La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Ritorno: differenze tra le versioni

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===Il Tutto e le Parti===
C'è un altro contrasto da esporre tra le forme di assioma e summa che sarà importante per la nostra discussione. Se, in forma assioma, tutte le proposizioni susseguenti derivano dal primo principio, significa che sono contenute da quel principio, che è pregno di loro, per così dire. Il primo principio può quindi essere pensato come un tutto di cui le proposizioni formano le parti. Pertanto la forma assioma è un argomento dal tutto alle parti. Nella forma summa, invece, le proposizioni non derivano dai primi principi, ma piuttosto ciascuna viene collaudata per determinare se risponde ad uno o più criteri, e poi assemblata con le altre in qualcosa che, si spera, risponderà ai criteri adeguatamente. Di conseguenza la forma summa è un argomento dalle parti al tutto.
 
Ciò coincide con il rapporto tra forma e materia. Da un punto di vista, la materia è generale e viene particolarizzata dalla forma. Ma quando consideriamo oggetti materiali specifici, la forma è generale; viene istanziato dall'oggetto. Inoltre, come abbiamo visto in capitoli precedenti, nella gerarchia neoplatonica dell'emanazione ogni livello è come materia per il livello superiore e come forma per il livello ad esso inferiore. L'argomento assiomatico, come analogia dell'emanazione è quindi un argomento da forma a materia, dal generale al particolare. Al contrario, la forma summa argomenta da istanze materiali a forma, dal particolare al generale.
 
Il tutto non deve necessariamente essere un solo assioma; può essere una serie che è percepita come tutto. Ciò può essere illustrato da un breve aneddoto. In un parco di Tel Aviv, con degli amici mi ritrovai davanti ad una grande vasca quadrata, con gradini e nove massi sistemati intorno ad essa. Quando ci chiedemmo cosa significasse questa installazione, uno del gruppo scherzò dicendo che i massi rappresentavano nove delle dodici tribù di Israele. L'assurdità di tale osservazione un po' cinica ovviamente sta nel fatto che uno non si immaginerebbe mai che un masso stia per una tribù di Israele a meno che non ci sia un tutto, un "insieme di dodici". L'insieme proietterebbe allora il suo significato sulle parti e da lì potremmo procedere ad attribuire significato ad altre caratteristiche di queste pietre, come per esempio le loro misure, forme e posizionamento. Se invece dodici massi fossero etichettati [[w:Ruben (Bibbia)|Ruben]], [[w:Simeone (tribù)|Simeone]] e così via, arriveremmo al punto procedendo dalle parti al tutto.
 
Parimenti, la comprensione del significato microcosmico della struttura della ''Mishneh Torah'' inizia con la percezione di un tutto, un "insieme di quattordici". Da lì possiamo iniziare ad analizzare i modi in cui la struttura e la dinamica della ''Mishneh Torah'' siano paragonabili a quelle dell'universo. Al contrario, i capitoli sulle ragioni dei comandamenti nella ''Guida'' sono un esercizio di etichettatura, accoppiando leggi particolari a principi generali precedentemente enunciati.
 
===Metodi paralleli===