p. 68.</ref> Tutte queste opere si concentravano sulla scelta morale individuale sotto il nazionalsocialismo.
 
D'altra parte, gli scrittori che unirono e universalizzarono la sofferenza in tempo di guerra continuarono a trovare favore di pubblico. Uno di questi autori fu [[w:Heinrich Böll|Heinrich Böll]]. Come Borchert, Hans Fallada eed EnriqueErich Maria Remarque prima di lui, i personaggi di Böll sono testimoni della "storia dal basso". Böll venne arruolato nella Wehrmacht e fu ferito quattro volte sul fronte russo. Inoltre, si autosomministrò farmaci per via endovenosa ad indurre febbre alta ed evitare il servizio attivo. Alla fine fu fatto prigioniero.<ref>Martin Seymour Smith, ''Guide to Modern World Literature'' (Vol. 2), Hodder & Stoughton, 1975, p. 347.</ref> I suoi protagonisti, allo stesso modo, sono giovani soldati riluttanti, vittime della situazione politica e dei giochi del destino. Ad esempio, Andreas in [[w:Il treno era in orario|''Der Zug war pünktlich'' (''Il treno era in orario'', 1951)]], ha la premonizione che morirà da qualche parte sul fronte orientale ed è questo fatalismo che guida la narrazione del libro.<ref>Heinrich Böll, ''The Train was on Time'', Penguin, 1979.</ref> Nel suo ''Wo warst du, Adam?'' (''Dov'eri Adamo?'', 1951) Boll descrive l'esistenza simile ad un animale de caporale Feinhals e dei suoi commilitoni sul fronte orientale.<ref>Heinrich Böll, ''And Where Were You Adam?'', Penguin, 1970.</ref> Come ''[[w:Draußen vor der Tür|Draußen vor der Tür]]'', ''Wo warst du, Adam?'' riguarda la sofferenza tedesca e le atrocità delle forze alleate. Alla fine del romanzo Feinhals si avvicina alla casa dei suoi genitori mentre gli americani avanzano verso la città. La bandiera bianca della resa è affissa all'esterno. Mentre si avvicina alla porta d'ingresso, una bomba atterra sulla casa uccidendo i suoi genitori. Sente le urla di sua madre e poi un attimo dopo anche lui viene ucciso da un'altra bomba. L'analisi politica è assente.
 
Peter Demetz scrive che dopo lo spettacolo della manipolazione delle arti da parte dei nazisti a fini di propaganda, gli scrittori tedeschi del dopoguerra erano riluttanti a proporre messaggi politici definitivi. Questa riluttanza si fondeva con la richiesta da parte del ''[[w:Gruppo 47|Gruppo 47]]'' di obiettività e presentazione dei soli "fatti". Lo stile umanistico generale che ne derivava usava un vago simbolismo universale.<ref>Demetz, ''After The Fires'', p. 237.</ref> Il principale svantaggio di questo stile era che non offriva alcuna analisi politica ed evitava i dettagli della recente storia tedesca ed ebraica. L'apolitismo fu endemico nell'immediato dopoguerra, come testimoniarono i bassi risultati delle elezioni locali e nazionali. Questa era la generazione di ''ohne mich'' ("non contarmi").<ref>Berghahn, ''Modern Germany'', p. 191.</ref> Siegfried Mandel, d'altra parte, sostiene che alcuni scrittori combatterono contro questa apatia impiegando un simbolismo universale nelle loro opere "per ricordare e avvisare ascoltatori, spettatori e lettori delle realtà sociali e politiche e tenere aperti i loro cuori e le loro menti".<ref>Mandel, ''Gruppe 47'', p. 148.</ref> Uno di questi scrittori fu [[w:Günter Eich|Günter Eich]]. La sua opera radiofonica, ''Traüme'', fu trasmessa per la prima volta nel 1951 da Nordwestdeutscher Rundfunk, Amburgo.<ref>Günter Eich, "Dreams" (1953) pubbl. in Sanders-Herzfeld, ''German Radio Plays'', pp. 68-99.</ref> ''Traüme'' è diviso in cinque sogni, sognati da cinque persone diverse da parti diverse del mondo negli anni 1948-50. Ogni sogno è incorniciato da un prologo e un epilogo moralizzanti, il cui tema è fissato dal coro iniziale:
{{q|Invidio tutti quelli che possono dimenticare,<br/>che vanno a dormire imperturbabili e non hanno sogni.<ref>''Ibid.'', p. 68.</ref>}}
 
 
 
== Israele ==