La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Da teoria a storia: differenze tra le versioni

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Citiamo questo passo per intero onde poter far risaltare i tre modi in cui Maimonide afferma che la ''Mishneh Torah'' è onnicomprensiva: dice che usa tutte le fonti della legge; che include tutte le leggi; che è accessibile a tutti — il che forse non è completezza, ma comunque comprensibilità universale.<ref>Quanto Maimonide sia riuscito ad adempiere a tale programma è un'altra faccenda. In realtà la ''Mishneh Torah'' non consiste interamente di affermazioni lapidarie sulla legge. A volte cita opinioni divergenti, specialmente quando Maimonide si preoccupa di contestare una sentenza dei ''ge`onim'' e una volta famosamente quando invalida una sentenza di suo padre ("Leggi della Macellazione", 11:10). Ogni tanto viene fornito il ragionamento alla base di una ''halakhah'' (per es. in "Leggi dell'Ingresso al Santuario", 2:7). Quanto alla comprensibilità, ci sono parti della ''Mishneh Torah'' in cui Maimonide importa brani interi di Mishnah praticamente inediti (per es. in "Leggi del Sabbath") con tutti gli svantaggi originali di laconicità estrema e vocabolario oscuro, e senza fermarsi necessariamente a distillare principi generali da elenchi di casistica (sebbene tali elenchi siano organizzati con logica caratteristica e metodo). È difficile capire tali passi senza l'aiuto di un commentatore esperto di Talmud, il che significa che la ''Mishneh Torah'' non rende il Talmud del tutto dispensabile. L'attenzione a casi particolari piuttosto che a principi giuridici fu una delle ragioni per cui Crescas contestò la sua pretesa che fosse l'archivio finale della legge — si veda W.Z. Harvey, ''Rabbi Hisdai Crescas'', 42; Ackerman, "Hasdai Crescas on the Philosophic Foundation of Codification". Ackerman dimostra come il programma di Crescas (mai completato) per un codice giuridico ebraico fosse un tutt'uno con la sua filosofia, conclusione simile alla presente argomentazione sul progetto di Maimonide riguardo alla ''Mishneh Torah''.</ref> Ai nostri fini, la più importante di queste affermazioni è la seconda. Di primo acchito, tutte e tre le affermazioni riguardano l'affidabilità e l'utilità pratiche dell'opera ma, come nota Twersky, abbiamo già un accenno a qualcosa d'altro ed oltre, che si può riscontrare nel gran numero di volte che Maimonide usa la parola "tutto": "La parola «tutto» e sue variazioni appare con a regolarità ritmica di un ritornello lirico; completezza è il segno distintivo di queste dichiarazioni programmatiche e inclusività totale è il loro obiettivo. L'olismo è un altro aspetto del rendere la «Torah grandiosa e gloriosa», ricca e completa — aiuta a trascendere la funzionalità."<ref>Twersky, ''Introduction to the Code'', 189 (questo passo è stato citato nell'Introduzione). Dobbiamo aggiungere un caveat che la parola ''kol'' in Maimonide non sempre necessariamente significa "tutto"; a volte significa "la maggior parte" o "molti". Per esempio, in "Leggi dei Re e Loro Guerre", 11:3, asserisce che "R. Akiva e tutti [''kol''] i saggi della sua generazione" videro Kozba (Bar Kokhva) come il messiah, quando in realtà c'erano dei dissidenti — si veda Ravitzky, "Maimonides on the Days of the Messiah", 244. Un esempio ancor più chiaro sta in "Leggi dei Dominii Riuniti", 3:1. Cionondimeno, nel nostro passo il senso sembra proprio essere il solito.</ref>
 
L'olismo è veramente trascendente, come ci dice il passo sul profeta. Poiché la legge, come la natura, è un prodotto della saggezza di Dio,<ref>Vedi ''Guida'' iii.26 (pp. 506-10).</ref> lo stesso tipo di argomento le si applica comeche è stato descritto sopra in relazione alla scienza. Il ''Sifrei'' su Deuteronomio {{passo biblico|Deut|6,6}}, "che queste parole ti rimangano nel cuore, poiché così tu riconoscerai Colui che parlò ed il mondo venne ad essere", e l'intercambiabilità che Maimonide vede tra i comandamenti ed il cosmo come percorsi verso il riconoscimento, sono nuovamente rilevanti. Chi conosce un comandamento comprende una piccola p[arteparte della saggezza di Dio e ovviamente sa cosa fare in circostanze particolari. Chi conosce tutti i comandamenti va oltre al fare: ha assorbito la saggezza di Dio nel proprio essere e la sua mente ne viene trasformata.
 
La trattazione di tutta la legge è infatti il motto della ''Mishneh Torah'': "Allora non sarò svergognato, quando terrò conto di tutti i tuoi comandamenti."<ref>Salmi {{passo biblico|Salmi|119,6}}. Che questo motto serva ad evidenziare la completezza della ''Mishneh Torah'' è notato da Twersky — ''Introduction to the Code'', 190. Tutto il cap. 3 (pp. 188-237, intitolato "Scope" [= Scopo]) del suo ''Introduction'' è particolarmente pertinente a questa discussione.</ref> ''In toto'', il passo da cui vien preso questo motto riporta:
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# Ti celebrerò con cuore retto mentre imparo i tuoi giusti decreti.
# Osserverò i tuoi statuti, non abbandonarmi completamente.<ref>Salmi {{passo biblico|Salmi|119,1-8}} (corsivo aggiunto).</ref>
In questo contesto, il versetto probabilmente significa "non sarò svergognato quando terrò conto di tutti i tuoi comandamenti se mi sono impegnato ad osservarli tutti." Citato fuori contesto, potrebbe significare che tener conto dei comandamenti nella loro interezza stessa elimina la vergogna — la vergogna dell'ignoranza, o la vergogna della separazione delldall'intelletto agente essendoe di essere bloccati nella propria esistenza materiale.<ref>La virgola che molte versioni dei Salmi riportano dopo "Allora non sarò svergognato" tende ad indicare che il senso originale si avvicina a tale interpretazione e che il versetto significa "Tener conto dei tuoi comandamenti eliminerà il mio senso di vergogna". Questa lettura interpreta "allora" come un guardare avanti, piuttosto che indietro al versetto precedente.</ref> In altre parole, il motto potrebbe essere inteso come riferimento all'effetto trasformante didel conoscere la legge nella sua interezza.<ref>Forse anche nel Salmo stesso c'è un accenno che l'osservanza dei comandamenti dopo averli appresi tutti (versetti 6 e 7) è differente dalla loro osservanza prima di averli appresi.</ref>
 
==Riassunto==