Torah per sempre/Mito delle Origini: opportunità e rischi: differenze tra le versioni

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Si dovrebbe inventare un'altra parola che rimpiazzi "mito". Ma fintanto che non succede, dobbiamo continuare ad usare "mito", sebbene in italiano tale parola sia stata degradata in significato e, secondo la ''Treccani'', stia per "Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta di gesta compiute da figure divine o da antenati ecc."
 
"Narrazione fantastica"?? Io protesto. ''Non'' è assolutamente quello che significa per me e certamente non quello che significa per gli antropologi. Quando chiamo mito la Torah dal Cielo, non intendo denigrarla. I miti sono tra i simboli più importanti della nostra vita; dicono ciò che ''non può essere ridotto a fatti nominabili''. Citando nuovamente Clifford Geertz, sono "formulazioni tangibili di nozioni, astrazioni dell'esperienza fissate in forme percettibili, realizzazioni concrete di idee, comportamenti, giudizi, desideri, o credenze...[si trovano] in quel mondo intersoggetivo delle comprensioni comuni in cui sono nati tutti gli individui umani... e che lasciano persistenti dietro di loro quando muoiono."<ref>Geertz, ''Interpretations of Cultures'', 91-2. Ithamar Gruenwald, pensando a [[w:Mircea Eliade|Mircea Eliade]], applica nozioni simili al Seder di [[w:Pesach|Pesach]] e alla storia della Torah dal Cielo, vale a dire: "quando ci si riferisce alla storia della consegna della Torah al Sinai come un mito, ciò che si intende è determinare la storia come fattore funzionale nello stabilire il resoconto storico rituale dell'antico Israele"; Gruenwald, "Relevance of Myth", 28.</ref> Una storia può essere contemporaneamente sia mito sia resoconto storico ed è certamente più convincente se è entrambi, ma anche ''senza'' il supporto della "Storia", può funzionare efficacemente come mito.
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Desidero articolare un modo di comprendere ''Torah min hashamayim'' che possa permettere a predicatori e poeti di entusiasmare le persone con un senso di continuità col passato e responsabilità per tale passato, ma che allo stesso tempo non faccia violenza alle scoperte della scienza e della storia o al consenso morale e filosofico attuali. Predicatori e poeti, ma non storici e scienziati, poiché la Torah dal Cielo non è né storia né scienza, ma di un genere interamente differente. Lo storico e lo scienziato devono, di certo, stare gelosamente attenti che il predicatore non invada il loro territorio; non è compito del predicatore predicare a nome della Sacra Scrittura di cose che stanno fuori del suo campo. I confini devono essere rispettati da entrambe le parti; ''logos'' e ''mythos'' non devono essere visti come gelosi pretendenti allo stesso reame. Non si gioca al calcio con le regole del tennis.
 
==Cosa può significare la "Torah dal Cielo"==
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[[Categoria:Torah per sempre|Mito delle Origini: opportunità e rischi]]