La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/"Mishneh Torah" come parabola: differenze tra le versioni

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Non è possibile essere categorici su questo, ma possiamo fare alcune proposte con l'aiuto della discussione di Maimonide in merito agli strati di significato nella parabole:
{{q|Il Saggio ha detto: ''Una parola detta al tempo giusto è come dei pomi d'oro suin unvasi vassoiocesellati (maskiyyoth) d'argento.''<ref>Proverbi {{passo biblico|Proverbi|25,11}}).</ref> Ascolta ora un'elucidazione del pensiero che ha esposto. Il termine ''maskiyyoth'' denota disegni in filigrana; intendo dire oggetti in cui ci sono aperture con occhielli molto piccoli, come la lavorazione di un orefice. Sono chiamati così perché vi penetra un'occhiata... Il Saggio quindi disse che una cosa pronunciata con l'intenzione di due significati è come un pomo d'oro ricoperto con una lavorazione di filigrana d'argento perforata da piccoli occhielli. Vedi ora come questo detto descrive meravigliosamente una parabola ben costruita. Poiché dice che in un pronunciamento che ha due significati — intende uno interno ed uno esterno — il significato esterno deve essere bello come l'argento, mentre il suo significato interno deve essere ancor più bello di quello esterno, il primo paragonato al secondo come l'oro all'argento. Il suo significato esterno deve anche contenere qualcosa che indichi a chi lo considera ciò che deve trovarsi nel significato interno, come accade nel caso del pomo d'oro ricoperto da lavorazione in filigrana con piccoli occhielli. Quando si guarda da una certa distanza o con disattenzione, sembra essere un pomo d'argento; ma quando un osservatore acuto lo guarda con piena attenzione, il suo interno gli diventa chiaro e capisce che è d'oro. Le parabole dei profeti, che riposino in pace, sono simili. Il loro significato esterno contiene saggezza che è utile in molti rispetti, tra cui il benessere delle società umane, come è dimostrato dal significato esterno dei Proverbi e di detti simili. Il loro significato interno, invece, contiene saggezza che è utile per credenze attinenti alla verità così com'è.<ref>''Guida'' i, Introduzione (pp. 11-12)</ref>}}
Josef Stern vede paralleli tra questo approccio per l'interpretazione delle parabole ed il modo in cui i comandamenti sono spiegati nella ''Guida''. Nota le due serie di ragioni date dalla ''Guida'' per i comandamenti: una in ''Guida'' iii.26-49, basata sui fini di inculcare una dottrina corretta, abolendo i torti e dominando i desideri, e l'altra in ''Guida'' iii.51-2 che presenta i comandamenti come sussidi alla meditazione su Dio. Stern asserisce che il rapporto tra questi due tipi di ragioni per i comandamenti è lo stesso della struttura dell'interpretazione maimonidea della parabole in quanto, come una parabola, un comandamento ha un significato esterno ed uno interno. Il primo consiste dell'utilità per il benessere della società; il secondo consiste dell'utilità per "credenze attinenti alla verità così com'è". Conclude l'argomento come segue:
{{q|In sintesi, la struttura generale sotto la quale possiamo sussumere le due differenti spiegazioni di Maimonide riguardo ai comandamenti, in III:26-49 e in III.51-52, sembra adattarsi esattamente alla struttura a due livelli della sua idea di interpretazione parabolica... Al livello esterno, le loro ragioni sono orientate verso un benessere comunitario antropomorfico; al livello interno, verso la perfezione (intellettuale) teocentrica degli individui che sono capaci di tale perfezione.<ref>Stern, ''Problems and Parables'', 75-6.</ref>}}