Non c'è alcun altro/Dio è Uno: differenze tra le versioni

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{{q|Ascolta Israele il Signore è nostro Dio. Il Signore è uno. Benedetto il Suo nome glorioso per sempre. E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. E metterai queste parole che Io (cioè Dio) ti comando oggi, nel tuo cuore, e le insegnerai ai tuoi figli, pronunciandole quando riposi in casa, quando cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti alzi. E le legherai al tuo braccio, e le userai come separatore tra i tuoi occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (delle città). E sarà, se ascolterete i Miei comandamenti, che oggi vi do, di amare il vostro Dio e di onorarlo con tutto i vostro cuore, con tutta la vostra anima e con tutte le vostre forze, (allora) vi darò rugiada per le vostre terre, pioggia primaverile ed estiva, così raccoglierete le vostre granaglie, il vostro vino ed il vostro olio, e darò erba per il tuo bestiame, e mangerete e sarete soddisfatti. Ma guardatevi dall'aprire i vostri cuori a rivolgervi al culto di altri dei, e di adorarli, perché (allora) l’ira di Dio sarà contro di voi, e chiuderà il cielo, e non ci sarà rugiada, e la terra non darà il suo prodotto, e passerete (sarete estinti) rapidamente dalla buona terra che Dio vi ha dato. E (quindi) mettete queste parole nel vostro cuore e nella vostra anima, e siano come parole sulle vostre mani e tra i vostri occhi, e insegnatele ai vostri figli, e pronunciatele quando riposate nelle vostre case, quando camminate per strada, quando vi addormentate e quando vi alzate, e scrivetele sugli stipiti delle vostre case e sulle vostre porte. Così saranno moltiplicati i vostri giorni e di giorni dei vostri figli nella terra che Dio promise ai vostri padri di dare loro, per tanto quanto durano i giorni del cielo sulla terra. E Dio disse a Mosè: dì ai figli di Israele di fare d’ora in poi delle frange agli angoli dei loro vestiti, e vi sia un filo azzurro in ognuna di queste frange. Questi saranno i vostri [[w:Talled|zizzit]], e guardandoli ricorderete i precetti divini, e li osserverete, e non seguirete i (vezzi del) vostro cuore e (le immagini dei) vostri occhi, che vi fanno deviare seguendoli. Così ricorderete e osserverete tutti i precetti, e sarete santi per il vostro Dio. Io sono il Signore Dio vostro, che vi ha fatto uscire dalla terra di Egitto per essere il vostro Dio, Io sono il Signore, vostro Dio.|''Shemà''<ref>[http://www.romaebraica.it/shema/ Testo con traslitterazione, della Comunità Ebraica di Roma].URL consultato 12 agosto 2019</ref>}}
 
Lo ''Shema'' ha subito il fato di altri testi comuni: viene recitato quasi senza prestarci attenzione, senza dar peso al suo significato, a cosa veramente implichi per il credente. In verità, il suo significato non è sempre o del tutto ovvio. Vediamone un'analisi.
 
====Analisi====
;Prima parte (VeAhavtà)
Recita: ''E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. E metterai queste parole che Io ti comando oggi, nel tuo cuore, e le insegnerai ai tuoi figli, pronunciandole quando riposi in casa, quando cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti alzi. E le legherai al tuo braccio, e le userai come separatore tra i tuoi occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (delle città).''<ref>[http://www.oztorah.com/2014/08/shema-comes-twice-vaetchannan/ "Shema comes twice – Va'et'channan"], su ''Ask the Rabbi-Oztorah.com''</ref>
 
È qui contenuto (''e le insegnerai ai tuoi figli'') il comandamento dell'insegnamento alle nuove generazioni - in modo letterale solo di alcuni precetti, ma per usanza generale, e nell'esegesi talmudica, insegnamento in senso lato, la conoscenza della Torah soprattutto, ma anche di altre scienze; il tutto rafforzato dalla costanza del precetto (''quando riposi in casa, quando cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti alzi''). Ed anzi, l'istruzione e l'amore per Dio devono essere un simbolo visibile (''e le legherai al tuo braccio, e le userai come separatore tra i tuoi occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte''). Nella pratica, questo precetto si manifesta nell'indossare ogni mattina (tranne Shabbat e giorni di festa) i [[w:Tefillin|Tefillin]], che appunto contengono scritti i precetti, e nell'apporre allo stipite delle porte della propria casa delle [[w:mezuzzah|mezuzzoth]] che contengono i primi due dei tre brani dello Shema (cioè quelli contenenti il precetto degli stipiti).<ref name="Bachya"/>
 
;Seconda parte (VeHayà)
Recita: ''E sarà, se ascolterete i Miei comandamenti, che oggi vi do, di amare il vostro Dio e di onorarlo con tutto il vostro cuore, con tutta la vostra anima e con tutte le vostre forze, (allora) vi darò rugiada per le vostre terre, pioggia primaverile ed estiva, così raccoglierete le vostre [[w:granaglie|granaglie]], il vostro vino ed il vostro olio, e darò erba per il tuo bestiame, e mangerete e sarete soddisfatti. Ma guardatevi dall'aprire i vostri cuori a rivolgervi al culto di altri dei, e di adorarli, perché (allora) l'ira di Dio sarà contro di voi, e chiuderà il cielo, e non ci sarà rugiada, e la terra non darà il suo prodotto, e passerete (sarete estinti) rapidamente dalla buona terra che Dio vi ha dato. E (quindi) mettete queste parole nel vostro cuore e nella vostra anima, e siano come parole sulle vostre mani e tra i vostri occhi, e insegnatele ai vostri figli, e pronunciatele quando riposate nelle vostre case, quando camminate per strada, quando vi addormentate e quando vi alzate, e scrivetele sugli stipiti delle vostre case e sulle vostre porte. Così saranno moltiplicati i vostri giorni ed i giorni dei vostri figli nella terra che Dio promise ai vostri padri di dare loro, per tanto quanto durano i giorni del cielo sulla terra.''
 
Sembrerebbe una ripetizione della prima parte. Ma si noti il passaggio dalla seconda persona singolare (''quando riposi'') a quella plurale (''quando riposate''). Ciò significa che i precetti sono una parola che riguarda il singolo, ma anche una parola che riguarda il popolo tutto. Ed anzi, il "castigo" viene citato solo in questa seconda parte (''...e la terra non vi darà il proprio prodotto...''), a mostrare che le responsabilità del popolo che ha stretto il Patto con Dio sono individuali e collettive.<ref name="Rabbi">[http://www.oztorah.com/2011/10/baruch-shem-the-2nd-line-of-the-shema-ask-the-rabbi/ "Baruch Shem: The 2nd line of the Shema"], su ''Ask the Rabbi-Oztorah.com''</ref>
 
;Terza parte (VaYòmer)
Recita: ''E Dio disse a Mosè: di' ai figli di Israele di fare d'ora in poi delle frange agli angoli dei loro vestiti, e vi sia un filo azzurro in ognuna di queste frange. Questi saranno i vostri [[w:tzitzit|tzitzit]], e guardandoli ricorderete i precetti divini, e li osserverete, e non seguirete i (vezzi de)l vostro cuore e (le immagini de)i vostri occhi, che vi fanno deviare seguendoli. Così ricorderete e osserverete tutti i precetti, e sarete santi per il vostro Dio. Io sono il Signore Dio vostro, che vi ha fatto uscire dalla terra di Egitto per essere il vostro Dio, Io sono il Signore, vostro Dio''.
 
È singolare che in mezzo a precetti così importanti si parli di un capo di abbigliamento. Ma i simboli sono anch'essi importanti (i simboli, non le immagini) — per ricordare, per non dimenticare. E la precisazione, che sembra addirittura pignola, del filo azzurro? come può stare in un brano in cui si afferma tre volte un concetto ben più importante (''Io sono il vostro Dio'')? Può stare perché Dio l'ha detto, direbbe un semplice. Si, ma perché l'ha detto? Forse a significare l'unitarietà del popolo di Israele, che si estrinseca anche nelle frange dei vestiti e nel filo azzurro (che non esiste più, poiché il [[w:molluschi|mollusco]] che dava il [[w:pigmento|pigmento]] sembra sia estinto). O forse a significare che anche nelle cose apparentemente meno importanti vi è la presenza di Dio. O forse ancora, per mostrare che tra due affermazioni terribili (''Ascolta, Israele, il Dio è nostro Signore, Dio è uno'' e ''Io sono il Signore, vostro Dio'') vi è la vita quotidiana, che è fatta sì di precetti e di insegnamento ai figli, ma anche di agricoltura (''così raccoglierete le vostre granaglie'') e di vita sociale, cioè vestiti.<ref>[http://www.oztorah.com/2007/07/teeth-in-the-shma-ask-the-rabbi/ "Teeth in the Shema"], su ''Ask the Rabbi-Oztorah.com''</ref>
 
===Sinossi esegetica===
In sintesi, il contenuto scaturisce dall'affermazione della "unicità/unità della regalità di Dio". Pertanto, nella prima porzione, c'è il comando di "amare Dio con tutto il cuore, anima e forze" e di ricordarsi di insegnare queste parole importantissime ai propri figli nel corso della giornata. Obbedire a questi comandi, dice la seconda porzione, farà ottenere "ricompense", mentre disobbedirli procurerà punizioni. Per assicurare l'adempimento di questi precetti, Dio comanda inoltre un ''promemoria pratico'': indossare gli tzitzit, "così vi ricorderete di tutti i miei comandi, li metterete in pratica e sarete santi per il vostro Dio" (Numeri {{passo biblico|Numeri|15:40}}).
 
La seconda riga citata, "Sia benedetto il santo Nome del Suo Regno per sempre ed in eterno", era originariamente un responso congregazionale alla dichiarazione dell'unità di Dio; viene quindi stampata in caratteri piccoli e recitata sottovoce, a riconoscere che non è, di per sé, una parte dei versetti biblici citati. La terza sezione dello Shema finisce formalmente a Numeri {{passo biblico|Numeri|15:41}}, ma in realtà gli [[w:ebraismo ortodosso|ebrei tradizionali]] terminano la recitazione dello Shema con la seguente parola del versetto successivo, ''Emet'', o "Verità", come conclusione della preghiera. Un aspetto da considerare è che lo Shema è composto da 245 parole (ovviamente nel testo ebraico), ma 248 è tradizionalmente il numero delle parti del corpo, e quindi vi è l'usanza di ripetere alla fine le (2) parole ''Signore vostro Dio'' e aggiungere la succitata parola ''emet'' (verità), per raggiungere tale numero. La ragione è trasparente: come si dice (''con tutto il tuo (vostro) cuore...'') si vuole ribadire che il rapporto con Dio è totale, cioè interessa tutto il corpo o, in senso traslato, tutti gli aspetti della vita.<ref>[https://books.google.co.uk/books?id=z1JTncYxDgEC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false Meir Levin, ''With all your heart: the Shema in Jewish worship, practice and life'', Targum, 2002, Cap. 7, pp. 216-218]. ISBN 1-56871-215-4</ref>
 
==Amare Dio==