La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Da teoria a storia: differenze tra le versioni

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==Ulteriori problemi==
[[File:The Phillip Medhurst Picture Torah 92. Abraham and the Angels. Genesis cap 18 vv 2, 5. after Veronese.jpg|500px|center|"Abramo e i tre angeli" (Genesi 18) alla maniera di Veronese (Genesi 18)Collezione Phillip Medhurst]] L'associazione con i quattro imperi viene consolidata nella ''halakhah'' successiva, che riporta quanto segue:
{{q|Le cose rese note al profeta nella visione profetica sono da lui apprese tramite parabola, ed il significato della parabola viene istantaneamente scolpito nel suo cuore durante la visione profetica, ed egli saprà cosa è: come la scala che Giacobbe nostra padre vide, e gli angeli ne salivano e scendevano (Gen. {{passo biblico|Gen|28,12}}), che era una parabola dei regni e al soggiogamento a loro; e come le creature viventi che vide Ezechiele (Ezech. {{passo biblico|Ezechiele|1}}), e la pentola che bolle e il ramo di mandorlo che Geremia vide (Ger. {{passo biblico|Geremia|1}}), e il rotolo che Ezechiele vide (Ezech. {{passo biblico|Ezechiele|2,9-3,3)}}, e il cesto ([[:en:w:Ephah|efa]]) che Zaccaria vide (Zacc. {{passo biblico|Zaccaria|5}}).<ref>"Leggi della Fondamenta della Torah", 7:3.</ref>}}
Dato che le figure di Abramo e di Daniele e la profezia dei quattro regni collegano la fine del capitolo 6 con l'inizio del capitolo 7 di "Leggi delle Fondamenta della Torah", l'affermazione in questa ''halakhah'' che il sogno di Giacobbe simbolizza i regni o gli imperi non pare essere casuale. Di nuovo, la fonte è il Midrash. Parecchi ''midrashim'' suggeriscono che gli angeli nel sogno di Giacobbe stanno per i quattro imperi.<ref>''Pesikta derav kahana'' (ediz. Mandelbaum), 23:2; ''Gen. Rabbah'' 68:13; ''Lev. Rabbah'' 69:12; ''Midrash tanḥuma'' (Vilna), "Vayetse", 2.</ref> Tutti presuppongono che fossero quattro di numero, e offrono prove di vario tipo per tale ipotesi. ''Genesi Rabbah'' 68:13 fa riferimento esplicito a Daniele e Nebuchadnezzar, cosicché il lettore con il ''midrash'' in mente si fa una forte idea della continuità da "Leggi delle Fondamenta della Torah", 6:9, attraverso "Leggi delle Fondamenta della Torah", 7:2 fino a questa ''halakhah''.<ref>Il ''midrash'' in verità fa una serie di associazioni di elementi nel sogno di Giacobbe con Daniele e Nebuchadnezzar, che culminano in un'allegorizzazione diretta degli angeli come quattro regni. Sara Klein-Braslavy preferisce vedere qui ''Pesikta derav kahana'' come fonte primaria di Maimonide (cita l'ediz. Mandelbaum, 334-5) a causa di somiglianze di linguaggio. Menziona anche ''Midrash tanḥuma''. Vedi Klein-Braslavy, "Maimonides' Commentary on Jacob's Dream" {{he}}.</ref> I ''midrashim'' offrono, comunque, svariate altre possibilità per il significato del sogno di Giacobbe, alcune delle quali vengono usate nella ''Guida'', come abbiamo visto nel precedente capitolo. Che Maimonide abbia scelto questa interpretazione particolare a questo punto conferma una preoccupazione da parte sua di formare un nesso tra i capitoli 6 e 7 di "Leggi delle Fondamenta della Torah" basato su una visione dello svolgimento della storia. Ritorneremo presto su questo tema ma, per poter apprezzare completamente l'invocazione della storia in questo frangente, è necessario esplorare prima alcune altre caratteristiche curiose di "Leggi delle Fondamenta della Torah", 7:3.
 
L'ordine dei riferimenti biblici con cui continua la ''halakhah'' è perlomeno tanto strano quanto l'ordine dei riferimenti in "Leggi delle Fondamenta della Torah", 6:9. Da Ezechiele salta indietro a Geremia, poi di nuovo in avanti a Ezechiele. Inoltre, gli esempi da Geremia sono loro stessi invertiti: in Geremia {{passo biblico|Geremia|1}} la visione del ramo di mandorlo precede la visione della pental che bolle. È come se Maimonide abbia messo cunette nel testo per farci rallentare e esaminare più attentamente. Le indicazioni sono che ciò che qui abbiamo probabilmente non è un esempio a caso di parabole profetiche.
 
Di tutti gli esempi, la visione di Giacobbe risalta suprema. È l'unico esempio dalla Torah piuttosto che dai [[w:Neviìm|Profeti]]; è l'unico di cui viene data un'interpretazione; e per poter dare un'interpretazione, invece di riferirsi alla scala di Giacobbe in modo breve come fa per tutte le altre parabole, Maimonide allunga la descrizione ad includere un particolare aggiuntivo, "e gli angeli vi ascendevano e discendevano", perché nel ''midrash'' i regni sono simbolizzati dagli angeli, non dalla scala.
 
La visione di Giacobbe inoltre risalta grazie alla classificazione delle parabole profetiche nella seconda parte della ''halakhah''. Ce ne sono di tre tipi:
{{q|...}}
 
==Teoria e storia nell'epifania del profeta==