Non c'è alcun altro/Dio è Persona: differenze tra le versioni

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==Dio come processo==
Teologi contemporanei che sono disturbati dall'immagine di un Dio pieno di emozioni finiscono poi per negare la Sua personalità. La loro alternativa è quella di pensare a Dio come un processo impersonale, un impulso, una forza o potenza che opera tramite la natura. Mordecai Kaplan (1881–1983), uno dei primi e più influenti [[w:filosofia del processo|teologi ebrei del processo]], definisce Dio come "la potenza che rende salvezza", dove salvezza significa realizzazione umana, la piena realizzazione di tutte quelle qualità che ci rendono veramente umani.<ref>Per questa intera sezione, si veda [[w:Mordecai Kaplan|Mordecai M. Kaplan]], ''Questions Jews Aska: Reconstructionist Answers'', Reconstructionist Press, 1956, 83-84.</ref>
 
Kaplan inizia con il presupposto che una volta che le nostre necessità fisiologiche sono soddisfatte, iniziamo "a provare il bisogno di superare caratteristiche come arroganza, appagamento, invidia, sfruttamento e odio." Allora
{{q|è naturale arrivare al passo successivo, che non richiede un tuffo nel vuoto. Il passo successivo è di concludere che il cosmo è costituito in modo tale da permettere all'uomo di soddisfare questo supremo bisogno della sua natura.}}
Il bisogno umano di salvezza richiede la convinzione che il mondo sia costituito così da permetterci di adempiere a tale bisogno.
 
==Dio si commuove?==