Non c'è alcun altro/Dio è Uno: differenze tra le versioni

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==Vivere sotto un Dio Unico==
Nel suo contesto originale lo ''Shema'' era una dichiarazione sul rapporto di Israele con Dio, ma è anche una dichiarazione di come i nostri avi vedevano il mondo. Cosa fu nell'esperienza dei nostri avi che li fece proclamare che Dio è veramente il solo dio? I nostri avi erano esseri umani comuni, non differenti intrinsecamente da te o da me. Osservavano lo stesso mondo che osserviamo noi — la natura, la storia e l'intera gamma dell'esperienza umana. Da queste osservazioni ottenevano certe conclusioni di come la loro esperienza del mondo raggiungesse una misura di coerenza. La chiave di tale tentativo era la nozione che questa esperienza, presa nel suo insieme, riflettesse la presenza e la potenza di un singolo Essere, unico e trascendente.
 
Tale convinzione non era l'unica possibile. Avrebbero potuto concludere, come fecero i loro vicini pagani, che il mondo fosse governato da una moltitudine di divinità concorrenti, ciascuna al comando di una porzione di mondo, o che ci fossero due dei, uno che personificava l'impeto dell'ordine nel mondo e l'altro l'impeto del caos o anarchia. Ognuna di queste conclusioni poteva facilmente essere supportata da prove a loro disponibili.
 
A dire il vero, questa concezione del mondo sembra aver senso anche oggi. Il mondo sembra proprio manifestare sia ordine che anarchia. Il sole si alza ogni mattina e le stagioni si susseguono in maniera totalmente prevedibile, ma poi ci sono terremoti, uragani, tornadi ed epidemie che recano un caos terribile su gente del tutto innocente. Incidenti aerei causano perdite di vite umane in modo casuale; la gente muore per infart apparentemente imprevedibili; bambini nascono con difetti genetici inaspettati. Pertanto, il mondo manifesta un unico sistema integrato o è inerentemente discorde, infranto e ambiguo? Ciascuna prospettiva ha la sua questione alternativa. Se si accetta la prospettiva di un mondo ordinato, allora bisogna spiegare il perché del caos. Se si accetta la prospettiva di un mondo anarchico, allora bisogna spiegare il perché dell'ordine che pur vi esiste. I nostri antenati scelsero la prima propsettiva. Vedevano il mondo come intrinsecamente ordinato e spiegavano quest'ordine postulando la presenza di un Dio unico, singolo, supremo e trascendente, che è sia la causa che il principio dell'ordine. Poi si affaticarono a spiegare il perché delle inspiegabili sofferenze che aleggiano sotto e intorno alla periferia dell'ordine.
 
Abbia testimonianze esplicite che i nostri progenitori fossero consapevoli di una visione dualistica del mondo, la possibilità che il mondo fosse regolato da due potenze supreme in conflitto, ma la rifiutarono. Un passo il Deutero-Isaia riporta:
{{q|Perché dall'est all'ovest si riconosca<br/>che non c'è nessun Dio fuori di me.<br/>Io sono il Signore e non c'è alcun altro.<br/>Io formo la luce e creo le tenebre,<br/>do il benessere, creo l’avversità.<br/>Io, il Signore, compio tutto questo.|Isaia, {{passo biblico|Isaia|45,6-7}}}}
 
==Il mondo è veramente uno?==